alfredo mantovano giorgia meloni

COME DAGO DIXIT, E’ STATO IL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO A CONSIGLIARE A GIORGIA MELONI DI ABBASSARE I TONI VERSO I MAGISTRATI - IGNAZIO LA RUSSA, BECCATO DALLA PREMIER PER LA DIFESA DEL FIGLIO, FA MEA CULPA: “NON VOLEVO ATTACCARE LA RAGAZZA, IO CE L’AVEVO CON IL SUO AVVOCATO. PERÒ È VERO, A CALDO HO SBAGLIATO I TONI” - MA IL PRESIDENTE DEL SENATO CONTINUA A PENSARE CHE LA DENUNCIA AL FIGLIO SIA ARRIVATA DOPO 40 GIORNI NON PER CASO, MA PERCHÉ DOPO QUEL LASSO DI TEMPO SI CANCELLANO LE REGISTRAZIONI DELLE TELECAMERE…

Estratto dell’articolo di Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

alfredo mantovano giorgia meloni

La presa di distanza da Ignazio La Russa è netta. E rivela quanto forte sia la preoccupazione di Giorgia Meloni per le vicende giudiziarie che stanno facendo ballare il governo. Tre nomi, tre casi diversi, ma uniti dallo stesso filo rosso: l’appartenenza al partito della premier. […] la giustizia può essere il suo tallone di Achille. […] la premier ha capito che far ripiombare il Paese indietro di trent’anni, alla guerra tra Berlusconi e le «toghe rosse», farebbe del male prima di tutto al suo governo. […]

 

giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella parata 2 giugno

Rivendica la tanto discussa nota «fonti Chigi» che accusava una parte delle toghe di essere scese in campo contro il governo, ma poiché è convinta che i magistrati non siano più compatti come un tempo, vuole arrivarci «con loro» e non contro.

 

D’ora in avanti, se pure dall’Anm dovessero arrivare «altre provocazioni», il governo non dovrà cadere in trappola. Questo il suggerimento che il sottosegretario Alfredo Mantovano ripete da giorni alla premier, invitandola a non rispondere colpo su colpo e ad «evitare contrapposizioni».

 

meloni mantovano

Il presidente Sergio Mattarella ieri ha chiamato al Colle i vertici della Cassazione. Un incontro dal valore simbolico letto come un segnale in un momento in cui la magistratura si sente sotto attacco.

 

E oggi, a margine del Consiglio supremo di difesa, potrebbe esserci occasione di uno scambio di opinioni con Meloni, la cui scelta di abbassare i toni è stata apprezzata al Quirinale.

 

giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella parata 2 giugno

Meloni ha detto pubblicamente quel che Mattarella pensa e cioè che Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato, abbia a dir poco sbagliato a schierarsi in difesa del figlio Leonardo Apache, attaccando la ragazza che lo ha denunciato per stupro.

 

Quando ieri La Russa ha sentito la premier per ringraziarla di aver fatto riferimento alla sua sofferenza di padre, si è giustificato: «Non volevo attaccare la ragazza, io ce l’avevo con il suo avvocato. Però è vero, a caldo ho sbagliato i toni».

 

[…] La Russa continua a pensare che la denuncia sia arrivata dopo 40 giorni non per caso, ma perché dopo quel lasso di tempo si cancellano le registrazioni delle telecamere. Gli avvocati della famiglia La Russa sono convinti di poter dimostrare, grazie a nuovi testimoni, che «Leonardo non ha stuprato nessuno». […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…