erdogan

COSE TURCHE - DOPO AVER DEFINITO IL PAESE "ESENTE DAL VIRUS", ERDOGAN È COSTRETTO A FARE RETROMARCIA DOPO 20 MILA CONTAGIATI E 500 MORTI - MA SONO I NUMERI UFFICIALI? O IL REGIME OCCULTA LA REALE FORZA DELL’EPIDEMIA? - IL SINDACO DI ISTANBUL, IMAMOGLU, CHIEDE  L’ISOLAMENTO TOTALE DELLA CITTÀ MA ERDOGAN NON CI STA

Marco Ansaldo per “la Repubblica”

 

Recep Tayyip Erdogan

Venti giorni appena. Quelli che passano dalla proclamazione di «Paese esente dal coronavirus» alla richiesta di «isolamento totale per Istanbul ». Ma sono tre settimane in cui la Turchia, e soprattutto la grande metropoli sul Bosforo, piombano nella paura. Più di 20 mila contagiati, quasi 500 morti. Sono i numeri ufficiali. Ma quanto sono quelli reali, si chiede l' opposizione, in uno Stato privo di informazione libera?

 

A dichiarare la Turchia «immune » era stato il ministro della Salute, Fahrettin Koca, un medico. Salvo ora rimangiarsi la parola, e la faccia, dichiarando che la pandemia «va avanti a una velocità inaspettata». Pure il presidente Erdogan ha messo la retromarcia e dopo aver intimato che «gli ingranaggi devono funzionare sotto ogni circostanza e condizione», ha ora deciso «il coprifuoco per i minori di 20 anni e quelli oltre i 65».

 

ekrem imamoglu

«La priorità di Erdogan - commenta Yavuz Baydar, direttore del sito di informazione Ahval - è di far muovere le ruote dell'economia rispetto al virus». Il Sultano non può permettere che il lockdown comprometta una situazione già disastrata. E a nulla valgono gli appelli del nuovo sindaco laico di Istanbul, il repubblicano Ekrem Imamoglu, che chiede «un isolamento totale della città per almeno 2 o 3 settimane». Il Sultano è passato alla controffensiva: ha inviato a ogni utente di telefonia mobile un messaggio personale: «Vi sono vicino».

 

recep tayyip erdogan

Di fronte all' esplosione del virus ha licenziato il ministro dei Trasporti, disposto il sigillo alle 81 provincie bloccando autostrade, fermando voli e treni. E indetto l' obbligo di mascherina nei luoghi pubblici e nei negozi. Sotto accusa generale è il campionato di calcio, uno degli ultimi a fermarsi, quando già molti giocatori stranieri avevano stracciato il loro contratto con le società. Il Paese è sconvolto dalle condizioni dell' ex portiere della Nazionale, Rustu Recber, lo Zoff della Turchia, terzo ai Mondiali in Giappone, solito a dipingersi gli occhi di lucido nero per spaventare gli avversari: ieri è migliorato dopo che era stato dichiarato grave, ma è isolato in ospedale.

 

gran bazar istanbul 5

Lo sfondo politico però resta. Erdogan, affiancato dai nazionalisti dei Lupi grigi, sta facendo approvare in Parlamento un' amnistia per sanare la popolazione carceraria: su 300 mila detenuti ne verrebbero liberati 70 mila, in gran parte prigionieri comuni. A stare in cella sarebbero gli oppositori politici, magistrati, intellettuali, funzionari, giornalisti, considerati terroristi.

 

Le opposizioni sostengono l'iniziativa ma chiedono di includere lo scrittore Ahmet Altan e il filantropo Osman Kavala, in prigione dopo il golpe fallito del 2016. Dice Emrah Altindis, professore di biologia al Boston College: «Adesso la Turchia ha il tasso di incremento più alto al mondo. Se i dati sono veri, in prospettiva il tasso è inferiore solo a quelli di Italia e Spagna».

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