matteo salvini papeete

1. PAGNONCELLI: ESULTA SALVINI, LA LEGA SFIORA IL 34%, VOLA IL CENTRODESTRA - MOVIMENTO 5 STELLE IN CALO AL 28,5%: DOPO IL DEF PERDE L’1,5% DEI CONSENSI. MA PROSEGUE LA LUNA DI MIELE DEGLI ITALIANI COL GOVERNO - PD STABILE AL 17,1% - LA TENUTA DEI CONTI RIMANE UN TEMA RILEVANTE PER GLI ITALIANI: E' EVIDENTE CHE LA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE NEL DEF SARA' CRUCIALE…

salvini napoli 1

Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera

 

Come avviene ogni mese, questa settimana ci occuperemo dell' andamento delle intenzioni di voto, della valutazione del governo, del premier e dei vicepremier.

 

Se guardiamo alle intenzioni di voto, l' andamento dei dati segnala una sostanziale stabilità della Lega che, dalla ripresa autunnale, rimane su valori assai elevati, intorno al 34%; un affanno del M5S, oggi quotato al 28,5%, in flessione di 1,5 punti rispetto a un mese fa e di 3 punti rispetto a metà luglio; la conferma di Forza Italia nelle posizioni più basse registrate recentemente, intorno all' 8%, in calo di poco meno di un punto rispetto all' ultimo dato pubblicato; la stabilità del Pd al 17%. Con riferimento a questo ultimo dato è utile sottolineare che in settembre abbiamo registrato un calo costante del partito, che una settimana fa si collocava al 15,5%.

 

tria conte di maio salvini

Evidentemente la manifestazione di domenica scorsa, l' impressione di relativa coesione tra i dirigenti, la visibilità mediatica, hanno contribuito a far crescere il consenso riportandolo alla media degli ultimi mesi.

 

SALVINI SELFIE CON L'ASINO

La solida prevalenza della Lega si giustifica naturalmente con la preponderante presenza sui media del suo leader e con la capacità di centrare argomenti di vasto impatto: se il tema migranti è meno forte rispetto a quando si verificarono le vicende Aquarius e Diciotti (a ridosso del dato degli inizi di settembre) - anche se comunque vivo, basti pensare alla vicenda di Riace - a supporto del consenso leghista arriva il tema delle pensioni e di quota 100, molto sentito da una parte rilevante dell' elettorato, soprattutto tra i lavoratori del Nord, bacino principe del consenso leghista. L' affanno dei 5 Stelle è conseguenza di alcune difficoltà degli ultimi tempi, in particolare in relazione al decreto per la ricostruzione del ponte Morandi e alla nomina del commissario, conclusasi proprio in questi giorni, dopo un' attesa che ha creato malumori. Accanto a questo, contano anche alcune perplessità sul reddito di cittadinanza, che si amplificano nel Nord del Paese, dove la scelta viene vista come assistenzialistica.

 

matteo salvini

Se analizziamo l' evoluzione della composizione degli elettorati dei due principali partiti, emerge che la crescita della Lega ha grande trasversalità, ma segnala alcuni punti di maggiore espansione: i titoli di studio medio/bassi, le età elevate, le casalinghe. È stato il processo di progressiva cannibalizzazione dell' elettorato classico di Forza Italia. Il M5S invece vede perdite più consistenti tra i ceti dirigenti e il lavoro autonomo, probabilmente proprio per il reddito di cittadinanza, e tra gli studenti, mentre mantiene e addirittura migliora di poco il proprio consenso tra ceti medi, operai, disoccupati.

SALVINI BERLUSCONI

 

Il gradimento del governo e del presidente del Consiglio si mantengono assai elevati, pur confermando il lieve arretramento registrato a luglio. Il governo ha un indice di 64 e galvanizza i propri elettori (indice di 92 tra gli elettori pentastellati, di 94 tra quelli leghisti), ma ottiene risultati lusinghieri anche tra chi vota FI (58). Solo gli elettori Pd sono decisamente critici (qui l' indice di approvazione scende al 14). Il premier Conte ha un indice ancora più elevato del governo (67), di nuovo plebiscitario tra gli elettori della maggioranza e più consistente rispetto all' esecutivo sia tra gli elettori di FI (62) sia tra quelli del Pd (22). Il segnale è quindi di un consolidarsi della luna di miele a oltre cento giorni dall' insediamento. Consolidamento che si fonda non solo sui provvedimenti, ma sul sentimento degli elettori, sul mutato clima del Paese.

 

salvini da gerardo greco 2

Infine i due vicepremier, che confermano i valori di un mese fa: Salvini con un indice di 57 (identico a settembre); Di Maio con 52 (era 51 a settembre). Entrambi confermano il sostegno plebiscitario tra i propri elettori (97 l' indice di Salvini tra i leghisti, 93 quello di Di Maio tra i pentastellati). Il valore più elevato di Salvini è determinato dal consenso più ampio che conquista tra gli elettori di FI, dove riscuote un gradimento del 72, contro il 44 di Di Maio.

 

In sostanza, pochi cambiamenti, con l' eccezione della difficoltà per i 5 Stelle. È evidente che la distribuzione delle risorse nel Def sarà cruciale.

Con un' avvertenza, come rileviamo da altri sondaggi. La tenuta dei conti rimane un tema rilevante per gli italiani, che si affidano al principio di precauzione.

MATTEO SALVINI A LETTOtria conte di maio salvini casalinodi maio salvinitria conte di maio salvini 1

 

conte di maio salvini

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…