ursula gentiloni

È UFFICIALE: GENTILONI NOMINATO COMMISSARIO AGLI AFFARI ECONOMICI. L'INDICAZIONE DELLA VON DER LEYEN DOVRÀ ESSERE VALIDATA DALLE AUDIZIONI AL PARLAMENTO EUROPEO - IL PARERE NON È VINCOLANTE, MA POLITICAMENTE PESANTE. IN PASSATO FURONO RESPINTI BUTTIGLIONE, UDRE (LETTONIA) E JELEVA (BULGARIA) - I RIGORISTI DEL NORD EUROPA ROMPERANNO LE PALLE A PAOLINO, MA UN PARLAMENTO GUIDATO DA SASSOLI NON DOVREBBE IMPALLINARE UN EX PREMIER

PAOLO GENTILONI URSULA VON DER LEYEN

1. UE: GENTILONI NOMINATO AGLI AFFARI ECONOMICI

(ANSA) - La presidente eletta Ursula von der Leyen ha designato Paolo Gentiloni commissario agli Affari economici dell'Ue. E' la prima volta che un italiano ottiene la responsabilità del pacchetto EcFin. L'indicazione dovrà ora essere validata dal Parlamento europeo, che nelle prossime settimane avvierà le audizioni di tutti i commissari nominati dalla leader tedesca.

 

 

2. AUDIZIONI DEI COMMISSARI, QUANDO IL PARLAMENTO RESPINSE BUTTIGLIONE, UDRE E JELEVA

Alfonso Bianchi per https://www.eunews.it/ del 24 settembre 2014

 

In passato diversi candidati a un posto nell’esecutivo comunitario sono stati bloccati degli eurodeputati. Il più noto è il caso dell’esponente dell’Udc proposto da Silvio Berlusconi nel 2004. Ma non è stato l’unico caso

 

paolo gentiloni nicola zingaretti 1

Le audizioni dei commissari al Parlamento europeo non sono una formalità. In passato più di un candidato è stato bocciato dai deputati costringendo il Presidente a sostituirlo o ad assegnargli un portafoglio diverso da quello inizialmente proposto. Il più celebre caso è sicuramente quello di Rocco Buttiglione: nel 2004 l’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, propose il suo nome a José Manuel Barroso come commissario per la Giustizia, libertà e sicurezza. Nell’audizione nella commissione parlamentare per le Libertà civili fra le tante altre cose gli furono fatte diverse domande sulla sua posizione riguardo i diritti degli omosessuali.

 

ursula von der leyen

Buttiglione, che rispose alle domande dei deputati in ben 4 lingue, italiano, inglese, francese e tedesco, affermò che a suo avviso bisognava fare una distinzione tra “morale” e “diritto” perché “come cattolico considero l’omosessualità un peccato, ma non un crimine”. Inoltre aggiunse che la parola matrimonio “deriva dal latino ‘matrimonium’, ovvero protezione della madre”, e che “la famiglia esiste per permettere alla donna di avere figli e la protezione di un uomo”.

 

Queste risposta, collegata alle sue tante prese di posizione pubbliche in Italia contro l’ampliamento dei diritti agli omosessuali, gli costarono la bocciatura da parte deputati. Il responso della commissione parlamentare non è vincolante, in quanto è solo un voto indicativo, mentre il voto più importante è quello di fiducia che riguarda l’intero esecutivo e avviene in seduta plenaria. Barroso e Berlusconi insistettero per un po’ su Buttiglione ma quando fu chiaro che con lui l’esecutivo non avrebbe mai ricevuto la fiducia il suo nome fu sostituito da quello di Franco Frattini. Il voto in Plenaria fu posticipato di tre settimane a causa di questa battaglia.

 

Rocco Buttiglione

Ma Buttiglione non fu l’unica grana per Barroso quell’anno, altri due nomi fecero discutere: quello della lettone Ingrida Udre e quello dell’ungherese Laszlo Kovacs. Udre, che era stata nominata commissario alla Tassazione, finì sotto attacco da parte di Ong e opinione pubblica in seguito a delle accuse di violazioni delle regole sui finanziamenti della campagna elettorale da parte del suo partito, l’Unione degli agricoltori, e dei Verdi. Il suo coinvolgimento personale non fu provato ma anche in questo caso si preferì sostituirla, e al suo posto fu scelto Andris Piebalgs. Diverso il caso di Kovacs a cui il Parlamento non volle che venisse affidata l’Energia, portafoglio al quale non veniva ritenuto adatto, ma il commissario designato fu accettato quando Barroso gli affidò la Tassazione tolta a Udre.

 

Anche nel 2010 la formazione della Commissione non fu senza intoppi. A incontrare l’opposizione dei parlamentari europei fu la nomina della bulgara Rumiana Jeleva a cui Barroso aveva assegnato la Cooperazione internazionale. Durante l’audizione la candidata non riuscì a fare sufficiente chiarezza sui suoi interessi finanziari e sui suoi rapporti con una società di consulenza bulgara, la Global Consult, e come se non bastasse non fu ritenuta abbastanza competente per il ruolo. Messa alle strette dai deputati Jeleva rinunciò alla carica e al suo posto fu nominata Kristalina Georgieva.

 

 

Ultimi Dagoreport

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?