IL “FATTO” RANDELLA CARLO DE BENEDETTI CHE SI E’ SBRODOLATO NELL’ELOGIO DELLA “COMPETENZA”: “OLIVETTI, SORGENIA E TUTTI GLI ALTRI SUOI SUCCESSI STANNO LÌ A DIMOSTRARE LA SUA COMPETENZA. E POI, IL POVERO DE BENEDETTI POTRÀ TORNARE A FARE COLAZIONE A PALAZZO CHIGI COME AI BEI TEMPI: CERTO, MAGARI UNA DRITTA COME QUELLA DATAGLI DA MATTEO RENZI SULLA RIFORMA DELLE POPOLARI PER DECRETO A QUESTO GIRO NON LA RACCATTA…”
carlo de benedetti in collegamento
Per fortuna Carlo De Benedetti è contento, beato lui. Diceva il nostro giovedì sera su La7: "La crisi del governo Conte è stata la Waterloo della politica e la fine di un governo a prevalenza di incompetenti". Solo un'ombra lo rattrista: "La mia preoccupazione è che il governo Draghi duri troppo poco", che ci "sia nei partiti la volontà di eliminare la presenza operativa di Draghi mandandolo al Quirinale".
Quanto alla persona Draghi - che Formigli ha sobriamente definito "l'Ayrton Senna" della politica ancorché dotato di una macchina di merda (l'Italia, parrebbe) - De Benedetti lo descrive così: "Lo conosco bene e da tanti anni, è un amico, lo stimo molto", perché è un "politico raffinato, è intelligente, molto spiritoso ed è molto audace pur essendo prudente".
Soprattutto - e lo diciamo scivolando, per così dire, sull'entusiasmo di CDB - Draghi è competente. Come il suo laudatore, d'altronde: Olivetti, Sorgenia e tutti gli altri suoi successi stanno lì a dimostrarlo. E poi, finalmente, lo diciamo con soddisfazione, il povero De Benedetti potrà tornare a fare colazione a Palazzo Chigi come ai bei tempi: certo, magari una dritta come quella datagli da Matteo Renzi sulla riforma delle Popolari per decreto a questo giro non la raccatta. Draghi è "un amico", per carità, ma a oggi non risulta che sia cretino.