CAVOLETTI DA BRUXELLES – DOPO GLI ATTACCHI DI MELONI E SALVINI A PAOLO GENTILONI, “COLPEVOLE” DI NON DIFENDERE ABBASTANZA GLI INTERESSI ITALIANI, LA COMMISSIONE UE REPLICA CON UNA PUNTA DI VELENO: “I COMMISSARI EUROPEI RAPPRESENTANO GLI INTERESSI EUROPEI CHE PORTANO AVANTI NEI LORO PORTAFOGLI IN MODO COLLEGIALE” – GENTILONI È STATO TRASFORMATO IN CAPRONE ESPIATORIO DEL FALLIMENTO DEL GOVERNO MELONI SU PNRR E PATTO DI STABILITÀ (MA IL VERO DISASTRO È AVER STRAPPATO AI FUNZIONARI DEL MEF LA GESTIONE DEL RECOVERY PER AFFIDARLA A UN INCAPACE, TALE FITTO)
Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”
giorgia meloni paolo gentiloni
La Commissione europea non vuole entrare nella polemica tutta italiana che vede il commissario all’Economia Paolo Gentiloni preso di mira dalla premier Giorgia Meloni e dai vice Matteo Salvini e Antonio Tajani perché non difenderebbe abbastanza gli interessi nazionali.
«Non commentiamo i commenti fatti da partner, interlocutori, portatori di interesse e altri», ha detto la portavoce della Commissione ricordando che «si sa, ovviamente, qual è il ruolo di un commissario europeo e come i commissari europei rappresentano gli interessi europei che portano avanti nei loro portafogli in modo collegiale».
PAOLO GENTILONI - URSULA VON DER LEYEN - THIERRY BRETON
È una questione di grammatica istituzionale: un commissario europeo quando diventa tale deve servire gli interessi dell’Unione. È la base.
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È chiaro che il Paese di origine così come la famiglia politica hanno un peso, ma i commissari ci tengono a sottolineare il proprio ruolo europeo. Lo ha fatto anche il commissario al Mercato interno Thierry Breton mercoledì scorso in un briefing rispondendo a una domanda sul perché la Francia non abbia aderito a un progetto per un nuovo carro armato con Germania, Italia, Svezia e Spagna: «Sono commissario europeo, non della Francia», ha tagliato corto passando a spiegare la strategia Ue sulla difesa.
giorgia meloni matteo salvini in versione barbie
I negoziati sulla riforma del Patto di stabilità entreranno nel vivo sabato prossimo all’Ecofin informale (la riunione dei ministri finanziari dei 27), che si terrà a Santiago de Compostela sotto la presidenza spagnola. Madrid ha il compito di trovare una sintesi tra le diverse posizioni attorno al tavolo. E l’Italia sa che non sarà semplice difendere le proprie richieste.
La Germania fin dall’inizio ha chiesto parametri quantitativi annuali di riduzione del debito, posizione rigorista che piace anche agli altri Paesi nordici. Ma prima c’è un altro appuntamento importante. Lunedì la Commissione presenta le previsioni macroeconomiche su Pil e inflazione. L’aspettativa è di una limatura rispetto alle stime di maggio (Pil Ue +1%, Eurozona +1,1%).
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È una settimana densa. Mercoledì la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen pronuncerà a Strasburgo, davanti alla plenaria del Parlamento Ue, il Discorso sullo Stato dell’Unione, l’ultimo di questa legislatura in cui farà il punto sugli obiettivi raggiunti e le nuove sfide. Il giorno prima il commissario Gentiloni presenterà la riforma della tassazione delle imprese, che modificherà la base imponibile, più ci sarà un pacchetto sulle Pmi. Giovedì il board della Bce deciderà se alzare ancora o meno (quest’ultima è l’aspettativa) i tassi di interesse.
PAOLO GENTILONI URSULA VON DER LEYEN FRANS TIMMERMANS matteo salvini e giorgia meloni PAOLO GENTILONI