davide casaleggio alessandro di battista

ALLA FINE DAVIDE CASALEGGIO S'E' FATTO IL SUO PARTITO - IL MANIFESTO “CONTROVENTO” E’ UNA CHIAMATA PER I DURI E PURI DEL M5S CHE RIFIUTANO DI MORIRE POLTRONISTI: “NON È PIÙ TEMPO DI AVERE SOGNI MODERATI. È TEMPO DI IDEE RIBELLI. DOBBIAMO ANTEPORRE LE IDEE ALLE PERSONE, LE RIFORME ALLE POLTRONE” -  IL RISCHIO È CHE TRA I GOVERNISTI E I RIBELLI SI PASSI ALLE VIE LEGALI. LA MOSSA DI CASALEGGIO E' UN "NO" AL PROGETTO DI LEADERSHIP DI GIUSEPPE CONTE

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

DAVIDE CASALEGGIO ALESSANDRO DI BATTISTA

Non è servita nemmeno una telefonata per chiarirsi. Beppe Grillo e Davide Casaleggio nonostante un colloquio «cordiale» come è stato definito nel Movimento rimangono su posizioni distanti dopo una giornata «incendiaria». La miccia è il manifesto. L'associazione Rousseau presieduta da Casaleggio lancia all'ora di pranzo sul blog delle Stelle un post per promuovere una sua iniziativa, quella di un manifesto «controVento».

 

«Non è più tempo di avere sogni moderati. È tempo di confronto, di idee ribelli, di sogni che non siano bollati di utopia da chi non ha capacità, voglia o coraggio di realizzarli», scrive l'associazione. E ancora: «Dobbiamo anteporre le idee alle persone, le riforme alle poltrone». «Per questo - si legge nel post - è arrivato il momento di riattivare i motori e cominciare la nostra corsa controvento».

IL MANIFESTO CONTROVENTO DI DAVIDE CASALEGGIO

 

Parole che hanno fatto deflagrare all'istante la rabbia tra i parlamentari M5S (trovando invece la sponda dei big espulsi di recente). «Si tratta del lancio di un suo progetto politico», ipotizzano subito. E i messaggi viaggiano sia sulle chat di gruppo sia su quelle private. Il risentimento trabocca in fretta in dichiarazioni alle agenzie e post sui social network. «L'addio alla fine ce lo ha dato Casaleggio: la nascita del "manifesto controVento" parla chiaro e va in quella direzione», scrive il sottosegretario Carlo Sibilia.

GRILLO DI MAIO CASALEGGIO

 

«Auguri a Rousseau. Il movimento non va di bolina ma col vento in poppa e con Conte», attacca Stefano Patuanelli che con Casaleggio ha pessimi rapporti. «Penso che sia arrivato il momento che le strade si dividano», dice Giuseppe Brescia. I big - che negli ultimi mesi del 2020 hanno sondato esperti e legali per valutare un addio alla piattaforma - si lamentano, sostengono di non essere stati avvisati dell'iniziativa e c'è chi chiede a Vito Crimi di compiere passi formali per separare per sempre le strade della piattaforma da quella dei pentastellati.

 

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2

C'è chi chiede di cancellare la propria iscrizione da Rousseau (ma viene fatto notare che non esiste alcuna iscrizione all'associazione, solo norme che ne disciplinano il rapporto). A stretto giro risponde a suo modo anche Beppe Grillo dal suo blog con un contro-appello: «La rivoluzione MiTe del Movimento 5 stelle». Il garante nel suo intervento tocca tutti i tasti: dal governo Draghi al futuro ruolo di Conte, alle Comunali di Roma. Ma il cuore del discorso è la transizione ecologica, la svolta green dei Cinque Stelle. Il garante rilancia il suo appoggio a Virginia Raggi.

 

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

Su Conte assicura: «Ha preso un impegno che intende onorare». Dice poi Grillo parlando del premier: «Starà a lui e a noi 5 Stelle di dimostrare chi dovrà cambiare opinione su quello che egli farà. Non su quello che ha fatto». «Abbiamo fatto errori. Chi non ne fa?», dice. E conclude: «Solo chi non fa non sbaglia». Insieme ai post pubblici, c'è tempo anche per il tentativo di chiarimento tra il garante e l'imprenditore, tentativo naufragato però. E ora? La tensione è alta e il rischio concreto è che si arrivi a uno stallo (ed eventualmente si passi alle vie legali).

 

Casaleggio può tentare di bloccare eventuali votazioni su Rousseau (sia per dismissioni di servizio a causa della situazione finanziaria, sia per il suo mancato riconoscimento del ruolo di reggente di Vito Crimi) e può anche «spingere» (ma non può indire) la votazione sul comitato direttivo. I parlamentari dal canto loro minacciano di non versare più un euro alla piattaforma e sono pronti a procedere d'urgenza nei tribunali. In tutto questo il tempo è una fattore essenziale, determinante. In mezzo allo stallo c'è il nuovo progetto, il nuovo volto M5S. E c'è soprattutto Giuseppe Conte.

 

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 1

L'ex premier all'hotel Forum ha chiesto 20 giorni per elaborare la sua proposta e sciogliere i nodi. La deadline (che si può procrastinare di qualche settimana ma non di mesi) è fissata per il weekend del 20-21 marzo. Ambienti vicini a Conte fanno filtrare ottimismo: «va trovata una soluzione che accontenti tutti, ma non c'è volontà da parte di nessuno di rompere il rapporto». Parole che fanno il paio con quanto l'ex presidente del Consiglio ha detto domenica al vertice all'hotel Forum, quando - in un passaggio del suo intervento - ha sottolineato di «credere nella democrazia diretta». Un filo sottile su cui cammina il futuro del M5S. Con i minuti contati.

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