elly schlein

ELLY A PEZZI – 31 ESPONENTI DEL PD LIGURE HANNO LASCIATO IL PARTITO, IN POLEMICA CON LA LINEA SCHLEIN, PER ENTRARE IN AZIONE. TRA DI LORO, IL CONSIGLIERE REGIONALE PIPPO ROSSETTI E QUELLA COMUNALE CRISTINA LODI – I 31 DENUNCIANO “UNA NETTA SVOLTA A SINISTRA IN CUI VIENE NEGATO IL PROCESSO RIFORMISTA” – GUERINI VA ALL'ATTACCO DELLA SEGRETARIA MULTIGENDER: “È IL CASO CHE SI INTERROGHI, SBAGLIATO IGNORARE QUESTO DISAGIO” – CON L'ALLEANZA DE LUCA-BONACCINI, QUANTO DURERA’ ANCORA IL REGNO DI ELLY?

Articoli correlati

FLASH! - QUANTO DURA ELLY?DE LUCA E BONACCINI SI ALLEANO PER MANDARE A CASA LA SCHLEIN...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’arrticolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

 

elly schlein

La telefonata non era stata premonitrice. Elly Schlein l’altro ieri ha parlato per mezz’ora con Carlo Calenda. Temi: il salario minimo e la sanità, con una proposta di legge da presentare in tandem, Pd-Azione, allargando il fronte magari al M5S, per mettere 10 miliardi su liste d’attesa e personale degli ospedali. Chiacchierata cordiale, saluti, a presto.

 

Dunque tutto si aspettava, la leader del Pd, tranne quello che sarebbe avvenuto dopo meno di 24 ore: ieri mattina il capo di Azione ha annunciato, con una card social, come quelle che i club usano per i colpi di calciomercato, il trasloco dal Pd di due consiglieri locali della Liguria: uno regionale, Pippo Rossetti, coordinatore dell’area Guerini in zona, e una comunale di Genova, Cristina Lodi.

 

carlo calenda enricol etta elly schlein

Più una trentina di dirigenti della stessa regione. «La scelta, legittima, del Pd di spostarsi su posizioni marcatamente massimaliste chiude la stagione della vocazione maggioritaria», gongola Calenda. Che poi aggiunge aRepubblica :«La prossima settimana ci saranno altri arrivi, ma non è una campagna acquisti, perché non ci sono elezioni in vista».

 

Il Pd avrebbe potuto derubricare la vicenda a bega locale, anche perché intanto a Genova litigano dentro Azione, dato che Matteo Richetti ha parlato di «opposizione» al sindaco Bucci, che invece il partito di Calenda sostiene. Ma il correntone dei riformisti dem ribolle.

 

[…]

 

ELLY SCHLEIN CON YOLANDA DIAZ ALLA FESTA DELL UNITA DI RAVENNA

Come antipasto, intanto, ieri è partita una batteria di dichiarazioni stampa, tutte grosso modo dello stesso tenore: Elly non scrolli le spalle, il problema degli addii è serio. Proprio mentre la segretaria pronosticava: «Torneremo al governo». A dare il la è stato Guerini: «Sono molto dispiaciuto – mette a verbale l’ex ministro - Rispetto la scelta di chi lascia il Pd, anche se non la condivido ». Poi la stoccata a Schlein, toni felpati e sostanza ruvida: «Forse è il caso di interrogarci tutti, a partire da chi ha le più alte responsabilità nel partito, di fronte a queste e altre uscite. Sbagliato ignorare questo disagio ». Fuori agenzia, Guerini aggiunge: «In un partito si discute, non si ubbidisce».

 

[…]

 

lorenzo guerini

Naturalmente non è una fuoriuscita locale a dare fuoco alle polveri. Bisogna sommare il pregresso: altri addii, da Enrico Borghi ad Andrea Marcucci, ad Alessio D’Amato nel Lazio. E soprattutto i temi sul tavolo in questi mesi, che hanno acuito le fratture interne. L’aumento delle spese militari al 2% del Pil, che la segretaria osteggia e che Guerini difende, anche se ieri Schlein sottolineava che «sull’Ucraina ci sono divergenze forti con altre forze di opposizione», come il M5S, e che semmai «è un punto su cui c’è stata convergenza con quello che ha fatto il governo»; il Jobs act; da ultimo il dl Caivano, con la stretta sui minori che commettono reati, su cui un pezzo di partito vorrebbe dialogare col governo anziché alzare le barricate.

 

A questi temi, se ne sommano altri, più interni: nel vortice dei malumori, c’è chi è rimasto irritato perché la segretaria darebbe visibilità – sui social ufficiali, in Rai - soltanto a sé stessa e a pochi fedelissimi. E c’è perfino chi è rimasto contrariato per l’intervento che Marco Furfaro, deputato vicinissimo a Schlein, terrà domani alla festa dell’Unità, subito prim a della leader. Quasi un’investitura, che scatena gelosie e invidie.

CONTE ANNUNZIATA CALENDA LANDINI SCHLEIN FRATOIANNI rimini cgil

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO