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CAMPIDOGLIO A 5 STELLE - CHI E’, CHI NON E’, CHI SI CREDE DI ESSERE VIRGINIA RAGGI, LA CANDIDATA GRILLINA A SINDACO A ROMA - RAPPRESENTA L'ALA PIÙ DURA DEL MOVIMENTO, È LA COCCA DI CASALEGGIO E HA LA QUERELA FACILE - IL PD ATTACCA: “SE VOTI 5 STELLE, VOTI STUDIO PREVITI”
Brunella Bolloli per “Libero Quotidiano”
Bisogna fare attenzione a parlare di Virginia Raggi, neo candidata del Movimento Cinquestelle alla poltrona di sindaco di Roma: la ragazza ha la querela facile un po' per deformazione professionale e molto perché rappresenta l' ala più ortodossa del grillismo, manettara e per niente incline alle mediazioni.
Al di là dell' aspetto esile, mite ed aggraziato per cui si è già conquistata la fama della «più bella della galassia pentastellata», Raggi è nota per l' intransigenza e la meticolosità, al limite della pignoleria.
Dal nido di Farmacap (l' azienda che gestisce le farmacie della Capitale) all' amianto non rimosso dall' ufficio condoni del Comune, dal mail-bombing #TroncaSbloccaisoldi ai Punti Verde qualità, ai canili, le battaglie condotte da consigliera comunale hanno riguardato in particolare la salute e i minori.
Oltre, naturalmente, all' attacco dei partiti tradizionali colpevoli del «debito di oltre 15 miliardi di euro che ci hanno lasciato a Roma. Lo dico da subito: con noi al governo della città, i debiti li pagheranno i partiti, non i cittadini», campeggiava ieri, in grande, sulla sua pagina Facebook.
Per il resto la 37enne, sposata con un regista radiofonico di Rds, mamma di un bimbo di sei anni e tifosa della Lazio, ha vinto come da previsione sullo sfidante Marcello De Vito. Il duello non era solo tra loro due, ma anche tra Di Battista (sponsor di Virginia) e Roberta Lombardi (per De Vito) e se mai dovesse farcela sarà costretta a dividere ogni decisione con un comitato di parlamentari e con il vertice M5S, cioè con Casaleggio che su di lei ha sempre puntato giudicandola telegenica e affidabile.
Raggi è tutta presa dal respingere le accuse di «chi cerca d' infangare me e il Movimento». «I falsi scoop a orologeria che danneggiano solo gli autori», ha scritto postando un articolo «bufala». «I miei colleghi avvocati sono molto contenti di poter lavorare finalmente a qualcosa di leggero e facile. Ps: ma quanta paura vi faccio?».
L' articolo incriminato è quello intitolato: «Bufera su Virginia Raggi, lavora per i legali di Forza Italia. M5S, voto on line col dossier velenoso», poi fatto sparire dalla Rete. Vi si legge che la candidata grillina a sindaco lavora dal 2007 nello studio legale Sammarco, come del resto riporta il suo curriculum:
«Avvocato civilista nei settori del diritto civile, commerciale ed industriale». Sammarco è un nome che non passa certo inosservato. Pieremilio, il capo di Virginia, nel 2003 ha querelato Travaglio (direttore del Fatto quotidiano sempre così tenero con il M5S), Sabina Guzzanti e il programma Raiot e ha chiesto 20 milioni di euro di danni.
Mentre il fratello, Angelo Alessandro, è lo storico difensore di Cesare Previti, oltre che di Berlusconi e di Dell' Utri e anche se ha un suo studio figura come consulente di quello della Raggi. I fratelli Sammarco sono figli del mitico Sammarco andreottiano, presidente della Corte d' Appello di Roma ai tempi del lodo Mondadori. In più c' è il deputato Ncd Gianni Sammarco, già coordinatore romano del Pdl, cognato di Previti, solo omonimo dei legali.
Per il Pd la campagna elettorale è servita: «Se voti 5Stelle voti studio Previti», ha attaccato il senatore Stefano Esposito. «L' idea del contratto capestro con penale da 150mila euro l' hanno avuta dallo studio Previti?», gli ha fatto eco Andrea Romano. Per Alessandro Sammarco si tratta di «illazioni gravi», di una discriminazione.
«Con la Raggi non ho mai lavorato perché io faccio il penale, lei il civile e non si è mai occupata dei processi di Previti». L' avvocatessa ex consigliera comunale terrà oggi la sua prima conferenza stampa. Probabile che minacci altre querele.
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