pietro parolin giuseppe conte

DOPO AVER INCASSATO IL SOSTEGNO DEL PAPA, CONTE RINCULA COI VESCOVI: IL SEGRETARIO DI STATO PAROLIN HA CHIAMATO IL PREMIER PER CHIEDERGLI DI TROVARE UNA SOLUZIONE AL DILEMMA DELLE «MESSE VIETATE» CHE TANTO MALUMORE HA CREATO TRA I CATTOLICI IN ITALIA. IL VIMINALE ORA STUDIA IL PIANO PER RIAPRIRE AI FEDELI GIÀ DAL 10 MAGGIO. L'IPOTESI DI FUNZIONI RELIGIOSE ALL'APERTO

 

Salvatore Cernuzio per “la Stampa

 

La tensione sembra essere già calata dopo la bagarre di domenica scorsa che ha visto Cei e governo scontrarsi sul divieto delle funzioni religiose nella «Fase 2».

Messi da parte i toni duri, come mai si erano visti in questi anni di presidenza del cardinale Gualtiero Bassetti, l' episcopato è ora al lavoro con il Viminale e la ministra Luciana Lamorgese per pubblicare «il più presto possibile» il protocollo per la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche.

 

Ovvero l' accordo annunciato da Palazzo Chigi domenica dopo aver «preso atto» della protesta dei vescovi.

PIETRO PAROLIN GIUSEPPE CONTE

Come apprende La Stampa, è intervenuto il Vaticano per mitigare gli animi. Il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha avuto nelle ultime ore una interlocuzione diretta con il premier Giuseppe Conte per chiedergli di trovare una soluzione al dilemma delle «messe vietate» che tanto malumore ha creato tra i cattolici in Italia.

Nell' enorme complesso di Circonvallazione Aurelia, sede romana della Conferenza episcopale, le trattative procedono a tambur battente.

 

Dopo una breve pausa ieri per rispettivi impegni, il tema viene «ripreso in mano oggi» spiega don Ivan Maffeis, portavoce Cei. Per ora sembrano non esserci date ufficiali, ma dal Viminale lasciano trapelare che si vorrebbe dare il via libera alle messe «con il popolo» già domenica 10 maggio. Ben due settimane prima della data indicata dal Comitato Tecnico Scientifico del 25 maggio, distante abbastanza per valutare l' impatto delle riaperture parziali.

 

Il giudizio tecnico

Gli stessi tecnici nelle scorse ore ribadivano le «criticità ineliminabili» che rendono prematuro il riavvio delle funzioni religiose. E proprio con il Comitato scientifico c' è stato ieri un lungo confronto in video collegamento con i rappresentanti della Conferenza episcopale.

 

PAPA BERGOGLIO E GIUSEPPE CONTE

Il nuovo documento vuole essere in sostanza una risposta alle obiezioni degli scienziati. Uno dei nodi principali rimane la distribuzione della comunione. Per evitare contatti ravvicinati, si studia l' ipotesi che il sacerdote raggiunga la gente ferma sul posto e che poggi l' ostia sulle mani, senza toccarle. Altre questioni sono il luogo di celebrazione (dentro la chiesa o fuori nei campetti di calcio), la disposizione dei fedeli (due per panca e uno dietro, al centro), l' impegno a sanificare gli ambienti. Si discute anche sul numero di fedeli a cui permettere l' accesso: come contingentarli? Come dire ad un parrocchiano tu entri e tu no? Chi controlla gli accessi?

 

I vescovi cercano risposte tra le proposte giunte in questi giorni dalle Diocesi. Alcuni preti parlano infatti di prenotazioni via mail o di App per segnalare celebrazioni «libere». Anche al governo sono arrivati suggerimenti: il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha fatto sapere di aver scritto una lettera a Conte con «una serie di proposte» avanzate alla Regione dall' Arcidiocesi di Milano e condivise con le autorità sanitarie.

ATTILIO FONTANA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…