ALDROVANDI: TE LA DO IO LA CITTADINANZA (ONORARIA)

Emiliano Fittipaldi per "l'Espresso"

Da oggi Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, è cittadina onoraria di Bologna. Un'onorificenza, secondo il Pd che l'ha proposta e la maggioranza del consiglio che l'ha votata, che serviva semplicemente ad esprimere solidarietà a una donna che, dopo aver perso un figlio picchiato a morte da quattro agenti della polizia, aveva subito qualche giorno fa anche l'umiliazione di un sit-in sotto il suo ufficio organizzato da un sindacato di polizia.

Che gridava - con fischietti e bandiere - la scarcerazione dei colleghi. Un'iniziativa civile, la cittadinanza, che avrebbe dovuto essere bipartisan. Invece la Lega Nord in assemblea ha definito l'onorificenza alla Moretti «una marchetta», mentre il Pdl, per bocca del capogruppo, ha rincarato parlando di un «interesse politico» del Pd: «State violentando la cittadinanza onoraria, state calpestando la storia di questo Comune!». Ognuno ha le sue ragioni, per carità. Eppure leghisti e berlusconiani, quando si tratta di proporre o osteggiare cittadinanze onorarie, spesso danno il peggio di sé.

Se il sindaco di Jesolo che diede l'onorificenza al leader austriaco filo-nazista Jorge Haider era appena uscito dalla Lega («io comunque non sono contro», commentò Umberto Bossi nel luglio del 2000), tre anni prima il partito che ce l'ha duro propose che il senatur diventasse cittadino di Pontida, perché sul quel prato famoso «si è costruito un pezzo della storia d'Italia».

Tentativo fallito, ma nel 2004 il sindaco leghista Piergiorgio Vanalli ci riprovò: «Se oggi questo comune è conosciuto in tutta Italia, è per merito di Bossi. Va premiato». Silvio Berlusconi è stato insignito (da un sindaco Pdl) cittadino onorario di Olbia per non specificati motivi (la famigerata Villa Certosa sorge nei dintorni di Porto Rotondo), mentre nel 2008 un deputato forzista chiese al sindaco di Napoli Rosa Iervolino di premiare il più presto possibile il Cavaliere, che aveva il merito di aver "ripulito" (per pochi mesi, in verità) le strade sotto il Vesuvio. «Bisogna concedere al premier - intimò Giampiero Catone - sia la cittadinanza che le chiavi della città».

Se il capo del Pdl è uno e non si discute, i leader del Carroccio sono sempre stati due. Così il partito per non scontentare nessuno ha chiesto che anche a Roberto Maroni fosse assegnata l'analogo riconoscimento. Stavolta ad Alessandria. Motivazione: l'allora ministro dell'Interno si sarebbe speso più di tutti per l'alluvione del 1994, meritando di certo - come il sottosegretario Franco Barbieri premiato attraverso una delibera comunale - anche lui il riconoscimento.

Nel novembre del 2000 insieme a Forza Italia, An e parte dei Ds, la Lega votò anche per l'onorificenza, a Torino, dell'ex regina d'Italia Maria Josè di Savoia, mentre è più recente il tentativo di celebrare - sempre nel capoluogo piemontese - Alessandro Del Piero, al tempo stagionato campione della Juventus: «Ci impegnano a richiedere al consiglio comunale - spiegarono i consiglieri - di riconoscere il valore di quest'uomo che in 36 anni di vita (era il 2010, ndr) con semplicità e modestia ha saputo affermare e dimostrare i valori positivi del nostro territorio nel mondo».

La richiesta cadde nel vuoto, eppure qualche mese fa il capogruppo Fabrizio Ricca ci ha riprovato, spiegando che Del Piero deve essere premiato perché «ha promosso il nome di Torino nel mondo».

Roberto Saviano, invece no. Lo scrittore antimafia costretto a vivere sottoscorta è diventato "milanese" nel gennaio del 2012, ma Lega e Pdl hanno disertato per protesta la cerimonia, a cui s'erano opposti nel 2011 anche i consiglieri leghisti di Pavia. Stessa scelta - quella di uscire dall'aula - fatta una terza volta a Bologna, quando Saviano (collaboratore di questo giornale) è stato premiato dal sindaco di centrosinistra.

I leghisti soprendono spesso: nel 1994 a Conegliano proposero che la cittadinanza fosse accordata al giudice Antonio Di Pietro, mai pensando che il pm potesse diventare a breve un avversario politico. Quando l'onorificenza viene assegnata a un immigrato, poi, vanno su tutte le furie: nel 2011 l'unico sindaco leghista delle Marche, il primo cittadino di Fermignano Giorgio Cancellieri, bollò come «una boutade» e «una trovata propagandistica» l'iniziativa simbolica del presidente della provincia di Pesaro di dare cittadinanza onoraria ai figli di immigrati stranieri nati nella zona.

Disappunto, qualche giorno fa, anche a Bologna, dove un analogo ordine del giorno è stato osteggiato dai leghisti che hanno abbandonato l'aula: «Protestiamo contro un'operazione propagandistica ed elettorale che usa i bambini» ha chiosato duro il capogruppo Manes Bernardini, lo stesso che ieri ha definito «una marchetta» l'onorificenza alla mamma di Aldrovandi.

«Con tutti i problemi che abbiamo a Bologna, quella della cittadinanza mi sembra l'ultima delle questioni da affrontare». Uno spreco di tempo, insomma. Anche Forza Nuova non apprezza l'idea della cittadinanza agli stranieri: a Pontedera, lo scorso novembre, i militanti del movimento neo-fascista hanno fatto irruzione in un teatro dove si stavano consegnando i certificati o di cittadinanza onoraria a 603 bimbi nati in Italia da famiglie straniere. Il sindaco ha denunciato l'episodio parlando di «vergogna» e «sconcerto».

Se Giuliano Pisapia è finito nella tempesta per non aver consegnato il premio al Dalai Lama per timore di reazioni della Cina, anche il Pdl, quando ha promosso onorificenze, è finito spesso e volentieri nelle polemiche. A Milano nel 2009 il centrodestra ha assegnato l'Ambrogino d'oro (la più alta benemerenza civica della città) a Marina Berlusconi (terza a essere premiata in famiglia: anche nonna Rosa fu insignita di una cittadinanza onoraria dal comune di Arconate) e al nucleo dei vigili specializzati nella caccia agli immigrati clandestini.

Nel 2011, invece, a Roma il Pdl s'è spaccato e non è riuscito a fare fronte comune sulla proposta del sindaco di consegnare l'onorificenza al maestro Riccardo Muti: molti pidiellini si opposero, facendo saltare il numero legale. Quando il consiglio si ricompattò, era troppo tardi: «Una bagarre spiacevole, da Roma echi patetici e desolanti. Rinuncio al premio», commentò amaro il musicista.

Due anni prima, invece, nessun dubbio mostrò Raffaele Ambrosino, consigliere napoletano del partito di Berlusconi, nel proporre la cittadinanza onoraria a Diego Armando Maradona, campione sul campo e di evasione fiscale, almeno secondo il fisco che lo rincorre da oltre vent'anni. Se il Pdl s'è opposto senza se e senza ma alla cittadinanza proposta dal consiglio comunale di Firenze a Beppino Englaro, qualche mese prima un deputato Pdl aveva criticato la decisione, da parte del Pd e di Matteo Renzi, di revocare la medesima cittadinanza assegnata 85 anni prima a Benito Mussolini: «E' inaccettabile che mentre le istituzioni italiane si occupano dell'emergenza in Abruzzo, il consiglio comunale di Firenze si perda in inutili discussioni! Bisognava rinviarla».

Già, l'Abruzzo: non si contano i tentativi - falliti - di vari sindaci di centro-destra per trasformare in cittadino onorario Guido Bertolaso, gran capo della Protezione civile e sottosegretario berlusconiano poi finito in disgrazia a causa dell'inchiesta sulla "cricca" che gestiva gli appalti dei grandi eventi. E' tra i pochi, il povero Guido, a non aver ottenuto l'ambito riconoscimento: da Clemente Mastella (insignito a Ceppaloni), fino a Italo Bocchino (premiato a Reggio Calabria), sono tanti i politici a poter vantare l'ambito riconoscimento. Allora la Lega e il Pdl non si sognarono di gridare alla «marchetta».

2 - ONORIFICIENZA ALLA ALDROVANDI
Franco Giubilei per "La Stampa"

Non c'è pace per Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo ucciso durante un controllo di polizia nel 2005: dopo le polemiche dei giorni scorsi, con la manifestazione del sindacato Coisp a favore degli agenti condannati, ieri il consiglio comunale di Bologna si è spaccato sulla proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla mamma di Federico.

Alla fine il provvedimento è stato approvato, ma durante il dibattito, la Lega ha abbandonato l'aula col capogruppo Manes Bernardini che tuonava: «Sono marchette, votatevele da soli».

Anche il Pdl si è dissociato, parlando di «forzatura» e accusando il centrosinistra di aver agito «per motivi strumentali: avete bisogno di un titolo sul giornale», come ha spiegato il capogruppo Marco Lisei. La delibera era stata presentata dal consigliere comunale Benedetto Zacchiroli ed era stata controfirmata, oltre che dalla presidente Simona Lembi, anche dal Movimento Cinque Stelle.

In seguito il Pdl ha cercato una ricucitura presentando un ordine del giorno di solidarietà con lo stesso testo contenuto nella richiesta di cittadinanza onoraria: «E' per scongiurare ogni strumentalizzazione, la nostra solidarietà è piena e massima - ha precisato Lisei - Ciò che non condividiamo è la scelta dello strumento».

Simona Lembi, del Pd, ha apprezzato il gesto ma ha difeso la scelta: «La cittadinanza onoraria non ha alternative, perché il coraggio e la grande dignità di patrizia sono in sintonia con la storia e la forza più profonda di Bologna. E' quella città che dà battaglia e che non si arrende mai, ma chiede verità e giustizia, sempre».

Il suo invito al Pdl perché si convincesse a votare per la cittadinanza onoraria a Patrizia Moretti, tuttavia, è caduto nel vuoto: il consiglio comunale ha approvato la proposta con i voti di Pd, Sel e Movimento Cinque Stelle (19 favorevoli su 19 votanti), mentre Pdl e Lega non hanno partecipato. L'ordine del giorno di solidarietà del Pdl è passato con 25 sì su 25 votanti, ma la Lega Nord è rimasta fuori dall'aula.

I grillini si sono schierati compatti a favore della proposta: Patrizia Moretti «merita questo riconoscimento molto più di altri - ha detto il capogruppo Massimo Bugani -: è una persona equilibrata, di grande dignità, che ha combattuto in questi anni con altissima coscienza civica, con grande rispetto di ogni posizione e con grande rispetto delle istituzioni. Patrizia è un esempio per me, per la nostra città e per il nostro Paese".

 

 

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