DE MAGISTRIS, ORA E’ FINITA: IL FRATELLO DI GIGINO GIGIONE E IL SUO CAPO DI GABINETTO INDAGATI PER TURBATIVA D’ASTA
Carlo Tarallo per Dagospia
L'avventura di Luigi De Magistris come sindaco di Napoli stavolta potrebbe essere arrivata al capolinea. La Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati il fratello dell'ex Pm, Claudio De Magistris, il capo di gabinetto del sindaco Attilio Auricchio, il presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni, il presidente degli Industriali di Napoli, Paolo Graziano, e Mario Hubler, dirigente di Acn, gia' coinvolto nell'inchiesta su Bagnolifutura.
L'inchiesta riguarda gli appalti per le due edizioni della Coppa America svoltesi a Napoli. L'ipotesi di reato è concorso in turbativa d'asta, relativamente ad alcune gare d'appaltto. Perquisizioni sono in corso da questa mattina da parte della Guardia di Finanza. L'indagine e' coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e condotta dai pm Graziella Arlomede e Marco Bottino.
La notizia ha fatto il giro della città in pochi istanti, e la tensione a Palazzo San Giacomo è altissima. Gli addetti ai lavori concordano: per De Magistris sarà impossibile far finta di nulla o, come è accaduto in occasione di altre recenti inchieste, attaccare la Procura. Il coinvolgimento diretto del narcifratello è un macigno sull'amministrazione comunale e sull'ex Pm in particolare: Claudio De Magistris, "consulente gratuito" del Comune, è da sempre al centro di polemiche per il suo effettivo ruolo all'interno dell'amministrazione.
Fa rumore anche l'iscrizione del registro degli indagati di Attilio Auricchio, ex colonnello dei carabinieri, capo di gabinetto del sindaco e collaboratore dell'ex Pm di Calciopoli Giuseppe Narducci. Auricchio è considerato l' "eminenza grigia" del Comune.
CLAUDIO DE MAGISTRISLuigi De Magistris COPPA AMERICA A NAPOLI COPPA AMERICA A NAPOLI jpeg