BUON COMPLEANNO, CARO TIRANNO! - IL DITTATORE CECENO RAMZAN KADYROV, BURATTINO DI PUTIN, ACCUSATO DI CRIMINI ATROCI E PERFINO DI DIRIGERE PERSONALMENTE UN GRUPPO DI SQUADRONI DELLA MORTE ANTI-DISSENSO, HA FESTEGGIATO I 36 ANNI CON UN CAFONALISSIMO PARTY, GUEST-STAR ORNELLA MUTI, CHE HA BALLATO LA SEXY LEZGINKA CON L’ “AMICO” RAMZAN - GLI “OCCHI DA BALTICA” DI ORNELLA, EREDITATI DALLA MAMMA ESTONE, FANNO IMPAZZIRE I RUSSI - PRESENTE GERARD DEPARDIEU, SPESSO A BRACCETTO CON PUTIN…

Nicola Lombardozzi per Repubblica

Ha giocato a pallone con Gullit; ha recitato per gioco con Jean-Claude Van Damme.
E adesso si è tolto un altro sfizio: ballare la lezginka con Ornella Muti arrivata apposta per lui fino a Grozny, capitale blindata della Cecenia, in uno dei più pericolosi crocevia del terrorismo internazionale. Ramzan Kadyrov, dittatore per nomina di Putin della tormentata repubblica russa del Caucaso, ha festeggiato così il suo trentaseiesimo compleanno.

Con quel tocco di esibizionismo da oligarca che spesso mette a disagio perfino il Cremlino. E con le inevitabili misure di sicurezza da paese in stato continuo di guerra. Mentre il presidente si sforzava di eseguire l'antica danza tradizionale, simulando come previsto il "volo dell'aquila", nonostante i chili di troppo e una forma non proprio smagliante, centinaia di soldati con il mitra spianato e i giubbotti antiproiettile vigilavano cupi sulla sicurezza degli illustri partecipanti. La regina era lei, l'attrice italiana, che ha ereditato dalla mamma estone quegli "occhi da baltica" che fanno impazzire gli uomini della Russia meridionale.

Ma il parterre era tutto all'altezza del grande evento: nomi di spicco della musica e del cinema russo e perfino Gerard Depardieu, già altre volte presente a raduni di stelle organizzati da Putin in persona.

Accusato dalle organizzazioni umanitarie di mezzo mondo di crimini atroci e perfino di dirigere personalmente un gruppo di squadroni della morte anti-dissenso, il giovane dittatore ha comunque cercato di salvare la forma. Come già l'anno scorso, l'evento è stato ufficialmente dedicato non a sé stesso bensì alla "Celebrazione della restaurazione della città di Grozny". Festa nazionale, casualmente fissata per il 5 febbraio, compleanno del presidente.

Questo ha consentito agli ospiti di evitare qualche imbarazzo di troppo e di fare dichiarazioni il meno compromettente possibile. Dopo aver ballato, come prescrive la
lezginka, «muovendosi soavemente di fronte al proprio cavaliere e dando l'impressione di fluttuare sul pavimento», Ornella Muti ha potuto cavarsela con uno splendido sorriso e una battuta senza riferimenti personali: «Sono felice di essere qui. Sono stata accolta da gente meravigliosa. Buon anniversario».

Inutile tentare di avere altre spiegazioni o di indovinare i cachet ricevuti dagli ospiti per la loro esibizione. Un punto di riferimento si può trovare, forse, nell'onorario percepito l'anno scorso dalla violinista britannica Vanessa Mae che pretese 500mila dollari in contanti per trenta minuti sul palco. Da dove arriveranno mai tutti questi soldi? Kadyrov ha già risposto altre volte. Sempre con la stessa battuta e lo stesso sorriso furbesco: «I soldi a me li dà Allah in persona».

Può anche darsi, ma di certo un fiume di denaro arriva ogni anno da Mosca
che ha incaricato il giovane despota di una missione particolare: la pacificazione apparente di una repubblica disperata. Decine di grattacieli supermoderni in attesa di inquilini, un anello di autostrade urbane da piccola Los Angeles, nuove moschee dai tetti d'oro, servono a nascondere l'ansia per una costante presenza di indipendentisti armati che si addestrano nelle valli al confine con il Daghestan.

E coprono orrori e responsabilità che nessuno riesce a provare. Come quello dell'omicidio di Anna Politkovskaja la giornalista scomoda che indagava proprio sul losco affare ceceno e che fu assassinata nel 2006. Il 7 ottobre, compleanno di Putin. Un duplice regalo, disse qualcuno, fatto dai sicari al dittatore ceceno e al suo protettore.

 

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