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FANCULO I DIRITTI UMANI, LE IMPRESE EUROPEE HANNO BISOGNO DEL MERCATO CINESE! – L’UE HA SIGLATO L’ACCORDO POLITICO SUGLI INVESTIMENTI CON LA CINA DOPO SETTE ANNI DI NEGOZIATI, IN BARBA ALLE CONTINUE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI DI PECHINO E AI DUBBI SULL’ORIGINE DELLA PANDEMIA – LA CINA FA LA FACCIA BUONA: L’OBIETTIVO È CREARE UN CUNEO TRA BRUXELLES E WASHINGTON, DOVE IL NUOVO PRESIDENTE BIDEN SEMBRA INTENZIONATO A PORTARE AVANTI LA POLITICA ANTI-CINESE DI TRUMP

XI JINPING IN VIDEOCONFERENZA CON I LEADER EUROPEI PER L'ACCORDO SUGLI INVESTIMENTI

1 – Ue, ok ad accordo politico su investimenti con Cina

(ANSA) - BRUXELLES, 30 DIC - La Ue e la Cina hanno concluso un accordo politico sugli investimenti, dopo sette anni di negoziati. Lo rende noto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

 

Si tratta di un accordo dal "grande significato economico", che "vincola le parti in un rapporto sugli investimenti basato sui valori, che affonda le radici nello sviluppo sostenibile", scrive la Ue in un comunicato. Una volta in vigore, l'accordo (Cai) "aiuterà a riequilibrare i rapporti commerciali tra Ue e Cina".

merkel xi jinping

 

Pechino "si è impegnata a concedere un livello di accesso al mercato senza precedenti agli investitori europei, dando loro certezza e prevedibilità per le loro operazioni".

 

Inoltre, l'intesa "migliorerà significativamente la parità di condizioni per la Ue, chiarendo gli obblighi per le imprese di Stato cinesi, proibendo i trasferimenti forzati di tecnologia e altre pratiche distorsive, e aumentando la trasparenza sui sussidi".

 

JOE BIDEN E XI JINPING

Le imprese europee, quindi, "beneficeranno di un trattamento più equo quando competeranno nel mercato cinese. L'accordo prevede anche impegni importanti sul clima e l'ambiente, inclusa l'attuazione dell'accordo di Parigi, e sugli standard lavorativi. La Cina si è impegnata ad attuare le convenzioni dell'organizzazione mondiale per il lavoro (Ilo) già firmate, e a lavorare per la ratifica delle altre, anche quelle sul lavoro forzato.

 

Al di là del Cai, la Ue ha nuovamente chiesto alla Cina di impegnarsi nei negoziati sui sussidi industriali a livello di Wto, e di migliorare l'accesso al mercato per gli europei in settori come agroalimentare e digitale, e di affrontare la questione della sovraccapacità in settori tradizionali come l'alluminio. La Ue ha anche ricordato la preoccupazione per i diritti umani in Cina, "inclusi gli sviluppi di Hong Kong".

 

 

2 – Ue-Cina: Dombrovskis, pietra miliare per economia europea

Dombrovskis

(ANSA) - BRUXELLES, 30 DIC - "Una pietra miliare per l'economia", che migliora "l'accesso ad un mercato chiave globale e crea parità di condizioni per le nostre imprese", un accesso che la Cina "non ha mai dato a nessun Paese": lo ha detto il vicepresidente della Commisisone Ue responsabile per il commercio, Valdis Dombrovskis. L'intesa "non risolverà tutte le nostre sfide con la Cina, che restano tante, ma le vincola in modo significativo nella giusta direzione", ha aggiunto.

 

 

3 – Xi, con accordo Ue Pechino darà più accesso al mercato

prigionieri uiguri bendati nello xinjiang, in cina

(ANSA) - PECHINO, 30 DIC - Il presidente cinese Xi Jinping ha promesso che la Cina e l'Ue, due delle maggiori potenze, civiltà e mercati del mondo, "si uniranno per dare il via a un nuovo inizio nel 2021". Xi, hanno riferito i media di Pechino in merito al completamento dei negoziati sull'accordo di investimento bilaterale, ha sottolineato che l'intesa "dimostra la determinazione e la fiducia della Cina ad aprirsi ad un livello elevato e fornirà un più ampio accesso al mercato, un migliore contesto imprenditoriale, maggiori garanzie istituzionali e migliori prospettive di cooperazione bilaterale". (ANSA).

 

 

CINA, BAMBINI DELLA MINORANZA UIGURA SEQUESTRATI AI GENITORI

4 – Accordo tra Unione europea e Cina sugli investimenti, Bruxelles esulta

Emanuele Bonini per www.lastampa.it

 

La Cina apre le porte agli europei. I negoziatori dell’Ue e quelli di Pechino, dopo sette anni di trattative serrate e complesse, trovano l’accordo politico che consente investimenti stranieri nella produzione, inclusi veicoli elettrici, telecomunicazioni e ospedali privati. L’Unione esulta: è un risultato storico, che apre la presenza dell’Europa nel mercato del drago d’oriente. Attenzione a non confonderlo con un accordo commerciale, perché non si tratta di questo. Non si apre un flusso di scambi di merci, ma la possibilità per gli europei di andare a fare affari in Cina, alle stesse condizioni delle imprese della Repubblica Popolare.

 

donald trump xi jinping angela merkel mauricio macri malcolm turnbull

Si tratta di un accordo di principio, che fissa le linee guida generali. A sancirlo il summit Ue-Cina straordinario tenuto oggi in videoconferenza dai presidenti di Commissione e Consiglio europeo, Ursula von der Leyen e Charles Michel, e del presidente cinese Xi Jinping. «Accogliamo con favore l’accordo politico raggiunto», il commento di Michel al termine del meeting. «L’Ue rimane impegnata in una cooperazione internazionale basata su regole», il commento affidato a Twitter visto che, come spesso accade quando c’è di mezzo Pechino, si è evitata la stampa e deciso di non tenere conferenze.

 

xi jinping mangia 1

I prossimi mesi serviranno a definire meglio ambiti di applicazione e condizioni, tradurre il testo nelle rispettive lingue, analizzarlo, e solo allora si procederà alla firma dell’accordo vero e proprio. Ma il passo raggiunto è comunque di rilievo. Per l’Ue si apre la possibilità di accedere ad un mercato nuovo, con circa 1,5 miliardi di persone. Si può avviare la propria attività nel Paese dell’est, limitatamente ai settori specificati.

 

I mercati cinesi che si aprono all’Ue

Via libera e alle imprese e alle joint-venture miste, le associazioni di imprese UE-PRC. Chi è riuscito a chiudere l’accordo ricorda che le concessione principali sono tutte di stampo cinese. «La reciprocità è tipico dell’approccio europeo», e dunque da parte comunitaria non ci sono favori. «Il mercato unico è stato sempre più aperto di quello cinese. Volevamo ribilanciare questa situazione». Missione compiuta. In base all’accordo gli europei ottengono la possibilità di investire nei servizi di trasporti aereo (sistemi di computeristica, servizi di terra, e segnaletica) settore automobilistico (inclusa auto elettriche e ibride), sanità (quella privata), telecomunicazioni.

 

xi jinping vota la nuova legge sulla sicurezza nazionale di hong kong

Qui una precisazione d’obbligo. L’accordo per gli investimenti non riguarda in alcun modo Huawei, l’operatore cinese che tanto preoccupa in Europa. Il brand asiatico continuerà nella sue limitazioni finché non verrà affrontata la questione degli appalti, che non ricade in questo accordo.

 

Parità di trattamento e verifiche

L’Ue ottiene la garanzia che verrà applicato il principio di reciprocità. Vuol dire nessuna discriminazione per gli operatori non cinesi che entreranno in Cina, con meccanismi di trasparenza e possibilità di monitoraggio. Lo schema di monitoraggio allo stato attuale prevede il meccanismo di risoluzione da stato a stato, che porta a sanzioni in caso di violazioni. E’ inoltre prevista una verifica a livello politico dell’accordo, con riunioni almeno una volta l’anno per fare il punto della situazione e la possibilità di riunirsi anche in più di un’occasione. Entrambe le parti possono fare controlli sugli investimenti per ragioni di sicurezza.

CINA, BAMBINI DELLA MINORANZA UIGURA SEQUESTRATI AI GENITORI

 

Stop alla concorrenza sleale

Il principio di parità di trattamento implica anche rispettare la concorrenza leale. La Cina si impegna a garantire trasparenza sui sussidi. Gli europei, nel negoziare le condizioni di reciprocità, hanno voluto assicurazioni circa l’intervento dello Stato a sostegno dei propri operatori. «L’accordo firmato oggi è il primo accordo a rispettare gli obblighi per il comportamento delle imprese statali e regole di trasparenza complete per i sussidi», enfatizza la Commissione europea.

 

Due anni per un regime di protezione

L’accordo Ue-Cina per gli investimenti non include in questo momento la protezione degli investimenti. Il motivo è l’impossibilità di trovare un meccanismo. Ai cinesi non piacciono i dispositivi tecnico-giuridici degli europei, agli europei non piacciono quelli cinesi. C’è comunque la volontà di trovare una soluzione, e l’accordo sancisce l’impegno a raggiungerla entro due anni dalla firma dell’accordo.

xi jinping in visita alla shaanxi automobile holding group

 

Energia, un capitolo a parte

Ue e Cina lavoreranno anche in ambito energetico, ma in modo particolare. I cinesi potranno fare investimenti in Europa per quanto riguarda offerta al dettaglio e all’ingrosso, ma restano escluse le piattaforme. Previste concessioni anche per le rinnovabili, ma siccome qui permangono squilibri si è deciso per partecipazioni al 5%, basate sempre sul principio di reciprocità. «Su solare ed eolico l’Europa ha poco in Cina, quindi più aprono loro più concediamo noi», spiegano a Bruxelles.

 

Sostenibilità lavorativa e climatica

A livello di principio la Cina accetta anche di «compiere sforzi continui e sostenuti» per portare avanti la ratifica delle convenzioni fondamentali dell’Organizzazione internazionale del lavoro sulla forza lavoro. Analogamente, Pechino il rispetto delle principali convenzioni internazionali come l’accordo di Parigi e l’impegno ad aderire a quelle che non ha sottoscritto.

 

La valenza geopolitica

angela merkel xi jinping

L’accordo bilaterale sugli investimenti va anche oltre la valenza finanziaria. L’Ue intende lavorare con la nuova amministrazione statunitense su questioni relative alla Cina, e l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca offre questa opportunità. Non solo. L’Ue si presenta con in dote un accordo, quello varato in linea di principio oggi, che crea regole precise, soprattutto in materia di reciprocità, «che possono essere replicate per usale in modo multilaterale».

 

Cosa resta fuori

CINA - LA NUOVA VIA DELLA SETA

L’accordo si limita agli investimenti. Questioni come sovraproduzione, sussidi stranieri nel mercato UE, appalti sono tutte questioni di natura commerciale che richiedono la soluzione all’interno di un accordo di questo tipo.

 

L'UE ha concluso l’accordo di investimenti con la Cina nonostante le preoccupazioni sul lavoro forzato

 

Estratto dell’articolo di Zachary Basu per www.axios.com

 

Perché è importante: l'accordo aprirà entrambi i mercati agli investimenti e impegnerà Pechino a porre fine ad alcune pratiche commerciali sleali, rafforzando i legami economici tra l'UE e il suo secondo partner commerciale.

campi di concentramento per uiguri, nella regione dello xinjiang

 

Sì, ma: l'accordo arriva alla fine di un anno in cui l’attenzione internazionale sul governo cinese ha raggiunto nuove vette sulla gestione da parte di Pechino dell'epidemia di coronavirus, la repressione del movimento pro-democrazia di Hong Kong, la detenzione di massa delle minoranze musulmane e altre violazioni dei diritti umani.

 

I membri del Parlamento europeo, che deve ancora approvare l'accordo, hanno provato fino all'ultimo minuto a bloccare l'accordo sull'uso del lavoro forzato da parte della Cina, in particolare nella regione dello Xinjiang, dove oltre 1 milione di musulmani uiguri e altre minoranze etniche hanno sono stati detenuti in "campi di rieducazione".

 

Immagini satellitari, interviste e documenti governativi riportati da BuzzFeed News martedì hanno rivelato che la Cina ha costruito oltre 100 nuove fabbriche sugli stessi siti dei campi di internamento.

 

CINA, BAMBINI DELLA MINORANZA UIGURA SEQUESTRATI AI GENITORI

In un intervento insolito, il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente eletto Joe Biden Jake Sullivan ha messo in guardia le capitali europee dal non precipitarsi nell'accordo, twittando: "L'amministrazione Biden-Harris accoglierebbe con favore le prime consultazioni con i nostri partner europei sulle nostre preoccupazioni comuni sulle pratiche economiche della Cina".

 

Ma nonostante la resistenza da entrambe le sponde dell'Atlantico, la Commissione europea ha portato avanti i colloqui e ha affermato che la Cina aveva preso un "impegno importante" a "fare sforzi continui e sostenuti" per perseguire gli standard internazionali di lavoro forzato, secondo al South China Morning Post.

 

La Commissione davanti agli scettici dell'UE ha insistito sul fatto che "non ci saranno compromessi sull'uso di tutti gli strumenti possibili per sradicare qualsiasi forma di lavoro forzato" e che l'accordo sugli investimenti svolgerà un ruolo importante in tale sforzo.

UIGURI IN RIVOLTA

 

Pechino, nel frattempo, ha negato tutte le accuse riguardanti il ricorso al lavoro forzato, accusando coloro che hanno riferito sui campi di detenzione di intromettersi negli affari interni.

 

Tra le righe: i critici dell'accordo affermano che la Cina ha aderito alle richieste europee dopo sette anni di negoziati per creare un cuneo tra Washington e Bruxelles, in un momento in cui Biden sembra intenzionato a continuare con alcune delle politiche intransigenti di Trump nei confronti di Pechino. I funzionari europei insistono sul fatto che non interromperà la cooperazione occidentale sugli abusi della Cina.

i musulmani uiguri costretti a mangiare ravioli con carne di maiale

 

campi di concentramento per uiguri, nella regione dello xinjiang 1

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