matteo salvini giorgia meloni

SALVINI HA IL BICCHIERE MEZZO PIENO, MELONI MEZZO VUOTO – NEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL “CAPITONE” HA INCASSATO IL VIA LIBERA ALLA NORMA PER SUPERARE IL TETTO DI 240 MILA EURO PER GLI STIPENDI DI MANAGER E TECNICI DELLA SOCIETÀ “STRETTO DI MESSINA”, CHE DEVE REALIZZARE IL PONTE VOLUTO DAL MINISTRO LEGHISTA – LA PREMIER DEVE AFFRONTARE LE PROTESTE DEI TASSISTI (ELETTORI “TIPO” DI FDI), CHE MINACCIANO SCIOPERI PER LA DECISIONE DI AUMENTARE DEL 20% LE LICENZE...

1 – MELONI PORGE LA MANO A SALVINI SUL PONTE. MA SI TROVA CIRCONDATA DAI TASSISTI

Estratto dell'articolo di Simone Canettieri per “Il Foglio”

 

matteo salvini con il plastico del ponte sullo stretto di messina

Doveva essere l’ultimo Consiglio dei ministri prima delle ferie […] Invece Giorgia Meloni si è trovata davanti a una serie di grane che […] hanno quasi rischiato di mandarle di traverso l’ultimo Cdm.

 

Si parte dai taxi. L’annuncio dell’intervento del governo, per la prima volta da quando la destra guida Palazzo Chigi è riuscito a unire i sindacati: dall’Ugl alla Cgil con la minaccia dello sciopero. Il tassista, specie a Roma ma anche a Milano, è l’elettore tipo di Fratelli d’Italia, prima di esserlo della Lega, partito di Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, titolare del provvedimento che vuole aumentare fino al 20 per cento le licenze che i comuni capoluogo di regione, città metropolitane e città sede di aeroporto internazionale possono concedere. 

 

matteo salvini e giorgia meloni

Oltre a questo c’è stata la faccenda del Ponte sullo Stretto e la possibilità di derogare al tetto agli stipendi dei manager (fissato a 240mila euro) e anche alle assunzioni dei dipendenti. Sullo sfondo, la storia di Marcello De Angelis, il capo delle relazioni istituzionali della regione Lazio, attaccato per un post sulla strage di Bologna.

 

[…]

 

protesta tassisti

Non è tanto il merito delle affermazioni di De Angelis ad aver allarmato Palazzo Chigi (tutti in FdI la pensano come lui a microfoni spenti), ma le reazioni di Forza Italia. Da Maurizio Gasparri a Giorgio Mulè passando per Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo ne hanno chiesto le dimissioni. Rafforzandolo agli occhi della leader, certo, ma facendo scattare un campanello d’allarme sulla nuova linea del partito fondato da Silvio Berlusconi, costretto a distinguersi per evitare di non finire appiattito su Fratelli d’Italia.

 

giorgia meloni con andrea giambruno, matteo salvini e francesca verdini alla cantinetta di bolgheri

[…] Si apre adesso uno scenario inedito per il governo con una categoria, quella degli autisti delle auto bianche, pronta alla serrata. Quando in passato l’esecutivo guidato da Mario Draghi provò a intervenire sulle licenze fu proprio la destra di Meloni a prendere le parti dei tassisti con la sponda, da dentro la maggioranza, della Lega. E alla fine il provvedimento saltò con tanto di manifestazioni davanti a Palazzo Chigi e lancio di bombe carta […]

 

Sul Ponte dello Stretto, invece, si registra la soddisfazione di Matteo Salvini. Segno che la cena di domenica sera a Bolgheri, in Toscana, con la premier (rivelata dal Foglio) ha dato i frutti sperati. E’ la grande opera sulla quale punta il ministro delle Infrastrutture per rilanciarsi in vista delle europee.

protesta tassisti a roma 1

 

[…] Alla fine ci sarà una deroga per gli stipendi dei tecnici, ma non del cda del Ponte, ma per gli esperti che si occuperanno dell’infrastruttura sì. E’ la prima volta che accade, e dunque per il governo è un precedente.

 

Per Salvini il bicchiere non è pieno, ma nemmeno vuoto. Soprattutto alla luce dei decreti omnibus (si chiama Asset) in cui dice “di aver portato a casa un sacco di roba”: dalla fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aree per fronteggiare il caro voli al possibile utilizzo del golden power per l’intelligenza artificiale, dai macchinari per la produzione di semiconduttori, alla cybersicurezza.

 

[…] Tutti alla fine hanno potuto piantare una bandierina in quest’ultimo appuntamento. Rimane la storia di De Angelis: oggi si conoscerà la decisione del governatore del Lazio, dopo l’incontro di questa sera. Da quanto trapela non dovrebbe dimettersi, soprattutto dopo il post su Facebook pieno di scuse (a partire dal Quirinale). […]

 

2 – SUL PONTE SÌ ALLA DEROGA AL TETTO DEGLI STIPENDI

Estratto dell’articolo di F.La. per “il Sole 24 Ore”

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

Avanti tutta del governo, e in particolare del ministro Matteo Salvini, sulla deroga al tetto di 240mila euro dei componenti degli organismi e dei dipendenti della società Stretto di Messina, finita nei giorni scorsi nella bufera delle polemiche.

 

[…] Salvini da un lato difende la norma e dall’altro limita gli effetti del decreto che riguarderà solo «esperti, ingegneri, dirigenti, liberi professionisti» che vanno pagati adeguatamente «in segno di rispetto».

 

IL PONTE SULLO STRETTO NECESSARIO - VIGNETTA BY GIANNELLI

[…]  E spiana la strada ai compensi oltre il tetto stabilito dal decreto legislativo 175/2016 che aveva messo un limite ai compensi delle società pubbliche. «È già previsto per altre società, come Anas e Giubileo - spiega Salvini - e ci consentirà di reclutare le migliori professionalità». Già una nota del ministero qualche ora prima tentava di gettare acqua sul fuoco: «La norma riguarda la necessità di reperire super esperti massimamente competenti, provenienti anche da aziende come Anas e da Rfi, per le quali non é previsto il limite», recitava.

 

Nel pacchetto Ponte, resiste anche la previsione di una deroga alle norme che concedono ai componenti dei vertici di cumulare la pensione con la retribuzione dell’attività per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Una norma che riguarda da vicino l’ad della società, Piero Ciucci. «Se un pensionato lavora è giusto che venga pagato», ha replicato ancora il ministro.

 

È stata invece stralciata la norma sullo “sconto” dei canoni delle concessioni per i terminalisti nei porti, tirata via per volere del ministro Fitto preoccupato che potesse mettere di traverso la Commissione Ue.

 

meme su Matteo Salvini e il ponte sullo stretto

[…] Per fare fronte al caro-materiali il decreto prevede un innalzamento delle quote di ristoro. L’intervento da 1,1 miliardo tra il 2023 e il 2025 è circoscritto alle sole opere finanziate «anche in parte sulle risorse previste dal Pnrr, dal Pnc o dai programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione europea» e gestite da un general contractor.

 

[…] Tra le novità anche una norma cara agli autotrasportatori che vengono esclusi dalle competenze dell’Autorità dei trasporti, con la conseguente soppressione del contributo annuale. Confermato invece il Fondo da 50 milioni di euro per gli interventi stradali dei piccoli Comuni, quelli cioè al di sotto dei 10mila abitanti.

matteo salvini con il plastico del ponte sullo stretto di messina

protesta tassisti a roma 4protesta tassisti a roma 3

 

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...