matteo renzi teresa bellanova

LE FONDAZIONI SFONDANO IL GOVERNO - UN'ALTRA LITE PER IL BLITZ DI DOMENICA NOTTE: UN EMENDAMENTO CHE RINVIA L'APPLICAZIONE DELLO 'SPAZZACORROTTI' ALLE FONDAZIONI. VOTATO DA M5S E LEU - RENZI: ''DI GIORNO SUI SOCIAL FANNO I MORALISTI, DI NOTTE IN COMMISSIONE SALVANO LE LORO FONDAZIONI. MA IL GOVERNO HA TANTI TEMI. TIENE? NON LO SO'' - LA BELLANOVA: ''SE CONTINUA QUESTO BALLETTO, ITALIA VIVA NON CI STA PIÙ''

 

1 - SULLE FONDAZIONI UN'ALTRA LITE RENZI: IL GOVERNO TIENE? NON SO

Paola Di Caro per il “Corriere della sera

 

Il blitz, denunciano i renziani, è andato in scena domenica notte. Ma è fallito, tanto che oggi si dovrebbe tornare al punto di partenza.

A poche ore dal licenziamento del testo del decreto fiscale, che passa ora all' Aula, in Commissione Finanze è stato votato anche da M5S e Leu un emendamento proposto dal Pd per posticipare di un anno l' applicazione della norma contenuta nello «spazzacorrotti» che impone alle fondazioni le stesse regole sulla trasparenza e sulla gestione dei bilanci che si applicano ai partiti politici.

 

matteo renzi teresa bellanova 1

«Pensate se avessi votato io quell' emendamento cosa avrebbero detto... Di giorno sui social fanno i moralisti, di notte in commissione salvano le loro fondazioni», ha tuonato Matteo Renzi, alle prese da giorni con le inchieste sulla Fondazione Open, che ha accompagnato la sua avventura politica. E poi, parlando in generale, l' ex premier non ha mandato messaggi rassicuranti: «Dal punto di vista della tenuta dell' esecutivo non so, il governo ha tante questioni. C' è il Mes, su cui stanno litigando Pd e Cinquestelle, Alitalia, Banca popolare di Bari, la prescrizione...». Prima di lui, l' allarme rosso era stato lanciato da Luigi Marattin, vice presidente del gruppo Iv: «La decisione presa nottetempo sulle fondazioni è un clamoroso errore».

 

Errore che verrà inevitabilmente corretto in commissione oggi, con tutta probabilità con il ritiro dell' emendamento da parte del Pd. Sì, perché per protestare contro la modifica, subito dopo i renziani, sono scesi in campo i big del M5S: «È una porcheria, va tolta. Il decreto torni subito in commissione», ha attaccato Luigi Di Maio. E il vice ministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni: «Se è stato fatto un errore di votazione si modifica. Fino a prova contraria chi ha incassato fondi sulle fondazioni non siamo noi, ma qualcun altro». Sul tema dell' eventuale istituzione di una commissione che indaghi su attività di fondazioni e partiti, ha parlato ieri a Milano Davide Casaleggio, a margine dell' evento Italia Direzione Nord : «Non siamo preoccupati, la Casaleggio Associati non è una fondazione politica».

renzi di maio

 

Tocca allora a Claudio Mancini, firmatario dell' emendamento pd, la marcia indietro: «Abbiamo presentato la modifica alla luce del sole per rinviare l' entrata in vigore di una legge al momento inapplicabile che riguarda migliaia di associazioni. Visto che si pensa che ci siano secondi fini o obiettivi particolari, non resta che tornare in commissione e modificare il mio emendamento».

 

In ogni caso «si dovrà comunque trovare un' altra soluzione alle difficoltà organizzative» per «una legge che continuo a pensare sbagliata». Insomma, si vedrà, ma per ora l' emendamento cade, annunciano dal Pd, per «evitare strumentalizzazioni»: «Invitiamo chi utilizza ogni pretesto per alimentare polemiche nella maggioranza, a lavorare per proseguire nell' esperienza di Governo», avverte Nicola Oddati. E ogni riferimento agli alleati-avversari renziani è tutto tranne che casuale.

 

 

2 - «STUFI DI SFIDE PD-5 STELLE SE IL BALLETTO È QUESTO ITALIA VIVA NON CI STA PIÙ»

Maria Teresa Meli per il “Corriere della sera”

matteo renzi teresa bellanova 2

 

Ministra Bellanova, perché Iv non ha partecipato a un vertice così importante come quello sul Mes?

«Siamo stufi di assistere a litigi tra Pd e 5 Stelle. Il governo è nato con obiettivi precisi: sterilizzare l' Iva, fermare la deriva sovranista. Non è il banco di prova di future alleanze strategiche. Questo lo pensa chi ha una visione strumentale delle cose. Un tema serio come il Mes non può essere utilizzato per la verifica di rapporti di forza, mentre ancora ieri leggo di ultimatum tra Pd e 5 Stelle non sull' agenda politica ma sullo stato dell' arte della foto di Narni. Non è serio. Se il balletto quotidiano è di questa natura, noi non ci stiamo. Perché impedisce qualsiasi ragionamento vero, provoca squilibri nei rapporti di forza complessivi e alla fine le sintesi non sono le migliori. Lo abbiamo già fatto presente al presidente del Consiglio indicando i temi aperti su cui riteniamo si debba discutere. Abbiamo un solo obiettivo: lavorare per il Paese».

 

claudio mancini pd 2

Ma il Mes riguarda tutto il governo.

«Riguarda il Paese, ed è bene che se ne discuta in Parlamento. Quello che pensiamo è chiaro: ragionare complessivamente su Mes, fiscalità, imprese. Sapendo che, anche senza costituire una minaccia per l' Italia come sostengono i sovranisti, è abbastanza chiaro che favorisca però la Germania. Discutiamone apertamente, in Parlamento, senza proclami sull' intoccabilità o, al contrario, sulla pericolosità della firma. È tempo di ragionevolezza, se vogliamo fare davvero l' interesse del Paese».

 

C' è chi sospetta che abbiate disertato il vertice per ripicca contro il Pd che non ha difeso Renzi nella vicenda Open e contro quei dem lo che hanno attaccato. È così ?

«Non diciamo sciocchezze.

Renzi non è mai stato difeso dal Pd in nessuna occasione, né da segretario nazionale, né da presidente del Consiglio, né da semplice senatore. Mai difeso e sempre considerato un corpo estraneo. Devo meravigliarmi adesso? È lo sport nazionale più diffuso: parlare di Renzi è un' ottima scusa per occultare debolezze nelle proposte ed eclissare le questioni concrete. Anche quelle relative alle finanze di un partito che ha unito i simboli ma accortamente lasciato divisi i patrimoni. Se fosse accaduto, forse i posti di lavoro delle persone si sarebbero probabilmente potuti salvare».

 

Ma dopo questa vicenda tutti hanno gli occhi puntati su Iv: temono che voi facciate cadere il governo.

«Il governo è nato grazie a Italia viva e non cadrà per noi. Ma la pari dignità non può essere solo una petizione di principio».

 

Renzi però sta menando botte da orbi agli alleati, ai grillini e al Pd, dopo questa vicenda. Non pensa che così si acuiscano le tensioni che già ci sono e si complichi ulteriormente la situazione?

conte di maio

«Lei definisce botte da orbi un ragionamento vero. Aver detto che partiti e fondazioni sono due cose diverse, aver ricordato che in questo Paese ne esistono decine legate a personalità politiche e finora nessuno si è mai chiesto se fossero funzionali a posizionamenti politici, aver espresso contrarietà all' emendamento sulle fondazioni dei partiti che ci sembrava quanto meno discutibile, aver sollevato il problema della natura della Casaleggio Associati, tema che dovrebbe essere importante per chi è attento ai meccanismi di finanziamento della politica.

 

Tutte questioni maledettamente serie. Oppure la passione per la trasparenza e la verità, come spesso molto altro, qui va di moda solo a giorni alterni? Detto questo, noi siamo molto tranquilli. La reazione delle persone che ci seguono, confortandoci con donazioni e iscrivendosi al partito, è incredibile e ci conforta. Sì, la risposta di militanti e sostenitori è il miglior viatico alla violenza dell' attacco che abbiamo subito».

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...