DRAGHI NON VUOLE CHE I “SOTTOPOSTI” LO SUPERINO: ANCHE “MARIOPIO” STORCE IL NASO (EUFEMISMO) DI FRONTE ALLA CANDIDATURA DELLA BELLONI, BRUCIATA DAL DUO SALVINI-CONTE. ELEGGERE IL CAPO DEI SERVIZI È UNO SCENARIO DA REPUBBLICA DELLE BANANE, CERTO. MA PER IL PREMIER SAREBBE UNO “SGARBO ISTITUZIONALE”: L’HA NOMINATA LUI AL DIS, E L’EVENTUALE PROMOZIONE AL QUIRINALE FAREBBE TRACOLLARE SUBITO IL GOVERNO…
1 - DAGOREPORT - POTETE IMMAGINARE DRAGHI CHE RIMANE A PALAZZO CHIGI AVENDO SUL COLLE, QUINDI SOPRA DI LUI, UNA CHE È STATA NOMINATA DAL SUO GOVERNO? ASSOLUTAMENTE NO: QUINDI TRACOLLA IL GOVERNO E VOTO ANTICIPATO. QUELLO CHE SOGNA LA MELONI. CHE INFATTI HA SI È DICHIARATA SUBITO A FAVORE DELLA ZARINA DELLE SPIE
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/urge-salvini-nbsp-sola-giornata-stato-capace-297860.htm
2 - BELLONI AL QUIRINALE? ANCHE DRAGHI STORCE IL NASO: PER IL PREMIER SAREBBE UNO SGARBO ISTITUZIONALE
Marco Antonellis per www.tpi.it
Dopo il flop della Casellati il centrodestra va in ordine sparso. Matteo Salvini propone al Colle una donna di alto profilo e al di fuori dei partiti, che a tutti sembra l’identikit di Elisabetta Belloni.
Un nome, raccontano fonti parlamentari, che potrebbe piacere soprattutto Giuseppe Conte dato che consentirebbe di surgelare finalmente l’unità del partito con l’altro big dei 5 Stelle, quel Luigi di Maio che negli ultimi anni alla Farnesina ha lavorato proprio con Elisabetta Belloni.
marta cartabia elisabetta belloni foto di bacco
La candidatura del capo del Dis, però, non scalderebbe più di tanto Forza Italia, che avrebbe manifestato i suoi dubbi su un tecnico a Palazzo Chigi, Mario Draghi, e un tecnico anche al Quirinale con l’ex segretario generale della Farnesina. Perplessità sulla Belloni sarebbero state manifestate anche dai “centristi” della coalizione, che invece vedrebbero bene Pier Ferdinando Casini al Colle più alto.
In più, a quanto si apprende, nemmeno Mario Draghi sarebbe entusiasta di trovarsi una sua attuale sottoposta (il Direttore generale del DIS è infatti il diretto referente del Presidente del Consiglio dei ministri per l’esecuzione delle attribuzioni in materia di informazione per la sicurezza) al vertice dello Stato italiano.
L’eventuale “promozione” alla presidenza della Repubblica verrebbe vissuta come un vero e proprio sgarbo istituzionale. E la cosa non potrebbe non avere ripercussioni anche in seno alla maggioranza di governo.
MARIO DRAGHIMARIO DRAGHI GIULIO ANDREOTTIGIULIANO AMATO MARIO DRAGHI