LA RIVINCITA DI DOLCE & GABBANA - ASSOLTI DALL’ACCUSA DI EVASIONE FISCALE, D&G RESTITUISCONO L’AMBROGINO D’ORO AL COMUNE DI MILANO - L’ASSESSORE AL COMMERCIO, AI TEMPI DELLA CONDANNA IN PRIMO GRADO, CRITICÒ IL PREMIO AI DUE STILISTI

Giacomo Valtolina per “il Corriere della Sera

 

DOLCE 
GABBANA
DOLCE GABBANA

Più di un anno fa, Stefano Gabbana l’aveva promesso. «Restituiremo l’Ambrogino d’Oro ricevuto nel 2009, ma rotto a metà perché ce ne diedero uno solo», disse su Twitter l’estate scorsa, scatenando una violenta reazione dei fan contro Palazzo Marino. Il motivo? Una dichiarazione a microfoni spenti dell’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso, sull’opportunità di concedere spazi «a personaggi condannati per fatti odiosi come l’evasione».

 

Lo stilista di Dolce&Gabbana ha confermato tutto ieri, dopo l’assoluzione di venerdì in Cassazione: «Lo renderemo come da loro richiesta!». L’unica reazione di palazzo all’annuncio di Gabbana arriva dal presidente del Consiglio comunale, Basilio Rizzo, storico politico milanese, il solo a schierarsi con D’Alfonso un anno fa, nonché colui che al momento delle indagini, nel 2010, presentò una mozione per la revoca dell’onoreficenza. «Sarebbe solo un atto di arroganza verso Milano: avrebbero dovuto restituirlo allora, gliel’avremmo riconsegnato con il capo cosparso di cenere».

DOLCE 
GABBANA
DOLCE GABBANA

 

Si riavvolga il nastro. L’antefatto è la sentenza del Tribunale di Milano del 19 giugno 2013 con l’accusa di «omessa dichiarazione dei redditi»: condanna in primo grado per la maxi-operazione del 2004 con cui i due cedettero marchi del loro impero alla società Gado, in Lussemburgo. «Estero vestizione», fu l’accusa all’origine delle parole off record dell’assessore D’Alfonso. Apriti cielo.

 

Gabbana si alzò, lesse la rassegna stampa, accese lo smartphone e riportò il suo pensiero su Twitter in maniera piuttosto eloquente: «Comune di Milano Fate schifo!!!», «Fate schifo e pietà!!!»; «Vergognatevi!!!». Tre punti esclamativi a sancire l’inizio della loro personale «guerra» contro il Comune. Ora l’Ambrogino verrà restituito, assicurano, allegando il link a un articolo sui candidati ai riconoscimenti del 7 dicembre.

giuliano pisapiagiuliano pisapia

 

Proprio come un anno fa, tanto è bastato per far impazzire la Rete. Molti interventi pro stilisti («Fate bene», «Coerenti», «Ormai l’Ambrogino vale quanto la Coppa del nonno»), pochi contro, forse memori di quegli insulti a sfondo sessuale che Gabbana riservò a una ragazzina, colpevole di aver detto: «Fate più schifo voi che siete ricchi ma evadete le tasse».

 

D’Alfonso, che ieri non ha rilasciato dichiarazioni al Corriere , all’epoca rettificò: «La frase è stata estrapolata, ho rispetto del principio di presunzione d’innocenza». Alla fine, ci pensò Pisapia a gettare acqua sul fuoco definendo «improvvida» l’uscita. Ma l’ira di D&G non si placò. Dopo le polemiche, per tre giorni, nove negozi del marchio scioperarono, tra cui quello di via della Spiga con un cartello multilingue sulle vetrine: «Chiuso per indignazione».

 

FRANCO D'ALFONSOFRANCO D'ALFONSO

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)