enrico costa carlo nordio

“SE ANDASSI NEL CAMPO LARGO SAREI COME IL DIAVOLO NELL’ACQUA SANTA” – ENRICO COSTA MOLLA “AZIONE” DI CALENDA E TORNA IN FORZA ITALIA: “IL MIO GARANTISMO E’ INCOMPATIBILE CON IL GIUSTIZIALISMO DELLA COALIZIONE CHE SOSTIENE ANDREA ORLANDO IN LIGURIA” – PER TAJANI E’ UN BEL COLPO: LE PROPOSTE PIÙ IMPORTANTI SULLA GIUSTIZIA DEL GOVERNO MELONI SONO TUTTE “MADE IN COSTA” POI ADOTTATE DAL GUARDASIGILLI NORDIO. NELL’ORDINE, LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE, LA PRESCRIZIONE, L’ABUSO D’UFFICIO, IL BAVAGLIO AI GIORNALISTI, LA STRETTA SUL TROJAN E SULLE INTERCETTAZIONI, LE SPESE LEGALI PER GLI ASSOLTI...

Estratto dell’articolo di Liana Milella per www.repubblica.it

 

ENRICO COSTA

Colpo gobbo di Forza Italia. Il super garantista Enrico Costa ha visto Tajani, e anche se prende ancora tempo, è destinato a passare con loro. “Il ministro? Lo conosco da quando avevo 10 anni perché era uno stretto collaboratore di mio padre…”. Già, venivano entrambi dal partito monarchico. Enrico Costa, figlio del leader liberale Raffaele, si stupisce che “ci si stupisca” del faccia a faccia di giovedì mattina tra lui e il segretario forzista.

ENRICO COSTA CARLO NORDIO

 

Repubblica gli chiede se stia per ritornare coi berlusconiani e lui dice deciso: “Fino al 27 settembre, quando sarà presentata la lista per le regionali in Liguria, io resto dove sono”. Sicuro? Replica assai netta: “Non posso certo tacere quanto disapproverei la decisione di Azione di entrare di fatto nel Campo largo. Per giunta per appoggiare Andrea Orlando, il portabandiera della piazza forcaiola di Genova dove lo stesso Calenda si è rifiutato di stare”.

 

ANTONIO TAJANI CARLO NORDIO

Detto questo, detto tutto. Ormai è solo questione di giorni. Costa torna alla famiglia originaria, Forza Italia, di cui è stato deputato dal 2006 e dove Tajani garantisce che “gli vogliono bene”. Di certo incompatibile con Orlando che da Guardasigilli nel 2017 ha “regalato” l’ordinanza di custodia cautelare alla stampa su cui all’opposto Costa ha fatto cadere il bavaglio. “Se andassi con loro sarei come il diavolo con l’acqua santa, non potrei più aprire bocca e parlare di giustizia, perché le mie posizioni di garantista, espresse tante volte in questi anni, sono alternative al loro giustizialismo”.

ENRICO COSTA E CARLO CALENDA

 

“Sorpresa e insofferenza” verso le ultime mosse di Calenda con il Campo largo. Sentimenti che “provano anche Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna”. Proprio per questo, per Tajani, Costa rappresenta un boccone ghiottissimo. Basti pensare che le proposte più importanti sulla giustizia del governo sono tutte “made in Costa”. Materialmente poi “rubate” dal Guardasigilli Carlo Nordio.

 

Nell’ordine, la separazione delle carriere, la prescrizione, l’abuso d’ufficio, il bavaglio ai giornalisti, il no alla custodia cautelare se c’è il sospetto che venga ripetuto lo stesso delitto, la stretta sul trojan e sulle intercettazioni, le spese legali per gli assolti...Via via Nordio ha “prelevato” le proposte di Costa e le ha fatte sue. E per un Tajani che sfida Meloni proprio sulla giustizia […] Costa è un vero toccasana.

 

ENRICO COSTA

Ma come si è arrivati alla rottura tra Costa e Calenda? “Sono stato un tifoso del Terzo polo, ci stavo bene. Sono arrivato per primo, eravamo Calenda, io e Richetti. Tutti si sentivano a casa, sia che arrivassero da destra o da sinistra. Poi la lite di Calenda con Renzi, un errore, gli ho detto di non rompere perché su Azione avrebbe poi prevalso l’attrazione a sinistra”. […]. “[…] Alle Europee ho premuto per l’accordo con Iv, niente da fare, e abbiamo perso”. Lì si è aperta la crisi. […]

ANTONIO TAJANI CARLO NORDIO

 

Poi scoppia il caso Genova. Calenda vira sul Campo largo. Costa dice subito “io non ci sto”. E siamo a oggi. Quando Costa vede gli accordi già chiusi in tre Regioni e si considera ormai “incompatibile”. “Se Calenda va coi giustizialisti lo farà senza noi garantisti”. E quel “noi” allude a Gelmini e Carfagna. […]

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”