FITTO NON È SUPERMAN: NON PUÒ GESTIRE IL PNRR DA SOLO E NEI MINISTERI SI INIZIA A PENSARE CHE GLI SERVE QUALCUNO CHE LO AIUTI (LOLLOBRIGIDA). IL PIANO DI RIPRESA E RESILIENZA È DI FATTO GIÀ ARENATO: LA STRUTTURA TECNICA COORDINATA DA CHIARA GORETTI IN PRATICA NON HA REFERENTI. IN ATTESA DELLA GRANDE SOSTITUZIONE, NESSUNO RIESCE A LAVORARE SERENAMENTE. E LA CORRIDA SULL’EVENTUALE LICENZIAMENTO DI ALESSANDRO RIVERA COME DG DEL TESORO NON FA ALTRO CHE PEGGIORARE LA SITUAZIONE. IL NOME BRUCIATO OGGI È QUELLO DI CRISTIANO CANNARSA, AD DI CONSIP…
Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “il Foglio”
[…] Il cantiere del Pnrr si è fermato. La struttura tecnica coordinata da Chiara Goretti, la “mamma Pnrr”, è congelata. Se si dice, come ha ripetuto la premier, che “sul Pnrr si cambia” è chiaro che la struttura si arresta in attesa della grande sostituzione. Che autorevolezza può avere una coordinatrice che deve sferzare le amministrazioni pubbliche se quella coordinatrice non è certa di restare?
Il ministro che si occupa di Pnrr è il bravissimo Raffaele Fitto. Ma Fitto si occupa anche di Affari europei. Si fa forte l’idea che serva un solo ministro del Pnrr che giri l’Italia. Il profilo è quello di Francesco Lollobrigida.
URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI
Giorgia Meloni […] era convinta che per gestire il Pnrr servisse un ministro speciale. Era dell’opinione che andasse istituito un nuovo ministero interamente dedicato a questo difficile compito. […] Alla fine ha deciso che ne bastasse uno per due. Nei ministeri si inizia a credere che quella idea tornerà utile se non ora molto presto e che quell’incarico lo possa un giorno ricoprire un ministro operativo come Lollobrigida. […]
Nel colloquio che hanno avuto Meloni, Fitto e la commissaria von der Leyen, Fitto ha illustrato come intende rimodellare i compiti della governance del Pnrr. Ha anche parlato della necessità di spendere in maniera flessibile le risorse.
Ma siamo sicuri che il problema non sia nostro, interno? Quando Draghi ha nominato l’economista Goretti a capo della segreteria tecnica del Pnrr non le ha solo dato un mandato pieno. Le ha consegnato due numeri di telefono.
Uno era quello del sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli, l’altro era quello di Francesco Giavazzi. Uno, Giavazzi, era l’interlocutore per i dossier economici, l’altro, Garofoli, ogni mattina insieme alla Goretti stanava i ministeri: “Come stanno procedendo i lavori di…”.
Goretti ha solo Fitto, ma non ha mai ricevuto pubblicamente la fiducia del governo. […] Goretti è mai stata ricevuta dalla premier? Malgrado i comunicati, le lezioni, agli italiani non è entrato in testa che il denaro del Pnrr non è un assegno in bianco. E’ debito comune e in Europa vogliono sapere come sono spesi questi soldi oltre ad aver messo una data di scadenza. Va speso tutto entro il 31 dicembre del 2026. Ecco perché ogni giorno che il governo lascia all’ambiguità è un giorno che l’Italia perde.
cristiano cannarsa foto di bacco (2)
Fitto non ama il “machete” di Guido Crosetto e non avrebbe nessuna intenzione di “cacciare” Goretti. Non ha tare ideologiche e non vuole partecipare alla gara delle nomine, all’assedio al direttore generale del Mef, Alessandro Rivera.
E’ una corrida che mentre noi scriviamo continua. Il nome a cui adesso pensa Giorgetti per sostituire Rivera non è più quello di Stefano Scalera, ma quello di Cristiano Cannarsa, amministratore delegato della Consip e per sei anni ad di Sogei. Ha avuto dei colloqui con il ministro. Lo si può confermare.
Dice un ministro del governo: “Quando si vuole sostituire qualcuno non si dice, si fa, altrimenti il risultato è solo indebolire ministri e ministeri”. In un mese abbiamo già nominato tre direttori generali del Tesoro sulla carta. Fitto quando sente la domanda “ma allora chi sostituisce?”, si infuria, e giustamente. E’ troppo intelligente per non sapere che il suo ministero si occupa di Pnrr, ma che il monitoraggio continua a farlo il Mef.
Facciamo un esempio. Bisogna monitorare quanti chilometri di fibra veloce ha installato Open Fiber. Si parla di oltre 6 milioni di unità immobiliari da cablare. Chi sferza e dice: “Facciamo meglio e più veloci?”. Lo ha fatto ultimamente il sottosegretario Butti con delega all’innovazione. Ma Butti è un referente della Goretti? E Goretti è legittimata a chiamare Butti? […] Serve un ministro che come prima cosa, la mattina, alzi il telefono e chieda ai suoi colleghi, i ministri di Interno e Giustizia, perché si oppongono e non condividono le loro informazioni. Mentre si ragiona su quali teste tagliare manca la testa che talloni questi due ministeri. […]
RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI roberto garofoli mario draghi giorgia meloni alfredo mantovano GIORGIA MELONI E ursula von der leyen A ROMA 1GIORGIA MELONI E ursula von der leyen A ROMA 3