conte mattarella franceschini

FORZA PEONES, METTETECI LA FACCIA - FOLLI: “SULL’OPERAZIONE “RESPONSABILI” SI TENDE A PROCEDERE NELLA PENOMBRA, IL CHE È UN SEGNO DI ULTERIORE DEBOLEZZA. IL QUIRINALE HA BISOGNO DI VEDERE UN VERO E STRUTTURATO GRUPPO PARLAMENTARE, NON UN PICCOLO MANIPOLO DI SCONTENTI PESCATI QUI E LÀ. LA DOMANDA CHE MOLTI SI PONGONO È SE LA SOPRAVVIVENZA DEL CONTE-2 GRAZIE AI "RESPONSABILE" DAREBBE IL MESSAGGIO GIUSTO ALL'EUROPA E ANCHE AI MERCATI FINANZIARI. SAREBBE IN OGNI CASO UNA NAVIGAZIONE TORMENTATA PER IL PREMIER E I SUOI COLLABORATORI, AL DI LÀ DEL PIACERE D'ESSERSI LIBERATI DI RENZI”

Stefano Folli per “la Repubblica”

 

alessandra locatelli con sergio mattarella e giuseppe conte

“Può darsi che gli vada bene». Il viatico di Romano Prodi a Conte, nel momento in cui lo invita ad andare in Parlamento e lì verificare la sua maggioranza, non è dei più rassicuranti, come sa chi conosce le vicende italiane, ma è quello che fotografa meglio la situazione.

 

Il premier non ancora dimissionario spera di trovare tra i cosiddetti "responsabili" i voti che Italia Viva gli toglie - benché ora si stia imponendo il termine "costruttori", derivato da Mattarella. Ma fino a ieri il nuovo gruppo era ancora avvolto nel mistero, in particolare al Senato dove si gioca su numeri esigui. Come l' Araba Fenice della filastrocca: tutti dicono che esiste, ma dove sia nessun lo sa. A questo punto l' effetto sorpresa non avrebbe ragion d' essere. Quello che serve è proprio il contrario: un processo in piena luce, così da nobilitare una mera operazione di trasformismo. Procedura peraltro del tutto legittima in un sistema parlamentare.

giuseppe conte sergio mattarella 1

 

Su questo punto ha ragione Dario Franceschini, che ha chiesto proprio di illuminare la nascita dell'eventuale gruppo dei Costruttori. Invece si tende a procedere nella penombra, il che è un segno di ulteriore debolezza. Il meno che si possa dire è che i tempi stringono. Avendo scelto la strada del braccio di ferro in Parlamento, il presidente del Consiglio ha bisogno che il nuovo gruppo prenda forma il più presto possibile. Dopo aver informato Mattarella della sua intenzione di confrontarsi in aula, Conte sa di avere un margine stretto.

 

RENZI FRANCESCHINI

Il Quirinale, lo si è scritto più volte, ha bisogno di vedere un vero e strutturato gruppo parlamentare, non un piccolo manipolo di scontenti pescati qui e là. Anche perché stiamo parlando della maggioranza che dovrà riprendere in mano il Recovery plan e gestirlo in modo convincente agli occhi dell'Unione.

 

Ieri la Frankfurter Allgemeine Zeitung , autorevole quotidiano tedesco, ha evitato di condividere l'argomento secondo cui è riprovevole aprire una crisi in Italia nel pieno della pandemia: "Purtroppo questo governo, oltre alla gestione del coronavirus, non ha prodotto alcunché in grado di guardare al futuro. Conte voleva distribuire i soldi di Bruxelles in base a calcoli politici e clientelari. Così facendo l'Italia mancherebbe gli obiettivi del fondo Recovery, volto a favorire le riforme e una maggiore crescita".

BRUNO TABACCI SOGNA LA CAMPANELLA DA MATTEO RENZI

 

Ne deriva - secondo questo osservatore che la crisi avrebbe un senso se servisse a correggere una tendenza negativa e autolesionista, mentre non ne avrebbe alcuno se si risolvesse con la conferma dei vecchi errori. La domanda che molti si pongono è se la sopravvivenza del Conte-2 grazie all' eventuale pattuglia "responsabile" darebbe il messaggio giusto all'Europa e anche ai mercati finanziari. Sarebbe in ogni caso una navigazione tormentata per il premier e i suoi collaboratori, al di là del piacere d' essersi liberati di Renzi. Una vittoria di Pirro, a dir poco.

 

giuseppe conte sergio mattarella

O magari invece una sconfitta disastrosa con conseguenze poco brillanti sul futuro di Conte. Ecco perché un vecchio esperto delle aule parlamentari come Bruno Tabacci ieri - sulla testata online Formiche - consigliava al premier di alzare la posta: ossia di rivolgersi a viso aperto a tutti coloro che si riconoscono in un Centro progressista da assemblare e da guidare poi verso la battaglia elettorale (quando sarà). Franceschini vuole un po' di luce, Tabacci intravede un soggetto politico. Entrambi sono scettici verso manovre al ribasso condotte con il rancore ma senza acume politico.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)