fazzolari giovanbattista carlo deodato gaetano caputi francesco marini loiero

FATEME LARGO CHE COMANDO IO! FAZZOLARI SI E' TRASFORMATO NEL RICHELIEU DI PALAZZO CHIGI: HA ACCENTRATO SU DI SE' LE NOMINE, LA COMUNICAZIONE, I SEGRETI – SECONDO “IL FOGLIO”, A PALAZZO CHIGI C'È VOGLIA DI FUGA TRA I “MANDARINI” COSTRETTI A “UBBIDIRE” AL SOTTOSEGRETARIO -  “FAZZOLARI IN DUE ANNI HA RIDOTTO GIURISTI DI CHIARA FAMA A LAVAPIATTI. VOGLIONO ANDARSENE IL SEGRETARIO GENERALE, CARLO DEODATO, E IL CAPO DI GABINETTO, GAETANO CAPUTI. IL CONSIGLIERE FRANCESCO MARINI NON CE L’HA FATTA MA PER UNA ‘TALPA’, E CI RIPROVA. VOLEVA LASCIARE IL CONSIGLIERE ECONOMICO, LOIERO, HA LASCIATO LO SHERPA G7, FERRARI. NATURALMENTE DIRANNO CHE È FALSO, MA LO DIRÀ SEMPRE FAZZOLARI CHE SI OCCUPA DI COMUNICAZIONE, STRATEGIA…” - "FAZZOLARI, L’UOMO TRAGICO DEL METODO MISHIMA, LO SBUDELLAMENTO DELL’OPPOSIZIONE, IL “TAGLIAMOLA CORTA”. TAGLIAMOLA CORTA"

Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “Il Foglio”

    

giorgia meloni e giovanbattista fazzolari

Rimarrà il genio, Fazzolari, ma resterà solo Fazzolari. Palazzo Chigi vuole lasciare Palazzo Chigi. Vuole andarsene il segretario generale, Carlo Deodato, vuole andarsene il capo di gabinetto, Gaetano Caputi, il consigliere Francesco Marini, non ce l’ha fatta ma per una “talpa”, e ci riprova. Voleva lasciare il consigliere economico,  Loiero, ha lasciato lo sherpa G7, Ferrari.

 

Naturalmente diranno che è falso, ma lo dirà sempre Fazzolari che si occupa di comunicazione, strategia, che chiama i direttori di quotidiani,  ministri, gli ad delle partecipate, della Rai. […]

 

CARLO DEODATO

Le nomine che gestiva Caputi ora le gestisce Emilio Scalfarotto, che di Fazzolari è il capo della sua segreteria tecnica, la Notre-Dame de Chigi. Sono passati due anni ed è ormai chiaro a tutti che Palazzo Chigi è il Campanile di Fazzolari, che le campane le suona lui e che Meloni, Esmeralda, davvero si è consegnata alla sua sapienza, al suo “me la vedo io”.

 

[…]  Fazzolari […] in due anni ha ridotto giuristi di chiara fama a lavapiatti, i direttori, quando telefona,  hanno la stessa soggezione e lo ascoltano come se a telefonare fosse Gianni Agnelli, dall’al di là. Le sue “veline” vengono adesso rimodulate con zelo, e grazia,  da giornalisti amanuensi, un suo mezzo sorriso vale un ruolo nei cda.

 

GAETANO CAPUTI

E’ un sottosegretario senza portafoglio, ma tiene il portafoglio di Giorgetti, e tiene sull’attenti Mantovano, che ha la delega alla sicurezza, ai servizi, ma non è un segreto che quelli veri, i segreti, li custodisce l’altro che non si perde nel rituale.

 

Al Quirinale, a parlare con Zampetti, il segretario di Sergio Mattarella, va Mantovano, e Mantovano torna e dice, “serve il dialogo”, che è il sale sulla ferita di Fazzolari, l’uomo tragico del metodo Mishima, lo sbudellamento dell’opposizione, il “tagliamola corta”. Tagliamola corta.

 

Con il pretesto della grande occasione, del quando ci ricapita, ora o mai più, Francesco Saverio Marini, il filosofo  del premierato (che non si presentò il giorno in cui la riforma venne illustrata alla Camera: “Professore Marini? Professore?”) si è offerto per andare alla Corte Costituzionale.

 

Francesco Saverio Marini

Meloni intende presto riprovare, intende riproporre il suo nome, ma solo perché ha già l’altro nome da far uscire dal campanile, quello di Carlo Deodato, il segretario generale di Palazzo Chigi. Se non c’è Marini sarà Deodato. […]

 

Quando per stizza, la premier ha mandato via gli agenti dal suo piano, per impiegarli meglio, disse, sarebbe bastato chiamare Deodato ma con Meloni di segretaria ce n’è una, e basta e avanza. A che serve un segretario generale? E’ Patrizia Scurti e la nipote, Camilla, lavora con Fazzolari, come sua segretaria particolare. Il premierato è stato superato dal segretariato.

 

Renato Loiero

Deodato è amico antico di Mantovano ma il primo a pensare che sia un bene avere Deodato alla Consulta è Fazzolari. E se fosse per Fazzolari sarebbe un altro bene avere Gaetano Caputi, il capo di gabinetto di Meloni, alla guida di un’autorità indipendente, magari Arera o al posto di Paolo Savona, in Consob, dato che Caputi viene dalla Consob, dunque chi “meglio di lui?”.

 

[…]  A Caputi è stato tolto il dossier nomine che è stato preso in carica da Emilio Scalfarotto, che è l’unico di cui si fida Fazzolari. In due anni sono stati degradati a consiglieri, che è la miserabilità, del “ci sei, grazie, ma fai come dico io”. […]

 

FEZ-ZOLARI - MEME BY DAGOSPIA

L’unico consigliere economico di Meloni è Renato Loiero, dicono eccellente, ed è un altro che si sa già, “appena potrà, andrà via”. Forza Italia e Lega il giorno del seppuku, della Consulta, il fallimento del metodo Mishima, si mordevano la lingua: “E’ stato Fazzolari. E’ opera sua questo fallimento”.

 

Solo il vice della Lega, Claudio Durigon ha avuto il coraggio di dire, ma a mezza voce, “ma che modo è? Ci si siede con l’opposizione, si fa notte e poi si trova un nome. Quanto n’amo fatte de cose insieme. Uno a te e uno a me. E se va’ a dormire. Nun va bene”.

 

Meloni è piena di ministri narcisi, di ministri da albergo (Locarno o De Russie? E il conto?) e poi c’è Fazzolari sul campanile. Sono passati due anni e Fazzolari  è indubbiamente più forte di prima, più ascoltato di prima, con meno rivali di prima. […]

giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato francesco saverio mariniCARLO DEODATOalessia botta claudio durigon ricevimento quirinale 2 giugno 2024 gaetano caputiGIOVANBATTISTA FAZZOLARI A CINQUE MINUTI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…