FIGLI DI DIO, NON FIGLI DI TROIKA - LA MERKEL VISITA BERGOGLIO E SI BECCA LA STRIGLIATA: “QUESTA È UN’ECONOMIA CHE UCCIDE, BASATA SULLO STRAPOTERE DELLA FINANZA”

Alessandro Barbera e Giacomo Galeazzi per “La Stampa

 

angela merkel con papa francesco bergoglioangela merkel con papa francesco bergoglio

Che ci faceva ieri mattina Angela Merkel fra San Pietro e le stradine di Trastevere? «Udienza e visita privata», spiega il severo protocollo della Cancelleria di Berlino. Eppure lo staff che accompagnava il premier tedesco a Roma dal Papa (prima) e a Sant’Egidio (poi) era corposo: sedici persone, fra cui il portavoce, i consiglieri per gli affari esteri, l’Europa, gli affari religiosi. Anche i temi all’ordine del giorno dei colloqui con il Pontefice e il fondatore della «diplomazia parallela» del Vaticano Andrea Riccardi erano tutt’altro che «privati»: l’Ucraina, la Grecia, la lotta alla povertà, l’immigrazione, il G7 di giugno, previsto in Baviera.

 

«ECONOMIA CHE UCCIDE»

La visita lampo della Cancelliera nella città eterna inizia venerdì sera nella sede dell’Ambasciata tedesca presso la Santa Sede e con un giro ai Musei vaticani. Ieri mattina l’udienza in Curia, con Francesco e il segretario di Stato Pietro Parolin. Nel 2001, quando era arcivescovo di Buenos Aires, di fronte alla scure del Fondo monetario internazionale, il Papa si fece portavoce dell’Argentina in default. Oggi, nel pieno della difficile trattativa fra Atene e l’Europa Bergoglio ribadisce lo stesso concetto: nessuna necessità di rigore finanziario legittima la sofferenza per i più deboli.

angela merkel con papa  francesco bergoglioangela merkel con papa francesco bergoglio

 

«Se l’economia non è per l’uomo bisogna avere il coraggio di cambiarla», spiega il cardinale Oscar Maradiaga, presidente di Caritas internazionale. Ad essere in discussione è il modo di agire della troika. Dice ancora Maradiaga: «Parlano di austerità ma l’austerità è una virtù cristiana, quelle che chiedono sono misure durissime che fanno soffrire soprattutto i più poveri». Di qui il monito di Francesco: «Questa è un’economia che uccide. L’origine della crisi economica è stata la cupidigia».

 

angela merkel con  papa francesco bergoglioangela merkel con papa francesco bergoglio

E la richiesta di un antidoto al «sistema basato sullo strapotere della finanza: la disuguaglianza prima o poi porta violenza». Francesco dona alla cancelliera una medaglia di San Martino che cede il mantello al povero. «Il lavoro dei governanti è proteggere i poveri», avverte il Papa. «Cerchiamo di fare del nostro meglio», abbozza la Merkel, che da leader della nazione guida dell’Europa non può dimenticare, prima che i bisogni del popolo greco, quelle che in Germania considerano le vere cause della sua sofferenza: gli errori della politica ellenica.

 

«LA PACE NON È SCONTATA»

Ciò che più interessa la Merkel nella sua visita romana è però altro: la crisi ucraina, un tema sul quale la Santa Sede si muove con grande cautela per evitare di trasformare un problema politico in una questione interreligiosa. «Siamo grandi amici della Russia, ma l’integrità territoriale dell’Ucraina è un tema altrettanto importante», spiega Riccardi. La Merkel è «estremamente preoccupata» per quel che sta accadendo laggiù, spiega una fonte diplomatica italiana. Ieri il «Wall Street Journal» definiva Putin un leader «imprevedibile» oltre che «inaffidabile» e quindi pericoloso.

 

angela  merkel con papa francesco bergoglioangela merkel con papa francesco bergoglio

Le parole a porte chiuse della Merkel di fronte agli invitati a Sant’Egidio sono eloquenti: «Faremo di tutto per trovare una soluzione diplomatica al conflitto ucraino. Da questo esempio ci rendiamo conto che non è sempre facile spiegare alle nostre società che la pace e la libertà non sono scontate. L’Europa si è abituata a ritenere scontata la pace, e invece bisogna sempre imparare a realizzarla di nuovo».

 

Bisogna «impegnarsi nella sua diffusione, come fa Sant’Egidio, portando la testimonianza nel mondo, non solo parlando di pace ma vivendola». I sonnambuli di Chistopher Clark, quelli che hanno trascinato l’Europa nella Prima guerra mondiale, sono sempre nei pensieri della Merkel. Il messaggio ai colleghi europei è chiaro: svegliatevi.

 

Twitter @alexbarbera

@oltreteveregg

merkel noi ve ne facciamo due bergoglio risponde l argentina ne fa tremerkel noi ve ne facciamo due bergoglio risponde l argentina ne fa tre

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…