luigi di maio john bolton

GIGGINO IN THE USA! – DOPO LA FRITTATA FATTA CON LA VIA DELLA SETA, DI MAIO VA NEGLI STATI UNITI PER TENERSI BUONI GLI AMERICANI – L’EX BIBITARO INCONTRERÀ GLI INVESTITORI, IL SEGRETARIO AL COMMERCIO WILBUR ROSS E IL CATTIVISSIMO CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA NAZIONALE JOHN BOLTON – CHISSÀ COSA GLI DIRÀ IL FALCO BAFFUTO, CHE VUOLE SPEDIRE MADURO A GUANTANAMO…

Paolo Bracalini per “il Giornale”

 

luigi di maio con la fidanzata virginia saba (23)

Un colpo al cerchio e uno alla botte, un' intesa con Pechino e una visita riparatoria negli Usa a pochi giorni di distanza. È la diplomazia stile Cinque Stelle, i promotori dell' accordo con la Cina che ha irritato gli alleati atlantici e quindi promotori subito dopo di un viaggio negli Usa per provare a tenersi buoni anche loro. Il piede in due scarpe, però molto distanti. Un esercizio di equilibrismo con cui si misurerà Luigi Di Maio (nel tondo).

LUIGI DI MAIO E LA CINA

 

L' accordo sulla Via della Seta «non vuol dire che andiamo contro gli Stati Uniti, anzi la settimana prossima sarò in Usa per parlare con i nostri alleati, l' Italia che è alleata con un Paese che ha detto America first, deve avere il coraggio di dire Italia first» spiega il vicepremier grillino in partenza il 26 marzo per New York e Washington. Il programma pubblicato nell' agenda del ministro prevede due giornate di incontri con la comunità d' affari italiana a New York, una altro con investitori organizzata insieme a Bank of America Merrill Lynch, una visita a Wall Street, una cena a Washington con i rappresentanti delle principali imprese italiane negli Stati Uniti.

 

via della seta luigi di maio

E poi, il 28 marzo, una giornata ancora «in via di definizione» nella capitale statunitense. È qui che si concentreranno gli incontri politici del vicepremier. Il ministero non smentisce i nomi che circolano nelle indiscrezioni, secondo cui Di Maio dovrebbe incontrare due pezzi da novanta dell' amministrazione Trump: il segretario al Commercio Wilbur Ross e il Consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton.

JOHN BOLTON GIUSEPPE CONTE

 

Gli interlocutori che coprono due dei settori, commercio internazionale e sicurezza, che allarmano maggiormente gli Usa rispetto alle mosse del governo italiano. Ross è l' uomo che guida il negoziato sui dazi con la Cina, e quindi il più interessato a capire le reali intenzioni di Roma dopo la decisione - allarmante per Washington - di firmare il memorandum con Xi Jinping.

john bolton alla trump tower

 

Bolton è invece il «falco» che sogna il dittatore venezuelano Maduro a Guantanamo, mentre il governo italiano nella sua componente M5s si è espresso in modo molto ambiguo su Maduro e sul ruolo del possibile successore Juan Guaidò ha una posizione opposta a quella degli Usa («Siamo totalmente contrari al fatto che dei Paesi terzi possano determinare le politiche interne di un' altra nazione», ha spiegato il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, M5s).

 

LUIGI DI MAIO A WASHINGTON CON L AMBASCIATORE VARRICCHIO

Ma al team sicurezza di Trump interessa anche la questione Cina. Gli uomini vicini a Bolton hanno già fatto capire che il dialogo Roma-Pechino (definito «un azzardo politico»), rende l' Italia un partner meno affidabile per la condivisione di informazioni di intelligence. E ci sono altri nodi in ballo: gli F-35, la Tap e la dipendenza energetica da Mosca. I temi su cui gli Usa cercano chiarezza dall' Italia sono molti. A Di Maio il compito di rassicurare Washington.

Trump e Wilbur RossWilbur Rossluigi di maio versione stalin

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...