giorgia meloni alfredo mantovano carlo nordio

E ORA CHE FARANNO LE TOGHE? – IL GOVERNO DA’ IL VIA LIBERA ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE DELLA GIUSTIZIA CHE PREVEDE CARRIERE SEPARATE PER I MAGISTRATI, CON DUE CONCORSI DIVERSI PER DIVENTARE GIUDICE O PM – CI SARANNO DUE CSM DISTINTI, CHE DOVRANNO VALUTARE L’OPERATO DI GIUDICI E PM, ENTRAMBI PRESIEDUTI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, MA CON I TOGATI SCELTI PER SORTEGGIO. PIÙ UN’ALTA CORTE ESTERNA AL CSM PER SANZIONARE CHI HA SBAGLIATO - IL GOVERNO VUOLE IL DDL PRIMA DEL VOTO EUROPEO…

Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per www.corriere.it

 

Carriere separate per i magistrati, con due concorsi diversi per diventare giudice o pm. Due Csm distinti, per essere valutati, entrambi presieduti dal presidente della Repubblica, ma con i togati scelti per sorteggio. Più un’Alta Corte esterna al Csm per sanzionare chi ha sbagliato.

 

CARLO NORDIO GIORGIA MELONI

Il via libera politico alla riforma costituzionale della Giustizia ora c’è. Riuniti a palazzo Chigi, in un vertice presieduto dalla premier Giorgia Meloni, il sottosegretario di Stato, Alfredo Mantovano, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il viceministro Francesco Paolo Sisto, i sottosegretari Andrea Delmastro e Andrea Ostellari, la presidente della commissione giustizia del Senato, Giulia Bongiorno e l’omologo alla Camera, Ciro Maschio e i responsabili giustizia di tutto il centrodestra, hanno dato l’ok a un disegno di legge costituzionale che cambia volto al nostro sistema giudiziario.

 

SERGIO MATTARELLA E CARLO NORDIO AL CSM

È stata una discussione soprattutto tecnica, alla quale la premier ha dato il suggello politico. Il provvedimento nelle intenzioni del governo deve essere presentato prima delle elezioni europee di giugno. Così da poter rivendicare all’interno e all’esterno della maggioranza di aver portato a compimento l’impegno di separare definitivamente le carriere dei giudici da quelle dei pm (attualmente è consentito un unico passaggio tra le due funzioni».

 

giorgia meloni carlo nordio.

Il ddl costituzionale non ha ancora un testo, neppure in bozza, ma già allarma l’Anm che auspica un incontro tecnico con il ministro Nordio prima che diventi legge e concretizzi i «timori di un totale stravolgimento dell’assetto costituzionale», giacché, «viste nell’insieme, le riforme preoccupano». Anche l’Associazione europea dei giudici, paventa un «grave attacco all’indipendenza della magistratura», poiché si mina «l’attuale equilibrio di poteri esistenti», in contrasto «con gli standard europei».

 

CSM

Ma quali sono le novità di un provvedimento già discusso in varie riunioni […]? Prima di tutto l’Alta Corte. Non sarà più la sezione disciplinare interna al Csm a valutare i magistrati che sbagliano e a sanzionarli, ma un organismo esterno. Si rispolvera l’ipotesi tratteggiata durante la Bicamerale dalla «bozza Boato» nella quale nove giudici prendevano provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati ed erano anche l’organo di impugnazione contro provvedimenti amministrativi presi nei loro confronti. In quella bozza, poi accantonata, però i nove giudici erano scelti all’interno del Csm. In questo caso invece si parla di giudici esterni all’organo di autogoverno della magistratura, presieduto dal capo dello Stato. […]

CARLO NORDIO AL CSM

 

Nuova è anche l’indicazione del sorteggio per scegliere i togati del Csm. In commissione giustizia al Senato si era parlato di un sorteggio temperato, vale a dire successivo all’elezione dei rappresentati dei magistrati, perché più oltre non ci si poteva spingere per limiti imposti dalla Costituzione. Ma visto che il ddl la modifica ora si inzia a parlare di un sorteggio secco tra candidati. […]

 

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