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DIECI RAGAZZE PER LUI - IL RAGIONIER “SPINAUS” PAGAVA, PER CONTO DI BERLUSCONI, ALTRE DIECI BONAZZE CON 2500 EURO AL MESE (15 MILA ALL'APE REGINA MINETTI) - LE RAGAZZE NON SONO INDAGATE E NON SI SA SE HANNO BUNGATO ALLE “CENE ELEGANTI”

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Paolo Colonnello per “la Stampa”

 

«E poi ci sono anche queste…». E via con un elenco di altre dieci ragazze, modelle, aspiranti attrici, cantanti, e tutte assidue frequentatrici della corte di Arcore, sempre dietro compenso mensile di 2000 o 2500 euro. Il ragionier Giuseppe Spinelli è prodigo di dettagli non solo contabili nei verbali riempiti in febbraio davanti ai pm dell’inchiesta «Ruby ter».

 

Così, alla ventina di giovani indagate, beneficiarie del «risarcimento d’immagine» deciso da Silvio Berlusconi, aggiunge anche queste new entry spiegando che «non hanno nessuna attinenza con i fatti di questo procedimento»: non indagate, generalmente sconosciute e non si sa nemmeno se partecipanti o meno alle «cene eleganti» di Villa San Martino.

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Perché lo fa? Perché si muove in un’ottica difensiva e vuole dimostrare che il pagamento delle giovani era generalizzato e non avveniva certo per comprare la loro testimonianza, come sostengono i tribunali e sospetta la Procura. Semplicemente, come scrive nella famosa letterina di Natale «Papi» Berlusconi, l’ex cavaliere seguiva «l’impulso» della sua «coscienza» e, a talune dava soldi per «lenire gli effetti della devastazione» dei processi, ad altre per generosità. O anche per altro, ma, sinceramente, sono fatti suoi.

 

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In questo modo dunque, Spinelli mette sul tavolo degli inquirenti il fatto che Berlusconi pagava e paga decine di ragazze per i più svariati motivi (alcune, a dire il vero compaiono comunque anche come partecipanti alle cene o come frequentatrici di Palazzo Grazioli) e che quindi lui stesso, in quanto contabile della Real Casa, nulla poteva sapere circa eventuali corruzioni di testimoni.

 

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Certo, a Nicole Minetti arrivavano 15 mila euro al mese, più o meno lo stipendio che prendeva da consigliere regionale della Lombardia, con un paio di migliaia di euro in più. E Ruby si recava di nascosto in villa chissà per cosa. Il che è davvero singolare, visto che Berlusconi a processo disse che non l’avrebbe mai più voluta rivedere e anzi non l’aveva mai più vista da quando, sostenne, scoprì, liberandola dalla Questura , che la «nipotina di Mubarak» era ancora minorenne. Ieri intanto il tribunale del riesame ha respinto le richieste di dissequestro presentate dai legali di alcune ragazze. I giudici hanno deciso che rimarranno sotto sequestro anche i circa 9000 euro trovati nella disponibilità di Irisi Berardi e Aris Espinosa e, secondo i magistrati, versati da Berlusconi in contanti.

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2 - RUBY TER: BONIFICI «SISTEMATICI» DA BERLUSCONI A DIECI NUOVE RAGAZZE

Da www.corriere.it

 

[…] UCRAINE E BRASILIANE

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Nell’elenco delle ragazze stipendiate ma non indagate che Spinelli ha poi consegnato ai pm figurano anche diverse giovani che hanno partecipato alle cene a Villa San Martino e a Palazzo Grazioli. Tra queste, Maria Letizia Cioffi, intercettata oltre un centinaio di volte al telefono con l’ex premier nelle indagini sulle «feste» organizzate da Silvio Berlusconi che le verserebbe 2500 euro mensili; Mirian Marcondes, ospite brasiliana del giro romano a cui vengono elargiti 2000 euro; la modella ucraina Marianna Yushchak, anche lei intercettata nell’indagine Ruby (2000 euro); Maria Grazia Veroni, testimone al processo Ruby da cui Berlusconi è uscito assolto (2500 euro); Cristina Ravot, accompagnatrice canora di Marina Apicella nelle serate a Palazzo Grazioli.

 

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LO «STIPENDIO» DELLA MINETTI

Della lista delle ragazze beneficiarie degli aiuti di Berlusconi fanno parte anche la modella Erika Marcato (2000 euro), Tiziana Buldini (2000 euro), Carolina Campioli (2000 euro), Rasa Kulyte e Valeria Cramerotti. Infine, Spinelli indica, come già noto, che anche la consigliera regionale Nicole Minetti prende uno stipendio mensile, ben più lauto delle altre (15mila euro). Il sospetto della Procura è che Berlusconi paghi anche queste ragazze, oltre a quelle indagate, perché potrebbero sapere e raccontare fatti che lo danneggerebbero a livello giudiziario.

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