marina petrella giorgio pietrostefani luigi bergamin raffaele ventura ex terroristi brigatisti

“IL GOVERNO VALUTI UN RICORSO ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO” – LE FAMIGLIE DELLE VITTIME DEL TERRORISMO NON MOLLANO, DOPO IL RIFIUTO DELLA FRANCIA ALL’ESTRADIZIONE DELLE DIECI PRIMULE ROSSE RIFUGIATE A PARIGI: “È LA NOSTRA ULTIMA CHANCE. IL GOVERNO DEVE FARE TUTTO QUELLO CHE SI PUÒ FARE” – IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA NORDIO: “GRANDE DOLORE E DELUSIONE, MA NON CI ARRENDIAMO…”

ROBERTO DELLA ROCCA

FAMIGLIE VITTIME TERRORISMO,GOVERNO VALUTI RICORSO A CEDU

(ANSA) - "Auspichiamo un intervento diretto dell'Esecutivo, ipotizzando un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo contro la decisione della Cassazione francese, la quale ieri ha confermato il rifiuto della Francia all'estradizione dei dieci terroristi". Così Roberto Della Rocca, uno dei sopravvissuti agli attentati delle Brigate rosse, che è anche presidente dell'Associazione nazionale vittime del terrorismo.

 

FRATELLO VITTIMA BR, DISPOSTI CON GOVERNO A CONTINUARE BATTAGLIA

(ANSA) - "Un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo è la nostra ultima chance. Il governo deve fare tutto quello che si può fare, noi ci rendiamo disponibili per proseguire la battaglia". Così Maurizio Campagna - fratello di Andrea, l'agente di pubblica sicurezza calabrese ucciso dai terroristi nel 1979 a Milano - in merito alla possibilità di ricorrere contro la sentenza della Cassazione francese, che ha confermato il rifiuto della Francia all'estradizione dei dieci ex Br.

 

SENTENZA EX BR: NORDIO, MOLTO DELUSI MA NON CI ARRENDIAMO

pietrostefani e gli altri arrestati a parigi

(ANSA) - "Grande dolore e delusione per una sentenza che dà l'impunità agli autori di gravissimi reati di cui è ancora vivo purtroppo il ricordo e il dolore". Ma "noi non ci arrendiamo. Cerchiamo adesso qualsiasi altra possibilità per trovare altre soluzioni e assicurare alla giustizia italiana questi criminali".

 

Lo ha assicurato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, parlando della sentenza della Cassazione francese che ha negato l'estradizione in Italia di 10 ex terroristi, nel corso di un' intervista al Gr1 della Rai. "Giuridicamente parlando, si tratta di una decisione presa da una magistratura autonoma ed indipendente, ma la collaborazione che ha dato il governo francese alle nostre richieste è stata di assoluta novità e di assoluta positività", ha detto tra l'altro il ministro, garantendo che il suo omologo francese Dupond-Moretti, con il quale ha avuto più incontri "ha fatto con il suo governo tutto il possibile".

GIORGIO PIETROSTEFANI

 

Ai familiari delle vittime Nordio ha espresso il suo "profondissimo dolore", reso più acuto dal fatto che lui stesso 40 anni fa, "ricevendo a casa le lettere minatorie con le stelle a 5 punte", ha "rischiato la vita nell'interesse dello Stato. Purtroppo loro - ha concluso - sono stati più sfortunati e questo dolore non viene placato nemmeno dal decorso del tempo".

adriano sofri, il suo avvocato massimo di noia e giorgio pietrostefani GIORGIO PIETROSTEFANIex terroristi giorgio pietrostefaniGiorgio Pietrostefani adriano sofriGiorgio PietrostefaniGiorgio PietrostefaniSofri Bompressi Pietrostefaniovidio bompressi giorgio pietrostefani

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...