QUIRINALOTTO – DEMOCRATICI USA A ROMA PER UNA SERIE DI INCONTRI E CONVEGNI E TRA I RELATORI SPUNTA IL SOLITO GIULIANO AMATO – PROVE DI TERZA VIA, MA ANCHE MORAL SUASION PER IL COLLE?
Paolo Mastrolilli per “la Stampa”
Magari non siamo ancora tornati all’epoca della “Terza Via”, ma la collaborazione tra il Pd italiano, il Partito democratico americano, i laburisti britannici e le altre formazioni progressiste dei paesi occidentali si sta intensificando. Lo dimostrano gli appuntamenti di ieri e oggi a Roma, che hanno portato diversi esponenti di questi gruppi a confrontarsi sulle strategie politiche da adottare, sia sul piano elettorale che su quello del lavoro.
hillary clinton e john podesta
L’iniziativa è stata presa dal Center For American Progress (CAP), la think tank fondata da John Podesta, che si è appena dimesso da consigliere del presidente Obama, per andare con molta probabilità a dirigere la campagna elettorale di Hillary Clinton. Matt Browne, ex stretto collaboratore di Tony Blair che ora lavora a Washington, è arrivato ieri a Roma per una serie di incontri, e per una cena a cui hanno partecipato esponenti del Pd come Lia Quartapelle e Andrea Romano; Stewart Wood, consigliere del leader laburista Ed Miliband; e Robert Asselin, mente dei liberal canadesi.
L’obiettivo era discutere come avvicinare i giovani, e come creare un movimento politico permanente tra la gente per sostenere le iniziative del governo. Browne ha parlato delle elezioni midterm di novembre, malamente perse dai democratici, per spiegare le lezioni imparate: «Serve una narrativa nazionale coerente, in particolare sull’economia. Se i democratici americani avessero fatto campagna con gli argomenti e lo spirito mostrato dal presidente Obama durante il discorso sullo stato dell’Unione di martedì, avrebbero vinto».
Il presidente ha proiettato un’immagine vincente, mentre i suoi compagni di partito si sono quasi scusati con gli elettori, nonostante l’economia fosse in ripresa già a novembre. In Italia, e ovunque, bisogna evitare questo errore, insistendo sulla comunicazione dei risultati ottenuti dal governo. Per rafforzare i progetti comuni, oggi Browne incontrerà il responsabile Esteri del Pd, Enzo Amendola.
La giornata di oggi però sarà segnata da un’altra iniziativa che si terrà in un albergo romano, dove interverranno Giuliano Amato, Sandro Gozi, altri politici e diversi tecnici del settore del lavoro. Secondo alcuni studi, il 65% dei ragazzi che oggi sono a scuola faranno mestieri che non sono ancora stati inventati.
L’obiettivo dunque è capire dove va il lavoro, e cosa bisogna fare per preparare i giovani ad occupare i posti del futuro. Il punto di partenza è uno studio realizzato dalla Commission on Inclusive Prosperity, un gruppo guidato dall’ex segretario al Tesoro Larry Summers, incaricato di studiare come contrastare le diseguaglianze economiche e favorire il rilancio della classe media.
I suggerimenti vanno dalla creazione di fondi per aiutare l’imprenditoria giovanile, a nuovi servizi per la formazione. Sullo sfondo naturalmente aleggia l’elezione del nuovo capo dello Stato. Gli Usa evitano di farsi trascinare nel totonomine, però sperano che sia un moderato non partisan, capace di pacificare il paese e collaborare col governo Renzi, che deve avere successo per evitare che l’Italia torni ad essere un problema globale.