giorgia meloni sergio mattarella

DEF & DEFICIENTI - LO SPIFFERO DI UGO MAGRI: “A UN CERTO PUNTO ERA SEMBRATO CHE IL GOVERNO VOLESSE IMBOCCARE UNA SCORCIATOIA PERICOLOSA. L'IDEA CONSISTEVA NEL RIVOTARE ALLA CAMERA LO STESSO IDENTICO DEF APPENA STATO BOCCIATO. POI QUALCUNO IN GRADO DI FARSI ASCOLTARE DEVE AVER FATTO PRESENTE CHE IN QUESTO MODO SI SAREBBE CREATO UN "VULNUS" AD ALTISSIMO RISCHIO DEMOCRATICO, E LA SCORCIATOIA È STATA ABBANDONATA. CHI SIA STATO QUEL ‘QUALCUNO’, NON SI SA. IL COLLE NEGA DI AVERE LANCIATO DEGLI ALTOLÀ AL GOVERNO…”

sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare

Estratto dell’articolo di Ugo Magri per “la Stampa”

 

Nella ricerca affannosa di vie d'uscita, era sembrato a un certo punto che il governo volesse imboccare una scorciatoia a dir poco pericolosa. L'idea consisteva nel […] rivotare alla Camera lo stesso identico Def che era appena stato bocciato. Sarebbe stata una forzatura inaccettabile. […] Poi qualcuno in grado di farsi ascoltare deve aver fatto presente che in questo modo si sarebbe creato un "vulnus" ad altissimo rischio democratico, e la scorciatoia è stata abbandonata.

 

sergio mattarella giorgia meloni

Chi sia stato quel «qualcuno», non si sa. Il Colle, su cui si appuntano i maggiori sospetti, nega di avere lanciato degli altolà al governo. Sta di fatto che alla fine è stata scelta una strada più lunga e magari anche più faticosa […]: il Consiglio dei ministri s'è riunito, la relazione al Def è stata ritoccata qua e là, ma soprattutto si ripartirà quest'oggi dal voto in Senato cui seguirà a strettissimo giro quello della Camera.

 

[…] Rimane tuttavia il grande punto interrogativo se sia corretto nella sostanza rivotare altre due volte un testo che è praticamente la fotocopia di quello che non aveva superato l'esame parlamentare. Prima di procedere, il governo ha interpellato al riguardo i giuristi del Quirinale, e questi […] hanno fatto presente come in passato non era mai capitato un caso del genere, perlomeno la prassi non è mai stata questa. Tuttavia le due Camere sono libere e sovrane nelle loro decisioni […]

sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione 2

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…