dati hidalgo buzyn

TRE DONNE PER UNA POLTRONA - DOMENICA IN FRANCIA SI VOTA PER I SINDACI, PERCHÉ IL GALLETTO MACRON DEVE TENERE IL PUNTO SUL CORONAVIRUS, E LA SFIDA PIÙ IMPORTANTE È OVVIAMENTE QUELLA DI PARIGI. DOVE SE LA GIOCANO L'USCENTE ANNE HIDALGO, LA REDIVIVA RACHIDA DATI E L'ULTIMA ARRIVATA AGNÈS BUZYN, MACRONISTA CHE HA DOVUTO SOSTITUIRE GRIVEAUX DOPO CHE IL SUO PISELLO è FINITO SUI CELLULARI DI MEZZA FRANCIA - IL RISULTATO È TOTALMENTE INCERTO: L'AFFLUENZA CROLLERÀ PER PAURA DEI CONTAGI?

 

Leonardo Martinelli per “la Stampa

 

Tre donne per una sola città: tra loro si gioca la battaglia per il posto di sindaco di Parigi (il primo turno il 15 marzo). Anne Hidalgo, innanzitutto: è già alla guida della capitale francese dal 2014, socialista, determinata e poco empatica, pasdaran di una gauche inflessibile. Poi, Rachida Dati, figlia di maghrebini, donna libera e glamour, è un personaggio scomodo e a tratti imbarazzante (i compagni di partito, la destra tradizionale dei Repubblicani, hanno mal digerito la sua candidatura).

dati hidalgo buzyn

 

E infine, l' ultima arrivata, Agnès Buzyn, macronista (di sinistra), che ha sostituito in corsa Benjamin Griveaux, travolto dallo scandalo dei video sessuali. Sì, Madame Buzyn, per una vita medico negli ospedali pubblici, l' unica parigina del terzetto. Con il suo fascino discreto della borghesia.

 

Per di più le tre sono quasi coetanee: 60, 54 e 57 anni. A lungo la Hidalgo è parsa la favorita ma, a sorpresa, alcuni degli ultimi sondaggi danno la Dati in testa con la Buzyn a fare da terza incomoda. Sono tre donne con storie diverse. La Hidalgo è figlia di una coppia di repubblicani spagnoli fuggiti da Franco nel 1963 e sbarcati a Lione parlando solo spagnolo.

anne hidalgo

 

Ana diventa Anne e francese a 14 anni. Volontà di ferro, laureata in Economia, nel 1984 vince il concorso nazionale di ispettore del lavoro e si trasferisce a Parigi. Alla fine degli anni '90 collabora al ministero del Lavoro con Martine Aubry, altra donna di sinistra. Vicesindaco socialista di Parigi dal 2001, ha poi dato battaglia da sindaca agli automobilisti e ora vuole rendere ciclabili il 100% delle strade entro il 2024. Ha cacciato vari collaboratori: giudicata autoritaria da alcuni, efficace da altri.

Percorso simile quello della Dati, pure lei di origini semplici. Rachida, griffata da capo a piedi, manca della sobrietà di Anne ma ha la stessa molla della rivincita, sociale e non solo.

 

laura flessel emmanuel macron anne hidalgo

Il padre era un muratore marocchino e la madre una casalinga algerina con 11 figli. Cresciuta a Chalon-sur-Saone, Francia profonda, Rachida si mantiene agli studi facendo la commessa. Laureata in Economia, conosce a un ricevimento Albin Chalandon, politico e uomo d' affari, il primo di una lunga serie di padrini, compreso Nicolas Sarkozy. La Dati, che è stata magistrato e ministro della Giustizia, si è fatta avanti con determinazione. Oggi propugna più sicurezza e pulizia per la città, che l' accolse da vero Rastignac, l' ambizioso personaggio di provincia alla conquista della capitale, nato dalla fantasia di Balzac.

rachida dati 1

 

Delle tre, l' unica nata e vissuta sempre a Parigi è la Buzyn. I genitori abitano ancora nel Quartiere latino, l' appartamento di famiglia disordinato e pieno di libri come da tipica tradizione ebraica parigina, laica e intellettuale. Papà Elie è nato a Lodz in Polonia. Nel 1940, a 11 anni, ha visto i nazisti uccidere il fratello maggiore e più tardi, studente, ha abbandonato i libri per mantenere la famiglia. E' stato deportato ad Auschwitz ed è sopravvissuto.

 

Dopo la guerra è rimasto a lungo in Israele a fare il contadino e il muratore. A 25 anni, in Francia, si è riscritto a scuola per diventare un rinomato medico ortopedico. La madre della Buzyn, Etty, è psicanalista. Agnès, medico a sua volta, specialista di leucemia e trapianti di midollo osseo, ha esercitato a lungo all' ospedale Necker di Parigi e ha fatto la ricercatrice all' università. Ha assunto diversi ruoli istituzionali, tra cui la presidenza dell' Istituto nazionale tumori. Nel 2017 Emmanuel Macron l' ha convinta a diventare ministro della Sanità, in arrivo direttamente dalla società civile. Dalla voce flebile, ma con una volontà di ferro, affronta la nuova sfida delle municipali. Come sempre, senza strafare.

 

benjamin griveaux sexting rachida dati 2AGNES BUZYNbenjamin griveaux sexting griveaux e la moglierachida dati nicolas sarkozy 3benjamin griveauxrachida e zhora datirachida dati 2 largerachida datiANNE HIDALGODatianne hidalgo con il marito jean marc germain rachida e zhora dati HIDALGO GARCETTI

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…