DAVVERO LA LEGA HA AZZOPPATO IL CANDIDATO ITALIANO ANDREA ENRIA AL VERTICE DELLA VIGILANZA BANCARIA EUROPEA? L'ATTUALE PRESIDENTE DELL'EBA (AUTORITÀ BANCARIA EUROPEA) SE LA BATTEVA CON UN IRLANDESE E UN FRANCESE. A ENRIA È MANCATO UN VOTO, E ORA A DECIDERE SARÀ LA BCE. MA DALLA LEGA FANNO SAPERE CHE LE COSE NON SONO ANDATE PROPRIO COSÌ (E CHE ENRIA IN QUESTI MESI NON HA MAI CHIESTO L'APPOGGIO DEL GOVERNO GIALLOVERDE…)
Michele Arnese per www.startmag.it
Davvero la Lega ha azzoppato il candidato italiano Andrea Enria al vertice del Meccanismo di vigilanza europeo?
Il Meccanismo di vigilanza unico (Mvu) è il sistema europeo di vigilanza bancaria che comprende la Bce e le autorità di vigilanza nazionali dei paesi partecipanti.
Ecco quello che ha scritto oggi il Sole 24 Ore: “Il Parlamento europeo ha segnalato ieri alla Banca centrale europea due superfinalisti, e non come nelle attese un solo preferito tra i tre candidati: è pareggio tra l’italiano Andrea Enria, presidente dell’Eba, e l’irlandese Sharon Donnery, vice governatore della Banca d’Irlanda. Il terzo finalista, il francese Robert Ophèle attualmente presidente della Consob francese, è l’unico al momento ad essere uscito dalla scena. Stando a fonti bene informate a Francoforte, ad Enria sarebbe mancato un voto decisivo, il voto del coordinatore della Lega, Marco Zanni, mentre avrebbe avuto il voto del Movimento 5 Stelle e del Pd”.
Che cosa succede adesso Ha scritto Isabella Bufacchi del quotidiano ora diretto da Fabio Tamburini: “Spetta ora alla Bce segnalare al Parlamento europeo, che comunque dovrà dare l’approvazione finale, chi tra Enria e Donnery dovrebbe sedersi sull’ambita poltrona che si libera questo dicembre con la fine del mandato della francese Danièle Nouy alla guida del Single Supervisory Mechanism.
Una scelta non facile per il presidente Mario Draghi: non solo perché i due candidati sono entrambi di alto standing ma perché va assicurato il disco verde finale del Parlamento europeo e non una clamorosa bocciatura”.
“Stando alle fonti di Francoforte – ha spiegato il Sole – il pareggio tra Enria e Donnery sarebbe il risultato di una lunga discussione – circa tre ore – del comitato dei coordinatori che si occupano di finanza e mercati al Parlamento europeo. Come si diceva sarebbe mancato il voto decisivo del coordinatore della Lega, che si sarebbe assentato proprio al momento della votazione: il risultato finale è stato dunque quattro voti per Enria, quattro per Donnery”.
E’ andata davvero così? Secondo Start Magazine, la Lega di Matteo Salvini ha deciso di non sostenere nessuno dei 3 candidati proposti per la presidenza del Meccanismo di vigilanza unico (Mvu o Single Supervisory Mechanism, Ssm)
Ma la posizione, secondo ambienti del Carroccio, non è stata determinante. Questo perché il Parlamento europeo non ha alcun potere formale nella selezione e scelta dei candidati. Può, previa scelta della Bce, approvare o non approvare un unico candidato proposto dall’Istituto centrale con sede a Francoforte. E in seguito gli Stati membri in consiglio devono approvare.
Quindi – secondo fonti del partito guidato da Salvini – dire che l’astensione della Lega ha fatto cadere Enria (ora alla guida dell’European banking authority) non è aderente alla realtà. Tant’è vero che i 3 candidati sono stati auditi informalmente solo da membri commissione ECON e il parere inviato da Roberto Gualtieri (Pd) non ha alcun valore formale.
Inoltre, si fa notare in ambienti dell’esecutivo, Enria è un candidato indipendente, non del governo italiano. Il candidato in questi mesi non ha mai approcciato il governo per chiedere appoggio formale, si mormora nella maggioranza di governo. D’altronde nel recente passato sia da Lega che da M5S sono arrivate critiche e rilievi sull’operato dell’Eba.