rondo da sosa e baby gang

DALLA DISCO ALLA DASPO MUSIC – DOPO ESSERE STATI RESPINTI ALL’INGRESSO AVEVANO MINACCIATO GLI ADDETTI ALLA SICUREZZA, POI SI ERANO SCONTRATI CON ALCUNE PERSONE E AVEVANO LANCIATO SASSI CONTRO L’INGRESSO DI UNA DISCOTECA MILANESE: PER I RAPPER RONDO DA SOSA E BABY GANG SCATTA IL DASPO WILLY (CHIAMATO COSÌ IN MEMORIA DEL RAGAZZO PICCHIATO A MORTE A COLLEFERRO): VIETATI LOCALI PER DUE ANNI

Da open.online

 

Rondo da Sosa e Baby Gang

Soldi, successo, centinaia di migliaia di follower su Instagram e milioni di ascoltatori mensili su Spotify. Ma d’ora in poi i rapper di San Siro Rondo da Sosa e Baby Gang insieme ad altre quattro persone non potranno più mettere piede nei locali milanesi dopo essere stati raggiunti da provvedimenti di prevenzione relativi a incidenti avvenuti il 12 agosto scorso davanti alla discoteca di Milano Old Fashion.

 

I provvedimenti – tra cui avvisi orali, fogli di via e daspo Willy – chiamato così in memoria di Willy Monteiro Duarte, picchiato a morte la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro, Roma. – sono stati emessi il 20 agosto scorso dal questore di Milano Giuseppe Petronzi nei confronti dei 6 giovani che dopo essere stati respinti all’ingresso del locale avevano prima minacciato gli addetti alla sicurezza, poi avevano avuto uno scontro fisico con alcune persone e infine avevano lanciato sassi contro l’ingresso.

 

rondo da sosa baby gang 7

 

 

Entrambi con una lunga lista di precedenti penali

Secondo quanto riferito dalla polizia, alle 3.20 di quel giorno il rapper Rondo da Sosa (nome d’arte del 19enne Mattia Barbieri) si era presentato al locale ma gli era stato vietato l’ingresso a causa di altri disordini di cui si era reso protagonista in passato. Rondo da Sosa ha numerosi precedenti per istigazione a delinquere, lesioni personali, rissa, danneggiamento aggravato, appropriazione indebita, oltraggio ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario, lesioni personali, minaccia e furto.

 

rondo da sosa baby gang 8

Sempre secondo la ricostruzione della questura, dopo essere stato respinto ha chiesto l’intervento dell’amico Baby Gang, nome d’arte del 20enne Zaccaria Mohuibui, anche lui con precedenti penali e di polizia per istigazione a delinquere, porto abusivo di armi, porto di armi e oggetti atti ad offendere, vilipendio della Repubblica, rapina, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, furto aggravato, violazione di obblighi inerenti a misure di prevenzione. Risulta inoltre destinatario di un avviso orale, del rimpatrio con foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Milano per 3 anni a partire dal 16 aprile scorso.

 

 

 

La violazione comporta una sanzione penale da 6 mesi a 2 anni di reclusione

Il 10 aprile, infatti, era stato tra i protagonisti degli incidenti con la polizia a San Siro, dove 300 ragazzi si erano ritrovati per girare il video di un rapper in violazione delle norme anti assembramento. Il 20 agosto, invece, assieme a Baby Gang, c’erano altre 4 persone di 19, 24, 25 e 31 anni, tutte con numerosi precedenti, a esclusione del 19enne. I sei sono stati inoltre denunciati per minaccia aggravata, percosse e danneggiamento tentato. Nello specifico, per Rondo da Sosa è stato disposto un daspo di 2 anni nel Comune di Milano, e per Baby Gang un daspo della stessa durata per la città metropolitana di Milano.

rondo da sosa baby gang

 

La violazione comporta una sanzione penale che prevede la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8 mila a 20 mila euro. Da gennaio 2021 il questore ha emesso oltre 810 misure di prevenzione: 273 avvisi orali, 400 fogli di via obbligatori, 116 divieti di accesso alle aree urbane, 7 divieti di accesso alle strutture sportive e 15 daspo Willy.

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO