NOMINE: MONTI COME PONZIO PILATO, NON SONO STATO IO

Valentina Santarpia per il "Corriere della Sera"

Slittano le nomine dei vertici delle grandi aziende, almeno quelle rinviabili come in Finmeccanica. È il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda ad anticipare la posizione del governo: «L'orientamento è che le nomine dei vertici delle grandi aziende vengano fatte da un governo nella pienezze dei suoi poteri», spiega alla Camera rispondendo ad una richiesta del Movimento 5 Stelle e a un'interrogazione dei deputati socialisti.

E nel caso di Finmeccanica l'intento dell'esecutivo è immediatamente applicabile: perché «il fatto che l'azienda abbia chiesto tempo per la presentazione del bilancio consente di spostare di un mese le date dell'assemblea», e precisamente tra il 6 e il 12 giugno prossimi.

Dunque, salta l'appuntamento assembleare della holding in programma per il 15 aprile, che aveva come unico punto all'ordine del giorno la nomina di due consiglieri al posto di Franco Bonferroni, che si è dimesso il 21 settembre scorso, e dell'ex presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi, che ha lasciato il vertice di Finmeccanica il 15 febbraio in seguito alle indagini giudiziarie sulla commessa di 12 elicotteri dall'India.

Il cda avrà prima modo di esaminare il bilancio 2012, il prossimo 23 aprile, e poi di occuparsi delle nomine a giugno, quando dovrebbe essere insediato un nuovo governo. Governo che potrebbe pure cambiare le carte in tavola e non avallare come nuovo amministratore delegato Giampiero Massolo, diplomatico e oggi capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, il cui nome è circolato nelle scorse settimane.

Diverso è il discorso per la Cassa depositi e prestiti (Cdp), controllata al 70% dal Tesoro e al 30% dalle fondazioni di origine bancaria. In questo caso l'assemblea per la nomina dell'intero consiglio di amministrazione è già convocata per il 17 aprile e non è rinviabile perché il bilancio di esercizio è già pronto, come ha sottolineato lo stesso Giarda.

Che però lascia uno spiraglio aperto: «Faremo tutto il possibile per rinviare le assemblee, facendo ricorso anche al codice civile, per non turbare la vita di importanti complessi produttivi». Anche se qui la partita dovrebbe essere più semplice: è considerata infatti probabile la riconferma degli attuali vertici, l'amministratore Giovanni Gorno Tempini e il presidente Franco Bassanini. Potrebbe invece esserci una novità in F2i, il fondo di Cdp, dove serve un sostituto per il presidente Ettore Gotti Tedeschi.

Sullo sfondo, c'è anche il caso delle nomine in Ferrovie dello Stato. Il consiglio scade tra maggio e giugno, ma l'amministratore delegato, Mauro Moretti, sembra in pole position per la riconferma. Resta il punto interrogativo sulla poltrona del presidente, attualmente occupata da Lamberto Cardia. Mentre viene data per quasi certa l'ennesima proroga, di sei mesi, per Vito Riggio alla presidenza dell'Enac (Ente di aviazione civile).

 

 

Giuseppe Orsi FRANCO BONFERRONIAlessandro PansaMAURO MORETTI CON UN CANE GORNO TEMPINI

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