duterte chelsea clinton

IL KILLER DUTERTE METTE NEL MIRINO CHELSEA CLINTON, CHE LO AVEVA DEFINITO UN ‘BULLO OMICIDA’: ‘QUESTE PUTTANE CHE MI ATTACCANO APPENA SENTONO LA PAROLA ‘STUPRO’. MA NON TIRA SASSI CHI VIVE IN UNA CASA DI VETRO: CARA CHELSEA, QUANDO TUO PADRE SCOPAVA MONICA LEWINSKY, QUAL È STATA LA TUA REAZIONE? HAI BASTONATO ANCHE LUI?’ - VIDEO: IL DISCORSO PESANTISSIMO DEL PRESIDENTE DELLE FILIPPINE

 

 

VIDEO - DUTERTE: ‘OCCHIO CHELSEA, NON LANCIA SASSI CHI VIVE IN UNA CASA DI VETRO. QUANDO TUO PADRE SCOPAVA MONICA LEWINSKY, QUAL È STATA LA TUA REAZIONE?’

 

 

 

DAGONOTA - Dopo la sua ‘battuta’ sugli stupri dei militari, Chelsea Clinton risponde con un tweet a Rodrigo Duterte: ‘Not funny, ever’ (non è mai divertente [scherzare sugli stupri]). In un secondo cinguettio precisa: ‘Duterte è un bullo omicida che non ha rispetto per la vita umana. È importante ribadirlo e che la violenza sessuale non è mai uno scherzo’

il tweet di chelsea clinton sul commento di duterteil tweet di chelsea clinton sul commento di duterte

 

 Il presidente filippino non se l’è fatto dire due volte, e in un discorso ufficiale davanti ai suoi militari avverte la figlia di Bill e Hillary: ‘Queste puttane, sentono la parola ‘stupro’ e mi attaccano. Ma il mio non era neanche una battuta, era sarcasmo. Basta ascoltare il discorso. Occhio Chelsea, non lancia sassi chi vive in una casa di vetro. Quando tuo padre scopava Monica Lewinsky, qual è stata la tua reazione? Lo hai attaccato come me?’. La povera Chelsea all’epoca aveva 17 anni…e Twitter non esisteva.

 

 

duterte dichiara la legge marziale sull isola di mindanaoduterte dichiara la legge marziale sull isola di mindanao

PRESIDENTE DELLE FILIPPINE DUTERTE INCITA I MILITARI ALLO STUPRO: “SE VI CAPITA, DIRÒ CHE L’HO FATTO IO”

Da www.lastampa.it di due giorni fa

 

«Se vi capita di stuprare tre donne, dirò che l’ho fatto io». Lo ha detto ieri sera il presidente filippino Rodrigo Duterte, in un discorso fatto ai soldati impegnati a far rispettare la legge marziale imposta sull’isola di Mindanao in seguito alla presa di parte della città di Marawi da parte di un gruppo di combattenti islamici affiliato all’Isis.

 

 

DUTERTEDUTERTE

«Sarò io a prendermi la responsabilità. Andrò in prigione per voi. Voi fate il vostro lavoro, e io mi prenderò cura del resto», ha detto il leader di Manila prima di aggiungere la frase incriminata, detta con tono scherzoso.

 

Non è la prima volta che Duterte - noto per la sua parlata «popolana» e volgare - menziona la violenza sessuale nei suoi comizi. Prima di essere eletto un anno fa, aveva fatto dell’umorismo su uno stupro di gruppo ai danni di una missionaria australiana uccisa nel 1989 a Davao, da lui guidata. «Che peccato. Il sindaco sarebbe dovuto essere il primo», aveva detto a una folla di sostenitori, scatenando le risate del pubblico.

 

truppe filippinetruppe filippine

 

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