UN GREGANTI NON VALE UN MAGNONI - SEQUESTRI PER 70 MILIONI ALLA FAMIGLIA MAGNONI PER IL CRAC SOPAF. MUCCHETTI: COME MAI I GIORNALONI HANNO MASSACRATO GREGANTI E SOCI E TRATTATO COI GUANTI I FRATELLI DELLA FINANZA?

1-MAGNONI-GREGANTI, LA DIFFERENZA C'È. MA SOLO PER I GIORNALI
Il tweettone di Massimo Mucchetti per il suo sito, http://massimomucchetti.it/twettone/

GREGANTI? SCANDALO! I fratelli Magnoni? Vediamo... Sul compagno G cronache ed editoriali sdegnati, in prima pagina per giorni. Governo e Parlamento intervengono. Sui banchieri R, A e G cronache giudiziarie e poco più, subito relegati nelle pagine interne.

E la politica gira la testa altrove. E' curiosa, e triste, l'asimmetria delle reazioni di fronte alle tangenti sugli appalti dell'Expo e alle truffe alle casse previdenziali di ragionieri, medici e giornalisti. Le prime cubano 1,2 milioni, dei quali un terzo accertato, le seconde 79 milioni che potrebbero sfiorare i 400. Ma il Belpaese fatica a connettere. Chissà perché.

PRIMO GREGANTI


2-SOPAF, SCATTANO I SEQUESTRI PER 70 MILIONI AI MAGNONI
F.Mas. per il "Corriere della Sera"

Mentre il gip di Milano Donatella Banci Buonamici ha avviato gli interrogatori di garanzia dei sette arrestati nell'inchiesta Sopaf, avanza la caccia ai 70,1 milioni da sottoporre a sequestro preventivo. La cifra peraltro è stata ridimensionata dai 130 milioni indicati dal pm Gaetano Ruta «quale complessivo vantaggio» dell'associazione a delinquere guidata dalla famiglia Magnoni.

primo greganti

Con i sequestri l'inchiesta si allarga, perché salgono a 15 gli indagati. Oltre ai sette sottoposti a custodia cautelare - i fratelli Aldo, Ruggero e Giorgio Magnoni, il figlio di quest'ultimo Luca, i manager Gianluca Selvi, Alberto Ciaperoni e Andrea Toschi - cui è stato imposto il sequestro di tutti i 70 milioni, ci sono altre somme da recuperare presso altri indagati, tra i quali nomi noti della finanza come Vittorio Pignatti Morano e G.P. , due ex top banker di Lehman Brothers come Ruggero Magnoni.

ruggero magnoni

Secondo l'inchiesta Pignatti Morano avrebbe acquistato «a prezzo vile» - 2,2 milioni circa contro un valore contabile di 3,4 milioni - la società Five Star sa, partecipata da Sopaf, mentre P. sarebbe stato dominus della società Magico 13 srl - «di fatto mai stata operativa» - cui Sopaf avrebbe erogato almeno 1,4 milioni «senza alcuna giustificazione economica». Gran parte delle somme da sequestrare derivano comunque dalla presunta appropriazione indebita ai danni della Cassa di previdenza dei ragionieri (52 milioni).

Ruggero Magnoni

Il congelamento dei beni degli indagati dovrebbe terminare entro breve tempo: il nucleo di polizia valutaria di Milano della Guardia di Finanza sta scandagliando proprietà e beni degli indagati, mentre per il momento non starebbe aggredendo le quote societarie, anche se sono indicate nel decreto di sequestro. I Magnoni sono certamente i più facoltosi. In particolare Ruggero - secondo quanto dice in un'intercettazione Stefano Morri, un sindaco di Sopaf, all'ex presidente della società, Roberto Mazzotta - «è stimato con un patrimonio personale superiore ai 100 milioni».

GIANSTEFANO FRIGERIO

Ruggero Magnoni è fra l'altro titolare della lussemburghese Likipi Holding sa attraverso cui è azionista di Intek, la holding di partecipazioni guidata da Vincenzo Manes. Magnoni e Manes sono soci nel veicolo Quattroduedue holding bv: il primo ne controlla il 32,4% attraverso Likipi mentre Manes ne possiede il 35,12% attraverso Mapa srl. Proprio Manes venne sondato nel 2012 per un'aggregazione tra Intek e Sopaf, ma poi l'affare «non ha avuto seguito, principalmente per divergenze sulla struttura di governance che sarebbe emersa», ha spiegato al pm il direttore finanziario di Sopaf, Daniele Nuneroni.

Nel frattempo Ciaperoni e Toschi - rispettivamente difesi dagli avvocati Gabriele Casartelli e Vinicio Nardo - hanno risposto al gip negando le accuse e cominciando a spiegare le operazioni e il senso di ricorrere a veicoli offshore, usuali in investimenti in hedge fund.

 

 

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