mario draghi scatola

“NON SORPRENDE CHE I MERCATI SIANO ANCORA NERVOSI SUL DEBITO PUBBLICO” - IL “FINANCIAL TIMES” AVVERTE L’ITALIA, E DRAGHI: “NONOSTANTE UN INIZIO PROMETTENTE, NON TUTTO STA ANDANDO COME VUOLE LUI. L’EMENDAMENTO DEI PARTITI DI DESTRA SUL LIMITE AI CONTANTI MOSTRA CHE È MOLTO IMPORTANTE CHI GOVERNERÀ L’ITALIA DOPO DRAGHI, E QUANTO SARANNO RIFORMISTI” - " LA CRESCITA DIPENDERÀ DAL BUON USO DEI 200 MILIARDI DI EURO IN SOVVENZIONI E PRESTITI DISPONIBILI DAL FONDO DI RIPRESA DELL'UE…”

ARTICOLO DEL FINANCIAL TIMES SU MARIO DRAGHI E IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

(ANSA) - "Nonostante un inizio promettente, non tutto sta andando come vuole Draghi" e il recente emendamento dei partiti di destra per innalzare il limite alle transazioni in contanti è un episodio che mostra che "è molto importante chi governerà l'Italia dopo Draghi e quanto saranno riformisti. Non sorprende che i mercati siano ancora nervosi riguardo al debito pubblico italiano".

 

mario draghi ursula von der leyen

Lo scrive il Financial Times in un analisi sul debito pubblico italiano nella rubrica 'Market Insight'. Perché i mercati siano rassicurati sul debito pubblico italiano, secondo il quotidiano, da un lato "la Bce dovrà prestare molta attenzione ai tempi e all'entità di eventuali aumenti dei tassi", dall'altro c'è il tema che "per più di due decenni, l'Italia è rimasta indietro nella crescita economica dell'eurozona".

 

debito pubblico

"Anche questi tassi di crescita dipenderanno in una certa misura dal fatto che l'Italia farà un buon uso dei 200 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti disponibili dal fondo di ripresa dell'Ue. Questo è stato il fulcro delle iniziative" di Draghi nel primo anno al governo, "rendere le riforme irreversibili in modo che, anche se lascerà l'incarico dopo le elezioni parlamentari italiane del 2023, nessun futuro governo le manderà in disordine".

 

mario draghi 8

"Ci sono due modi per parlare di debito pubblico italiano. Uno è dire che sembra incredibilmente alto e prima o poi rappresenterà sicuramente una minaccia alla stabilità della zona euro a 19 nazioni. L'altro è dire che ciò che conta non è l'entità del debito, ma il costo del suo servizio e, con questo parametro, l'Italia non rappresenta praticamente alcuna minaccia", spiega nell'analisi il quotidiano.

 

"Paradossalmente - prosegue -, man mano che il debito italiano è aumentato di volume, è diventato più gestibile. In particolare negli ultimi due anni, il fattore cruciale è stato il sostegno della Banca centrale europea", nota tra l'altro il quotidiano della city ricordando che "da marzo 2020 alla fine dello scorso anno, la Bce ha acquistato circa 250 miliardi di euro di debito italiano".

mario draghi ursula von der leyen 4

 

Il tema per l'Ft è però che "i mercati finanziari restano ipersensibili a tutte le complesse questioni che circondano il debito pubblico italiano".

mario draghi 1mario draghi 2

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…