kurz 2

SEBASTIAN KURZ, IL “BAMBINO PRODIGIO” DI VIENNA - CHI E’, CHI NON E’, CHI SI CREDE DI ESSERE IL PROSSIMO CANCELLIERE DELL’AUSTRIA - INSEPARABILE DALLA SUA SUSANNE, STUDI IN LEGGE ABBANDONATI: IL 31ENNE POPOLARE SARA' IL PIÙ GIOVANE CAPO DI GOVERNO DEL PIANETA - SUI MIGRANTI, CON LA CHIUSURA DELLA ROTTA BALCANICA, HA FATTO IL LAVORO SPORCO PER LA MERKEL - QUANDO DISTRIBUIVA PROFILATTICI NERI...

Paolo Valentino per il Corriere della Sera

KURZ 2

 

A veva fretta, ha fatto la scommessa della vita e ha sbancato il tavolo. Sebastian Kurz ha vinto le elezioni politiche e quasi sicuramente sarà il prossimo cancelliere dell' Austria. A 31 anni, il leader dei popolari sarebbe il più giovane capo di governo del pianeta.

 

Il Wunderwuzzi , il «bambino prodigio», è nato il 2 agosto 1986. Suo padre era ingegnere, la madre insegnante. Ha studiato Legge, ma ha abbandonato l' università attratto dalla politica.

 

Eppure, di sé ama dire che non voleva fare il politico di professione, che la politica gli è passata vicino e se l' è preso.

 

A Vienna se lo ricordano nel 2009, quando si candidò al Consiglio comunale e girava per la città in una Geil-o-Mobil, l' auto-figa, dove il secondo termine sta sia per cool che per un' altra cosa. Infatti, a bordo del Suv si accompagnava a diverse signore succintamente vestite. Lui, Kurz, distribuiva profilattici neri, il colore del partito, per sottolineare l' aspetto eccitante di un voto alla noiosa Övp.

 

KURZ

Ma questo è il passato, di cui il futuro cancelliere non parla volentieri. Anche perché sul piano privato, Kurz è in verità molto Biedermeier , romantico: da quando ancora studiava ha una compagna, la bionda Susanne Thier, cinque anni più giovane di lui, che non lo ha mollato un minuto durante la campagna e si prepara ad assumere il ruolo di first lady dell' Austria.

La marcia di Radetzky verso il potere di Sebastian Kurz lascia senza fiato: sottosegretario all' Integrazione a soli 24 anni, deputato a 26, ministro degli Esteri un anno dopo, subito a suo agio sulla platea del mondo.

 

I suoi viaggi a New York per l' Assemblea Generale dell' Onu si raccontano: solo incontri di alto livello, interventi molto ascoltati sulla minaccia dell' Islam radicale, dibattiti con Henry Kissinger. I modi garbati, la figura elegante, il volto fanciullesco reso luminoso dai lunghi capelli tirati indietro all' Umberta ne fanno una star della diplomazia internazionale.

 

Nel 2016 Kurz è decisivo nella chiusura della rotta balcanica, fa un po' il lavoro «sporco» per Angela Merkel, dopo averla pubblicamente criticata per la sua Willkommenkultur , la cultura dell' accoglienza. «Ha avuto i ringraziamenti della cancelliera?

», gli chiede ironicamente Wolfgang Schäuble. Non li aveva avuti. Ma la domanda è per Kurz come una medaglia.

kurz

 

È però fra le mura di casa che si gioca la partita vera. Occorrono disciplina, determinazione, Wille zur Macht , volontà di potere, tutte qualità che Sebastian Kurz dimostra di possedere.

 

Seguendo un piano segreto curato in ogni dettaglio, l' Operation Ballhaus , nel maggio di quest' anno fa un' Opa ostile sulla Övp, la conquista e la svuota, cambiandone perfino il nome, oltre che il lugubre colore nero: la Lista Sebastian Kurz si veste di turchese.

 

Il copione lo prende all' estrema destra di Heinz-Christian Strache: no all' immigrazione, lotta all' islamismo radicale, espulsioni facili per i profughi che non rispettano le regole, chiusura delle frontiere esterne della Ue.

 

STRACHE KURZ

Per il resto formule vaghe, suggestioni, promesse di cambiamento e tante bombe sulla Grosse Koalition , di cui pure ha fatto parte. In soli tre mesi Kurz ha sedotto gli austriaci. Ora dovrà dimostrare anche di saperli governare.

KURZ 1kurzKURZSebastian Kurzkurz 22

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...