italia-bilico

E CI PREOCCUPIAMO DELLA “GREXIT”! IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO HA RAGGIUNTO LA SOGLIA RECORD DI 2218 MILIARDI DI EURO - SOLO NELL’ULTIMO MESE È CRESCIUTO DI 23,4 MILIARDI - A GIUGNO I PREZZI SALGONO DELLO 0,2 PER CENTO

Luigi Grassia per “la Stampa”

 

DEBITO PUBBLICO ITALIANODEBITO PUBBLICO ITALIANO

C’è un nuovo record del nostro debito pubblico, che in valore assoluto (dice la Banca d’Italia) ha raggiunto a maggio i 2.218,2 miliardi di euro. Buone notizie invece dall’inflazione, che a giugno ha fatto +0,2% (raddoppiando lo 0,1% di maggio). Di solito la corsa dei prezzi è un fatto spiacevole, ma quando il Paese rischia la deflazione e la caduta del ciclo economico è bene che l’inflazione rialzi un po’ la testa: vuol dire che i consumi ripartono, e che la ripresa economica può consolidarsi. Se poi la ripresa sarà sostenuta come speriamo, avremo fin troppe occasioni per lamentarci dei prezzi alti.

 

DEBITO PUBBLICO 
DEBITO PUBBLICO

Riguardo al debito pubblico, non è una sorpresa che aumenti in cifre assolute: lo fa praticamente sempre. Però la crescita in un solo mese è stata notevole: +23,4 miliardi: la Banca d’Italia spiega che «l’incremento del debito è stato superiore al fabbisogno del mese (4,3 miliardi) principalmente per l’aumento di 17,8 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (a fine maggio pari a 100,9 miliardi; 92,3 a maggio del 2014). Valgono poi 1,3 miliardi tre diverse poste dovute all’andamento dei mercati: la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione, il deprezzamento dell’euro e l’emissione di titoli sopra la pari (cioè con un valore di collocamento superiore all’importo nominale finale)».

 

LE OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO

Il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 22,9 miliardi, quello delle amministrazioni locali di 0,5 miliardi; invece il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. Anche se l’aumento sembra dovuto a ragioni tecniche, le opposizioni hanno gioco facile a sparare sul governo. Una reazione per tutte. In un tweet, Renato Brunetta (Forza Italia) scrive: «Pier Carlo Padoan, ma il debito pubblico non doveva “stabilizzarsi e diminuire”?».

 DEBITO PUBBLICO DEBITO PUBBLICO

 

Passando all’inflazione, il +0,2% vale sia per quella tendenziale (cioè annuale, fra giugno 2014 e giugno 2015) sia per quella congiunturale (cioè mensile, fra maggio e giugno scorsi). La cosiddetta «inflazione di fondo», cioè al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, è stabile allo 0,6% mentre l’inflazione acquisita per il 2015 sale al +0,2% (era +0,1% a maggio).

 

Le associazioni dei consumatori commentano favorevolmente la crescita dell’inflazione a giugno, anche se dicono che non basta. I presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, parlano di «un segnale senza dubbio positivo, ma ancora insufficiente per poter parlare di ripresa» e chiedono «uno sforzo concreto affinché tale segnale sia accompagnato da un’adeguata politica economica di rilancio». Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, sottolinea che nonostante l’uscita dalla deflazione «i segnali che arrivano dai prezzi al dettaglio sono ancora deboli e non garantiscono di dire definitivamente addio dalla crisi economica».

debito pubblico NewsExtra debito pubblico NewsExtra

 

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO