“ER MOVIOLA” ALLA CASA BIANCA. IL 20 APRILE GENTILONI SARA’ DA TRUMP – E’ IL PENULTIMO LEADER G-7 INVITATO DA DONALD, ALL’APPELLO MANCA SOLO HOLLANDE (IN USCITA) – CALOROSI GLI INCONTRI CON ABE, MAY E TRUDEAU (SOPRATTUTTO IVANKA), FREDDINI CON LA MERKEL – SUL TAVOLO I RAPPORTI CON LA RUSSIA E LA NATO
Alessia Albertin per il Giornale
paolo gentiloni al telefono con trump
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Secondo fonti diplomatiche il primo incontro si terrà a Washington il 20 aprile, a un mese dalla visita in Italia di Trump per il G7 di Taormina. Sarà quindi il tycoon a ricevere per primo il capo del governo italiano alla Casa Bianca.
Gentiloni e Trump si erano sentiti per telefono all’inizio di febbraio. Il turno dell'Italia arriva dopo le visite, molto discusse, negli States di altri tre leader europei: il premier britannico Theresa May, la cancelliera tedesca Angela Merkel e Enda Kenny, il Taoiseach (il capo di governo) della Repubblica d'Irlanda.
Anche il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, e il Primo Ministro del Giappone, Shinzo Abe, sono stati ospitati alla Casa Bianca dal neoeletto presidente a stelle e strisce. Il primo leader straniero a mettere piede nella Casa Bianca da quando Trump si è insediato il 21 gennaio è stata proprio la May, dopo appena una settimana. Un incontro molto discusso proprio per via della Brexit, alla quale il presidente Usa ha sempre dato il suo appoggio.
DONALD TRUMP INCONTRA SHINZO ABE
Non è ancora stato reso noto, invece, quali argomenti il nostro presidente del Consiglio ha intenzione di affrontare con il leader della maggiore potenza occidentale. Tuttavia, sono molti i temi "scottanti" sul tavolo di Gentiloni a partire dalle relazioni transatlantiche tra i due Paesi e di come si svilupperanno alla luce della nuova amministrazione, già affrontate nella prima conversazione telefonica di febbraio.
Altri punti importanti, che probabilmente verranno approfonditi nell'incontro di persona, sono la lotta al terrorismo, i costi della Nato, le basi americane su territorio italiano e, il più delicato di tutti, le sanzioni economiche alla Russia.