LA DECRESCITA INFELICE DI BEPPE GRILLO: ORMAI SI E’ RIDOTTO A PROPORRE DI PRIVATIZZARE IL MATRIMONIO – “LO STATO REGOLA LE UNIONI CIVILI, CON UN CONTRATTO CHE DEFINIREBBE I DIRITTI E I DOVERI LEGALI, MENTRE ALTRE ENTITÀ PRIVATE AVREBBERO LA LIBERTÀ DI STABILIRE LE PROPRIE REGOLE MATRIMONIALI IN BASE ALLE PROPRIE CREDENZE E TRADIZIONI - L’UNICO STATUS GIURIDICO CHE LO STATO CONFERIREBBE SAREBBE UN CONTRATTO DI ASSOCIAZIONE DOMESTICA. COSI' SI AMMETTEREBBERO ALL'UNIONE CIVILE LE COPPIE SIA ETERO CHE OMOSESSUALI”
Emanuele Buzzi per corriere.it - Estratti
Beppe Grillo lancia una nuova proposta-provocazione: «Privatizzare il matrimonio». Il garante Cinque Stelle interviene sul suo blog, spiegando la natura complessa dell’unione matrimoniale, una natura che comprende diritti civili ma anche un approccio religioso, economico e sessuale. Grillo, che cita come fonte di ispirazione il libro Nudge, Richard Thaler e Cass Sunstein, spiega come dirimere la questione: «Lo Stato regola le unioni civili, con un contratto che definirebbe i diritti e i doveri legali, mentre altre entità private avrebbero la libertà di stabilire le proprie regole matrimoniali in base alle proprie credenze e tradizioni».
beppe grillo nozze della figlia
E poi: «Lo Stato farebbe ciò che gli compete, e le organizzazioni religiose altrettanto. In tal modo, verrebbe meno l’ambiguità dovuta al fatto che la parola matrimonio si riferisce sia a uno status ufficiale (legale) sia a uno status religioso — argomenta il fondatore dei Cinque stelle —. L’unico status giuridico che lo stato conferirebbe alle coppie sarebbe dunque un unione civile, ovvero un contratto di associazione domestica».
Secondo la proposta del garante M5S: «Il matrimonio sarebbe un affare strettamente privato, celebrato da organizzazioni religiose o private di altro tipo. Così, per esempio, una chiesa potrebbe decidere di unire in matrimonio soltanto i propri membri, e un club di sommozzatori potrebbe decidere di limitare le proprie cerimonie a chi possiede un brevetto da sub».
Ovviamente la questione in sé avrebbe anche ricadute politiche e civili: «Questa proposta è in linea con l’approccio già adottato in numerosi paesi: ammettere all’unione civile le coppie sia eterosessuali sia omosessuali», scrive Grillo.
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