erdogan terremoto turchia

ERDOGAN DARA' UNA "SCOSSA" AL SUO REGNO? - SE RIUSCIRA' A GESTIRE IN MODO EFFICACE GLI ENORMI DANNI CREATI DAL TERREMOTO, IL "SULTANO DI ANKARA" PUO' RECUPERARE VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DI MAGGIO - L'INFLAZIONE GALOPPANTE, LA DISOCCUPAZIONE E LA CRISI ECONOMICA HANNO SGONFIATO IL SUO CONSENSO - E POI DEVE FRONTEGGIARE L'INSOFFERENZA AMERICANA: LA TURCHIA E' NELLA NATO MA ERDOGAN FA L'AMICHETTO DI PUTIN...

1 - LA GEOPOLITICA DEL CATACLISMA IN TURCHIA

Estratto dell’articolo di Lucio Caracciolo per “la Repubblica”

 

ERDOGAN PUTIN

[…] Dalla risposta al sisma dipende in buona parte l’esito delle elezioni che a maggio potrebbero riconfermare Recep Tayip Erdogan al vertice della Repubblica Turca oppure segnare la fine del suo regno ormai ventennale. Se Erdogan fosse spodestato dal voto popolare […] i riflessi sulla regione sarebbero rilevanti. La Turchia è infatti da sempre chiave degli equilibri levantini e mediorientali, oggi soprattutto del Mar Nero, dove appare l’unico mediatore capace di contribuire alla futura tregua fra Russia e Ucraina, quando mai se ne daranno le condizioni.

idlib rasa al suolo dopo il terremoto 3

 

Anche per questo il reis cerca di “nazionalizzare”, per quanto possibile, la risposta alla tragedia. […] Erdogan vuole dimostrare al suo popolo e al mondo che i turchi ce la faranno da soli […] Se nel giro di qualche settimana la sua gente si convincesse che la risposta al sisma è stata efficiente, la rielezione del presidente potrebbe assumere contorni plebiscitari. In caso contrario, Erdogan dovrebbe ricorrere a strumenti non ortodossi per evitare l’abdicazione.

 

recep tayyip erdogan

Nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno aumentato la pressione sulla Turchia. Per Washington è inammissibile che un decisivo paese atlantico si installi a metà strada fra Russia e Ucraina, cioè fra Mosca e sé stessa. Specie se questo Stato è esplicitamente revisionista.

 

Erdogan si è lanciato prima in Siria poi in Nordafrica (Tripoli è tornata turca), ha rafforzato la sua influenza nei Balcani di nuovo in ebollizione, venduto i suoi efficacissimi droni all’Ucraina mentre offriva sponda alla Russia, incluso l’Azerbaigian nel suo impero in espansione, minacciato di bloccare l’ingresso della Svezia nella Nato e di attaccare la Grecia (“possiamo arrivare di notte, all’improvviso”) formalmente alleata, di fatto nemica numero uno. La lista potrebbe continuare.

Iskenderun - Terremoto in Turchia

 

Quel che difficilmente continuerà è la pazienza americana. Ma fino a che punto gli Stati Uniti possono spingersi nel contrastare Erdogan? È possibile immaginare un colpo di Stato organizzato dalle Forze armate con il discreto sostegno americano? Nulla si può escludere, ma sarebbe estremamente rischioso. Il fallito golpe del luglio 2016 invita alla prudenza.

 

Le alternative elettorali […] sono finora pallide. […] L’unico sfidante che avrebbe potuto forse battere il presidente uscente, il sindaco di Istanbul Imamoglu, è stato neutralizzato dalla magistratura istruita da Ankara, che gli ha inflitto più di due anni di carcere.

 

recep tayyip erdogan volodymyr zelensky

All’eventuale sconfitta del reis contribuirebbe certamente la crisi economica e finanziaria, inevitabilmente accentuata dal sisma. La lira ha ripreso a crollare e l’inflazione già altissima (il 57% a gennaio) continua a galoppare, mentre le riserve valutarie declinano. Erdogan è politico scaltro e disposto a tutto pur di restare al potere, considerando anche la rete di affari allestita attorno alla sua famiglia. Ma prima o poi nel fantasmagorico palazzo presidenziale di Ankara siederà il suo successore. Vedremo allora quanto del protagonismo geopolitico della Turchia fosse dovuto all’espansa personalità di Erdogan, quanto ai “nuovi” turchi. […]

 

2 - LA PROVA PIÙ DIFFICILE A TRE MESI DAL VOTO

Estratto dell’articolo di Roberto Bongiorni per “il Sole 24 Ore”

 

TERREMOTO IN TURCHIA

Una catastrofe naturale è un banco di prova per chi governa. Se l’emergenza viene affrontata di petto, e gestita bene, i consensi si moltiplicano. In caso contrario, la popolarità, inevitabilmente, precipita. […] Erdogan ha le capacità per affrontare con efficacia il gravissimo sisma […] che ha colpito la Turchia […] L’enorme tragedia che ha colpito la Turchia e la Siria nordoccidentale può […] rilanciare un Capo di Stato la cui popolarità aveva subito dei duri colpi a soli tre mesi dalle elezioni politiche e presidenziali (14 maggio) più difficili da quando è presidente. […] sul fronte interno ha perso terreno nei confronti dei partiti rivali. E questo nonostante dal 2017, in virtù di un controverso referendum costituzionale da lui fortemente voluto, sia un presidente con poteri molto più forti di prima.

recep tayyip erdogan

 

Preoccupato per l’esito non scontato del prossimo voto, il presidente turco stava facendo di tutto per rilanciare la sua immagine […] Per recuperare i consensi, erosi soprattutto da una crisi finanziaria che ha mutilato il potere di acquisto delle famiglie e fatto fallire molte piccole imprese, ha dato il via ad un’ondata di generose sovvenzioni alle classi in difficoltà, tra cui studenti, imprenditori, famiglie numerose.

 

sciame sismico in turchia

[…] sgravi fiscali, prestiti e mutui agevolati ad interessi molto bassi, sussidi energetici, e persino impegni a non aumentare i pedaggi stradali […] È arrivato ad impegnarsi ad annullare molte infrazioni del codice stradale, affermando così di ripristinare circa 10mila patenti sospese. […] A dare una sferzata ai consensi sono stati soprattutto l’aumento del salario minimo a 450 dollari al mese, addirittura il doppio rispetto all’anno prima.

 

E, passo più discusso (all’estero), adottato il mese scorso, il decreto con cui ha eliminato il requisito dell’età pensionabile, consentendo a più di due milioni di lavoratori di ritirarsi in anticipo e riscuotere le pensioni. Provvedimento che riguarda coloro che hanno iniziato a lavorare prima del settembre 1999 e che hanno maturato 20-25 anni di vita lavorativa registrata dalla previdenza. Solo due anni fa fu proprio Erdogan ad opporsi a questa misura.

 

terremoto in turchia 6 febbraio 2023 8

Insomma, il presidente turco sapeva che avrebbe gonfiato la spesa pubblica, ma questo problema non sembra esser mai stato una delle sue priorità. Il mantra di Erdogan è sempre stato, piuttosto, la crescita. A tutti i costi. […] ma diversi investitori internazionali hanno ridotto la loro esposizione sul mercato turco. Le sovvenzioni pre-elettorali sono state ritenuto dai mercati internazionali misure che l’economia turca non poteva permettersi. […]

terremoto in turchia 6 febbraio 2023 18terremoto in turchia 6 febbraio 2023 16terremoto in turchia 6 febbraio 2023 17terremoto in turchia 6 febbraio 2023 10terremoto in turchia 6 febbraio 2023 9

Ultimi Dagoreport

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO “I AM GIORGIA” SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENA A MAR-A-LAGO, QUALCHE SMORFIA CON TRUMP, E UN VAGO IMPEGNO SU UN MEGA CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON LA “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE LANCIATA DA “BLOOMBERG” È STATA RESA PUBBLICA SOLO COME PIETOSA COPERTURA PER IL FALLIMENTO DELLA MELONI SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? CHE FINE FARÀ LA RICHIESTA DI ESTRADIZIONE DELLA “SPIA” IRANIANA, A CUI È LEGATA LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA, OSTAGGIO DI TEHERAN? QUEL TIPINO MUSCOLARE DI TRUMP ACCETTERÀ IL RINCULO? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA, FANALINO DI CODA NELLE SPESE PER LA DIFESA? – DI SICURO LA FRAGILE E CAGIONEVOLE URSULA VON DER LEYEN NON AVRÀ GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”)

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…