giorgia meloni matteo salvini - by edoardo baraldi

SI SALVINI CHI PUO' DALLA DUCETTA - LA SCONFITTA DEL LEGHISTA E' DEFINITIVA: LO ASPETTA UNA LEGISLATURA AL GUINZAGLIO DELLA MELONI - NON PUO' PERMETTERSI DI FAR CADERE IL GOVERNO, LA LEGA VERREBBE SPAZZATA VIA CON LE ELEZIONI ANTICIPATE - FOLLI: “LA CONTESA SULLA SARDEGNA È DIVENTATA LA PROVA GENERALE DEL “PREMIERATO”. LA PREMIER NON È ELETTA DAL POPOLO EPPURE SI COMPORTA COME SE LO FOSSE…” - DI FRONTE ALLA PRESA DEL POTERE DELLA REGINA DELLA GARBATELLA, CHE FA L'OPPOSIZIONE? GIOCA A PING PONG A GUBBIO...

Estratto dell’articolo di Stefano Folli per “la Repubblica”

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani atreju

La disputa sulla Sardegna è finita come era previsto. […] il contrasto tra Salvini e la premier Meloni era destinato a concludersi come si è concluso: con il prevalere del candidato di Fratelli d'Italia, Truzzu. […]

 

Abbiamo assistito al primo “round” di una resa dei conti all'interno della maggioranza. Non è definitiva, ma è servita ad affermare il principio per cui uno (anzi, una) comanda e gli alleati devono accettare una forma di subordinazione in base ai rapporti di forza usciti dalle urne nel settembre del '22.

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani atreju

La domanda è: perché proprio adesso? […] Il governo è in carica da oltre un anno e dà l'impressione d'essersi nel complesso consolidato […] All'interno della coalizione, per quanto i nervi siano tesi, non c'è interesse a rovesciare il tavolo.

 

Una crisi di governo porterebbe senza dubbio alle elezioni anticipate: non ci sono margini per chiamare un “tecnico” e Mattarella è il primo a saperlo. La presidente del Consiglio ha dunque in mano le chiavi della legislatura; lei, non Salvini o tantomeno Tajani.

 

Al tempo stesso siamo alla vigilia del solito passaggio elettorale di primavera. Cosa ne deriva? Da un lato le trattative per le candidature regionali e, dall'altro, il meccanismo proporzionale nel voto per l'Europa incoraggiano i chiarimenti fra alleati, chiamiamoli così. Di certo la premier è consapevole che il logoramento può essere innescato solo dall'interno della maggioranza.

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

E il fatto che al momento non ci sia spazio per un altro esecutivo, aumenta la tentazione di sfidare Palazzo Chigi con la tipica guerriglia di chi non ha altri sbocchi. Conclusione, la Meloni ha preso l'iniziativa prima di essere messa con le spalle al muro.

 

La contesa sulla Sardegna è diventata la prova generale del “premierato”, quando la coalizione — se ancora esisterà — sarà molto diversa da come l'abbiamo conosciuta in passato. La premier, certo, non è eletta direttamente dal popolo […] eppure si comporta come se lo fosse, soprattutto nei confronti dei suoi.

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

E di fronte a tanta spavalda determinazione, come agisce l'opposizione? In sostanza non ha un'iniziativa. […] il centrosinistra si limita a rispondere alla destra, come in un'eterna partita a ping-pong. Con il risultato che l'opposizione è lunga dall'ottenere un risultato apprezzabile. […]

 

Il centrosinistra avrebbe una proposta da contrapporre ed è il “cancellierato” sul modello tedesco. È innovativa e offre stabilità. Eppure ai vertici del Pd c'è quasi timore a costruire intorno a questa soluzione una campagna politica. […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...) 

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"