SIC TRANS GLORIA BANANA - “FARSA ITALIA” SI RIVOLTA PER LE OMO-APERTURE DI BERLUSCONI LUXURIZZATO - GLI ALFANOIDI BACIAPILE PROVANO A SEDURRE QUALCHE PEONE DELUSO: “VENITE CON NOI”
Paolo Emilio Russo per "Libero Quotidiano"
vladimir luxuria selfie berlusconi pascale
Su una cosa Silvio Berlusconi non accetta che gli si dica nulla: «Io non sono mai stato chiuso, bacchettone e il mio è un partito liberale perchè io sono un vero liberale». Non è un caso, ricorda a chi lo ha chiamato per chiedere lumi, la tessera numero due di Forza Italia sia intestata ad Antonio Martino, sul cui pedigree non avrebbe nulla da eccepire nemmeno il compianto Milton Friedman.
L’invito a casa sua rivolto a Vladimir Luxuria, e, soprattutto, le «parole in libertà» dell’ex parlamentare di Rifondazione comunista, però, si sono rivelate un boomerang: «Ha esagerato», accusa il Cavaliere. Il padrone di casa aveva sì comunicato la disponibilità del suo partito a sostenere una proposta di legge che regolamentasse le unioni civili e garantito all’attivista lgbt un nuovo impegno sul tema, ma dalla sua bocca non è mai uscito né «un sì alle adozioni», né una «delega alla signora perché si facesse interprete del mio pensiero».
A dissociarsi dalle «troppe parole al vento» della loro ospite anche Francesca Pascale. Il problema è che le indiscrezioni fatte trapelare dalla fondatrice del “Muccassassina” hanno causato molti malumori dentro Forza Italia e questi si sono tradotti in una richiesta di «piena libertà di coscienza su un tema così delicato» da parte di una cospicua parte degli eletti. Contrari ad unioni civili alla tedesca un pezzo importante di ex aennini come i senatori Maurizio Gasparri e Francesco Aracri.
LICIA RONZULLI AL PARLAMENTO EUROPEO
Molto critici sono anche i parlamentari più vicini a Raffaele Fitto: dopo l’attacco che l’altroieri l’ex ministro degli Affari regionali ha lanciato a «parenti e conoscenti del presidente che dettano la linea», ieri si è ufficialmente dissociato un suo fedelissimo, Nuccio Altieri. «Non ho pregiudizi, ma non mi farò mai dettare la linea da Luxuria», ha scritto ieri su Facebook.
Di contro, Laura Ravetto non soltanto dice sì alle adozioni per le coppie gay, ma, addirittura, vorrebbe che questa possibilità si estendesse ai single mentre l’ex sottosegretario Michaela Biancofiore, che fu dimessa da Enrico Letta e Angelino Alfano dietro pressione di alcune associazioni lgbt, è «pronta a votare» una proposta di legge «ben scritta».
C’è confusione, insomma, tanto che Licia Ronzulli ha lanciato un sondaggio sui social network per sapere cosa ne pensino gli elettori. Ncd dice ne approfitta: se nei giorni scorsi c’erano state timide aperture sui diritti dei conviventi, ieri è arrivata la marcia indietro. «Fermatevi», dicono in coro Maurizio Sacconi e Barbara Saltamartini, mentre Renato Schifani invita addirittura i parlamentari azzurri dissenzienti e raggiungerli nel suo partito. Berlusconi - assicurano i suoi fedelissimi - non farà marcia indietro, né si rimangerà l’impegno a costruire un «centrodestra moderno».
Aiutano in questo senso le prese di posizione del Sinodo. Anzi, chi ha avuto modo di sentirlo dice che rivendichi alcune iniziative prese dal suo governo contro le discriminazioni, come la prima campagna contro l’omofobia. Se il Cavaliere dovrà frenare per riportare unità nel partito, sarà soltanto sulla possibilità di consentire le adozioni: la proposta cui starebbe lavorando Palazzo Chigi prevede la stepchild adoption, cioè la possibilità di adozione solo se si tratta del figlio naturale del partner. A smentire l’indiscrezione (di Repubblica) secondo cui Matteo Renzi starebbe lavorando personalmente ad una legge per le unioni civili è il sottosegretario Ivan Scalfarotto, attivista lgbt di lungo corso: «Non esiste alcun testo del governo».
alessandra lenzi michaela biancofiore
Protestano per la marcia indietro Arcigay ed Equality Italia. L’unico testo su cui si potrà avviare il dibattito è dunque quello di Monica Cirinnà (Pd), già al Senato, fermato mesi fa da Ncd. «Troveremo una sintesi rispettosa della sensibilità di ciascuno», garantisce Mara Carfagna, a capo del neonato dipartimento per i Diritti di Fi. Il punto di caduta potrebbero essere i Di.do.re presentati nel 2008 da Renato Brunetta e Gianfranco Rotondi.
Ma i guai degli azzurri di cui il Cavaliere dovrà occuparsi sono anche altri: Fitto e Daniele Capezzone parteciperanno alla “Leopolda azzurra” nonostante l’ex premier consideri quella «passerella» al pari di «una offesa». Il presidente di Fi ha comunque dedicato la giornata di ieri a sbrogliare delicate questioni internazionali: ieri ha sentito al telefono il suo amico presidente turco, Tayyip Erdogan. Oggi o domani, invece, riceverà la visita del presidente russo Vladimir Putin: l’ex spia Kgb è impegnato a Milano per il vertice Asem e incontrerà anche il premier italiano.