FIORITO E PASCIUTO - ER BATMAN MANDA UN PIZZINO ALLA SDE-RENATA DIMISSIONATA: “FINALMENTE POTRÀ RACCONTARE COSA ACCADEVA IN CONSIGLIO? IO SONO TRANQUILLO, SONO ALTRI CHE DEVONO PREOCCUPARSI, FORSE LA POLVERINI LI CONOSCE - LUNEDÌ, AVEVA DECISO DI RESTARE. SE CI SONO VOLUTI SETTE GIORNI PER DIMETTERSI, QUESTO VUOL DIRE CHE È SUCCESSO QUALCOSA DI MOLTO SERIO”…

Carlo Bonini per "la Repubblica"

Alle 8 e un quarto di sera, la voce di Franco Fiorito è impastata dal frastuono delle turbine di un Md80. È a Milano, sulla pista di Linate, dove è appena sbarcato da un volo da Roma.«Che? Che è? Che stai a di'?».

La Polverini si è dimessa un quarto d'ora fa.
«E chi l'ha detto?».

Lei.
«E dove l'avrebbe detta ‘sta cosa? ».

Al residence Ripetta. È appena finita la sua conferenza stampa.
«Le dimissioni non si danno ai giornali e alle televisioni. A me hanno insegnato che ci si dimette in Consiglio regionale».

Ha consegnato una lettera alla Giunta.
«Quella lettera non vale gnente. Finché non va in consiglio ci può sempre ripensa'».

Dimissioni irrevocabili ha scritto.
«Anche lunedì scorso aveva detto che sarebbe andata avanti. Me pare una che ce ripensa spesso».

Domenica pomeriggio ha comunicato le sue dimissioni al Capo dello Stato Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Mario Monti.
«Ah sì? E che è diventata un primo ministro la Polverini? Da quando in qua una governatrice comunica le dimissioni al presidente della Repubblica e al Premier? Le dimissioni vanno date in Consiglio. E poi che avrebbe detto la Polverini? Perché se dimette».

Perché il consiglio regionale «è indegno».
«Però...»

Abitato da «personaggi da operetta»
«Parla al plurale. Io sono io. Non credo proprio ce l'abbia con me. Forse ce l'ha co' i bambini con cui ho avuto a che fare anch'io ».

Dice che «i malfattori devono andare in galera»
«E chi sarebbero i malfattori? Io certo non ho rubato».

Aggiunge che, ora, «potrà finalmente raccontare cose di questo Consiglio che in questi anni ha taciuto per senso di responsabilità».
«Me sembra una minaccia. Benissimo, comunque. La staremo a sentire. Sono proprio curioso. Per quanto mi riguarda, io non ho nulla da temere. M'hanno passato ai raggi X. M'hanno massacrato. Più di quello che è uscito fuori, che altro deve uscire? Magari è qualcun altro che si deve preoccupare».

Chi?
«Chiedete alla Polverini. Se li conosce anche lei...»

Ha fatto un riferimento a Presidente del consiglio regionale Abruzzese, al suo ufficio che distribuiva i fondi.
«Di quello là ho parlato io per primo. E l'ho fatto davanti ai magistrati. E l'ho fatto con le carte. Quindi...».

Comunque su una cosa possiamo essere d'accordo: la Polverini l'ha fatta dimettere lei.
«Ma proprio no. La Polverini, lunedì, era viva politicamente. Quindi, se ci sono voluti sette giorni per dimettersi, questo vuol dire che è successo qualcosa. E adesso farò qualche telefonata a degli amici per capire che cosa davvero l'ha fatta decidere. Ripeto: lunedì la cosa si era aggiustata. Tanto è vero che aveva deciso di restare».

Lei sostiene che quello di lunedì è stato un bluff per svelare, appunto, «l'indegnità» di questo Consiglio.
«Se, vabbé. E questa storiella chi se la dovrebbe bere? No, no, deve essere successo qualcosa di molto serio. Che in questo momento non conosco. Ma lo capirò. Detto questo, mi fa specie che la Polverini usi queste parole con il Consiglio. Qualcuno le dovrebbe ricordare che il Consiglio regionale è espressione della sovranità popolare. Molto più di quanto non lo sia la sua Giunta che, fino a prova contraria, come tutte le giunte nasce con altre logiche».

Le teste di maiale nel mucchio delle ancelle, la faida interna al Pdl, i vostri estratti conti, non sono un buon motivo per lasciare?
«No. Lo sarebbero stati anche lunedì. Se quello era il motivo».

Si dovrebbe andare a votare la prossima primavera.
«Io ci sarò».

Ne è proprio così sicuro?
«E perché non dovrei? Due anni fa mi hanno scelto oltre 26 mila cittadini. E le assicuro che non ho perso un solo voto. Chi mi ha eletto mi conosce e sa che in questa storia qualcuno ha deciso di sacrificarmi come capro espiatorio. E comunque ci sarà molto tempo per spiegare per bene come sono andate le cose».

Intanto dovrà spiegarlo alla Procura.
«L'ho già fatto. E mi pare di aver chiarito tutto. Ho anche spiegato che sono pronto a restituire una parte della somma che mi viene contestata. Perché se ho sbagliato, sono pronto a riparare ».

Dunque, almeno questo: «ha sbagliato».
«Ho detto "se"».

 

FRANCO FIORITOFRANCO FIORITO A "PORTA A PORTA"FRANCO FIORITOPOLVERINI E FIORITO POLVERINI FIORITO IN TV jpegFRANCO FIORITO E RENATA POLVERINI jpegFRANCO FIORITO MARIO ABBRUZZESE jpeg

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…