giorgia meloni marine le pen nicola procaccini

“DOPO IL VOTO NON CI SAREBBE NESSUN PROBLEMA A FORMARE UN’ALLEANZA, ANCHE CON LE PEN” – IL FANTA-SCENARIO DISEGNATO DA NICOLA PROCACCINI, BRACCIO DESTRO DI GIORGIA MELONI IN EUROPA: “IN EUROPA VALE IL PRINCIPIO DELLE MAGGIORANZE VARIABILI, OGGI SI STA VOTANDO IL GREEN DEAL CON I VOTI DELLA LE PEN E DEI LIBERALI DI MACRON, OLTRE AI POPOLARI, E NESSUNO HA NULLA DA RIDIRE. VISTO DA QUI IL DIBATTITO ITALIANO È SFALSATO” – MA SONO SOLO SPECULAZIONI: ALLA FINE, SARÀ TUTTA UNA QUESTIONE DI NUMERI…

Estratto dell’articolo di Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

MELONI LE PEN 2

Nei corridoi dell’hotel Sofitel, nel centro della capitale polacca, gli eurodeputati del partito di Giorgia Meloni inseguono il successo. Il seminario dell’Ecr […] è anche un insieme di sussurri, previsioni, congetture.

 

L’anno prossimo si vota per il nuovo Parlamento Ue e qui si avverte il vento in poppa: «Fratelli d’Italia potrebbe benissimo essere il primo partito d’Europa per numero di rappresentanti e l’Ecr può arrivare a 90 eletti».

 

Nicola Procaccini

[…] Nicola Procaccini, che di Giorgia Meloni è a Strasburgo una sorta di braccio destro, essendo co-presidente del gruppo parlamentare Ecr, non ha problemi a delineare scenari che in Italia fanno discutere: «Dopo il voto, a giugno, non ci sarebbe nessun problema a formare un’alleanza, di un giorno o di una settimana, su un singolo dossier o sulla scelta dei vertici della Commissione, anche con Le Pen.

 

Così funziona l’Europa, così è stata eletta la von der Leyen, in Europa vale il principio delle maggioranze variabili, oggi si sta votando il Green deal in Europa con i voti della Le Pen e dei liberali di Macron, oltre ai popolari, e nessuno ha nulla da ridire. Visto da qui il dibattito italiano è sfalsato».

 

giorgia meloni ursula von der leyen

Procaccini rivendica uno spirito pragmatico, e pragmatico, secondo lui, è sempre stato il funzionamento delle istituzioni comunitarie. Come farete a essere determinanti nei futuri equilibri della Ue, volete sostituire i socialisti? «Le condizioni per replicare in Europa la maggioranza italiana esistono, ovviamente non con quei partiti che sono espressamente di estrema destra. Ma in primo luogo occorre ragionare sul significato stesso di alleanza […]

 

Tanto che il Ppe continua a giocare con la politica dei due forni, un po’ con noi un po’ con la sinistra. In questi mesi non saranno in pochi ad andare a caccia degli eletti degli agricoltori olandesi di Bbb, per fare solo un esempio, […] i giochi sono appena all’inizio».

 

LE PEN MELONI

Poco distante dai deputati europei ci sono i diplomatici, quelli italiani e quelli polacchi. La loro prospettiva ha angolazioni diverse. Come la vedono loro l’ascesa possibile di Ecr negli assetti europei? La risposta è off the record e anche unanime: «Ci sono due Stati, Francia e Germania, che vogliono continuare a comandare, ci sono altri Paesi, e in primo luogo l’Italia, che vogliono entrare nella cabina di regia, ci sarà un motivo se Morawiecki ha definito Meloni una guida per i rapporti transatlantici della Polonia, e indubbiamente Washington può avere un ruolo nel futuro peso specifico che Meloni saprà esercitare nella Ue».

OCEAN VIKINGS - MEME BY CARLI

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...