putin valery gerasimov

CHE FINE HA FATTO IL CAPO DI STATO MAGGIORE RUSSO VALERIJ GERASIMOV? QUALCHE SETTIMANA FA RACCONTAVANO CHE FOSSE SFUGGITO A UN ATTACCO UCRAINO, QUINDI LO HANNO DATO PER FERITO. ORA DA KIEV SOSTENGONO CHE LO AVREBBERO SOSPESO E MESSO IN PUNIZIONE PER NON ESSERE RIUSCITO A RIORGANIZZARE LE OPERAZIONI, E CITANO LA SUA ASSENZA ALLA PARATA PER CELEBRARE LA VITTORIA SUL NAZISMO DEL 9 MAGGIO. PROBLEMI FISICI O POLITICI? AH, SAPERLO…

Andrea Marinelli e Guido Olimpio per www.corriere.it

 

valerij gerasimov e vladimir putin

Il capo di Stato maggiore russo Valerij Gerasimov è sempre al centro delle speculazioni. Qualche settimana fa raccontavano che fosse sfuggito ad un attacco ucraino, quindi lo hanno dato per ferito. Ora da Kiev sostengono che lo avrebbero sospeso, messo in punizione per non essere riuscito a riorganizzare le operazioni, e citano la sua assenza alla parata per celebrare la vittoria sul nazismo del 9 maggio. Problemi fisici o politici? Le medesime fonti parlano di altri ufficiali sollevati dall’incarico: i generali Vladislov Ershow, Sergei Kisel e Arkady Marzoev, responsabili di reparti corazzati ai quali hanno addebitato errori e troppe perdite.

 

vladimir putin 3

Sono informazioni che vengono dalla trincea nemica, per dimostrare che l’invasore è nella tempesta, quindi richiedono una cautela: basta ricordare le parabole dei gerarchi nordcoreani dati per morti e poi riemersi ossequiosi davanti a Kim Jong-un. Non possiamo escludere siluramenti reali, ma anche rotazioni e avvicendamenti: capita nei conflitti, quando il piano è stato messo in discussione dal campo.

sergey beseda

 

E a proposito di resurrezioni, vere o presunte, c’è quella di Sergei Beseda, uno dei dirigenti dell’Fsb, il servizio segreto. Era stato incaricato di preparare l’invasione con gli uomini del Quinto Dipartimento, ma ha fallito clamorosamente. Per questo giravano voci di un suo arresto, seguito dalla sua partecipazione — per smentirlo — alle esequie di una celebre spia. Ora sarebbe tornato in ufficio — ha scritto il giornalista investigativo russo Andrei Soldatov — con un ruolo depotenziato.

 

vladimir putin 4

Farlo sparire avrebbe significato, agli occhi del grande apparato, l’ammissione di gravi sbagli: meglio quindi tenerlo alla scrivania, a leggere rapporti o magari neppure quello. Una caduta relativamente «morbida», in attesa di altri ordini o magari della pensione. Sempre secondo Soldatov, il regime ha compiuto poi una scelta diversa: il dossier Ucraina sarà gestito adesso dal Gru, l’intelligence militare.

 

valerij gerasimov

A guidare la missione sarà il numero due Vladimir Alekseyev, figura ben nota alle spie occidentali in quanto coinvolto in azioni in Europa, compreso il tentativo di uccidere con il veleno l’agente doppio Skripal a Salisbury, in Gran Bretagna. Nato nel 1961 a Holodky, a sudest di Kiev, quando l’Ucraina era parte dell’Urss, è entrato nelle unità aviotrasportate per poi diventare parte dei commandos, gli Spetsnaz. Successivamente è passato nelle intelligence ricoprendo incarichi nella Russia Orientale e nel 2011 ha assunto la carica di vice direttore del Gru. Alekseyev ha fatto carriera in quel mondo, si è misurato con i nemici in Siria e Donbass, ha seguito a lungo il dossier ucraino, gestito attività speciali. Conosce il mestiere, lo attende una prova non facile.

 

sergey beseda 4

La decisione di affidarsi al Gru rispecchia il giudizio del leader che — non va mai dimenticato —si è formato come quadro del Kgb : arruolato nel 1975, ha servito a Dresda dal 1985 al 1990 e nel 1998 è stato nominato direttore dell’agenzia che ne prese il posto, l’Fsb. Putin preferisce gli 007 militari rispetto a quelli civili perché sono devoti alla causa e alle disposizioni, non importa il prezzo da pagare. Questo spiegherebbe perché in alcuni casi siano stati scoperti: hanno fatto errori, ma l’importante era ed è conseguire i risultati. Inoltre in questa fase critica, alle prese con avversari tenaci, il Cremlino ha bisogno di personaggi che uniscano la fedeltà alla determinazione.

 

IL GENERALE GERASIMOV

Se il capo del servizio estero dell’Fsb Beseda ha pagato gli errori di valutazione sulla situazione in Ucraina, informazioni errate su cui è poi stata costruita l’operazione militare «speciale» di Vladimir Putin, negli Stati Uniti le agenzie di intelligence hanno avviato una revisione interna dopo aver sbagliato due volte in un anno, e in modo clamoroso.

 

Prima hanno sopravvalutato la capacità di resistenza degli afghani contro i talebani la scorsa estate, dopo il ritiro americano, poi sottovalutato quella degli ucraini all’inizio dell’offensiva russa: ancora nei giorni precedenti all’invasione, la comunità di intelligence americana pensava che Kiev sarebbe caduta in 3 o 4 giorni.

valery gerasimov sergei shoigu

Martedì, dopo giorni di pressione da parte dei membri del Congresso, la commissione intelligence del Senato ha inviato una lettera classificata all’ufficio della direttrice dell’intelligence nazionale Avril Haines, al dipartimento della Difesa e alla Cia, chiedendo di riesaminare la metodologia dietro alle loro valutazioni.

 

sergey beseda 2

Se non avessero sbagliato — sostengono i critici — gli Stati Uniti avrebbero potuto cominciare a inviare aiuti militari molto prima: ora le 17 agenzie che compongono la United States Intelligence Community sono state invitate ad analizzare il proprio modo di valutare le capacità degli eserciti stranieri, e soprattutto a chiarire ai propri funzionari che ogni errore può avere conseguenze enormi.

 

valerij gerasimov 2Valery Gerasimov, capo di Stato Maggiore Russiavalerij gerasimov 4vladimir putin 2

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…