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TRAGEDIA GRECA - ATENE CHIEDE 30 MILIARDI PER NON FALLIRE – IL FONDO MONETARIO AVVERTE: “SE LA GRECIA FALLISCE CI POTREBBE ESSERE UN SOSTANZIALE IMPATTO SULL’ITALIA” - I NEMICI DI ATENE IN EUROPA? SLOVACCHI, LETTONIA E ISLANDA

Da www.lastampa.it

 

TSIPRAS - PUTINTSIPRAS - PUTIN

Ennesima giornata decisiva per la Grecia e per l’Europa, quella di oggi a Bruxelles. Mentre un rapporto del Fondo monetario internazionale avverte che il fallimento della Grecia «potrebbero avere un sostanziale impatto sull’Italia», un Eurogruppo dei ministri delle Finanze (alle 13) ed un nuovo summit straordinario dei capi di governo dell’Eurozona (in programma alle 18) cercheranno di far ripartire il dialogo tra Europa e Grecia.

 

Dopo le dichiarazioni scritte e i commenti dei portavoce o delle 24 ore successive al referendum greco, oggi Jean Claude Juncker - parlando in tedesco davanti alla plenaria di Strasburgo - non lascia spazio a dubbi: «La mia volontà, il mio desiderio è quello di evitare la Grexit». «Sono contrario», aggiunge, assicurando che la Commissione «farà di tutto perché il negoziato riprenda» e per «evitare» l’uscita della Grecia dall’Euro «fino alla fine».

tsipras junckertsipras juncker

  

Con il tono dello sfogo, il presidente della Commissione, rivendica il diritto di prendere posizione. «Non mi lascio mettere la museruola», dice puntualizzando che «io non sono un tecnocrate, porto una responsabilità politica» e «sarebbe inaccettabile se non avessi il diritto di esprimere la mia opinione».

 

Agli intransigenti di Germania lancia un messaggio chiaro: «C’è chi di nascosto punta sull’uscita della Grecia. In Europa non esistono risposte facili. La commissione Ue farà in modo che riprendano i negoziati». Ma è duro anche con Atene. È stato un «grave errore» quello di lasciare il negoziato dieci giorni fa, torna a ribadire, e tocca il tasto del sarcasmo sottolineando di «non aver capito la domanda» del referendum, perché i greci hanno «votato “no” ad un testo che non è più sul tavolo». 

varoufakis e tsiprasvaroufakis e tsipras

 

“SERVONO PROPOSTE CONCRETE” 

Atene però non si deve fare illusioni. È il governo di Alexis Tsipras a «doverci dire come si vuole districare» presentando «proposte concrete». E certamente «la soluzione non si troverà un una notte», dice il presidente al Parlamento europeo ammonendo che l’Eurozona «non si compone di una sola democrazia, ma di 19» e ricordando che anche negli altri paesi ci sono «disoccupazione e salari anche più bassi che in Grecia».

 

TSAKALOTOS VAROUFAKIS 3TSAKALOTOS VAROUFAKIS 3

La nuova proposta ed il nuovo ministro delle finanze, Euclid Tsakalatos che ieri ha preso il posto di Yanis Varoufakis, del governo di Atene vengono presentate al tavolo dell’Eurogruppo. Ma è in serata che arriverà il confronto politico tra i leader. Con Francois Hollande e Matteo Renzi che prima del vertice dell’Eurozona si incontreranno nel “conclave” del partito socialista. 

 

«Chi conosce i Trattati Ue sa che il taglio del debito è vietato». Così il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble, arrivando all’Eurogruppo straordinario sulla Grecia.

 

I “FALCHI DELL’EUROZONA” DICONO DI NO 

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I veri nemici di Atene, le forze che «lavorano segretamente all’uscita della Grecia dall’euro», per citare quanto affermato oggi dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, non sono i tedeschi ma i Paesi della nuova Europa che, entrati nell’unione monetaria al prezzo di grandi sacrifici, non accettano che vengano fatti sconti a una nazione che considerano indisciplinata. È quanto emerge dalle dichiarazioni dei ministri delle Finanze giunti a Bruxelles per l’Eurogruppo.

 

«È assolutamente impossibile per noi», ha affermato il ministro delle Finanze slovacco Kazimir, «la situazione è arrivata a un punto nel quale un accordo percorribile è possibile solo a un livello politico altissimo, sono molto scettico che oggi possa essere trovato un accordo». Contro una riduzione del valore nominale del debito greco anche Alexander Stubb, ministro delle Finanze islandese, che ritiene fuori discussione, almeno a questo stato delle trattative, anche la concessione di un prestito ponte, via d’uscita suggerita da alcuni esponenti della Bce.

yanis varoufakis e alexander stubbyanis varoufakis e alexander stubb

 

«I lettoni non capiscono i greci», è invece la dichiarazione di Janis Reirs, ministro delle Finanze di Riga, che, a chi gli chiedeva se Tsipras fosse da ritenere affidabile ha replicato: «È difficile per me rispondere ma, ad ogni modo, avrei difficoltà a fidarmi di Varoufakis». All’ironia di un giornalista che aveva ribattuto «adesso ve ne siete liberati», Reirs, a quanto riporta Reuters, avrebbe reagito con una risatina.

 

«Abbiamo messo la nostra casa in ordine subito dopo la crisi economica, non sono contro una `Grexit´ se ciò può rafforzare l’Eurozona», è la dura presa di posizione di Reirs. Più conciliante Rimantas Sadzuis, responsabile delle Finanze della vicina Lituania: «In politica c’è sempre spazio per un compromesso; la Grexit per noi non è un’opzione ma la Grecia deve applicare le riforme».

Angela Merkel and Francois Hollande Angela Merkel and Francois Hollande

 

LA BORSA DI ATENE RESTA CHIUSA 

La Borsa di Atene resta chiusa fino all’8 luglio compreso come annuncia in una nota la Hellenic Capital Market Commission (CCSS). Le borse europee proseguono deboli in attesa dei vertici comunitari di oggi. Francoforte segna -0,3%, Parigi -0,45%, Londra -0,09% e Madrid -0,05%. Positiva solo Milano, in rialzo dello 0,41%, un rimbalzo tecnico che segue lo scivolone della giornata di ieri, nella quale Piazza Affari era stata la borsa a riportare le perdite più gravi.

 

TRASPORTI PUBBLICI GRATIS FINO A VENERDI’ 

RENZI HOLLANDERENZI HOLLANDE

Intanto il vice ministro dei trasporti Christos Spirtzis ha confermato che viaggiare sui mezzi di trasporto pubblico di Atene sarà gratuito ancora sino a venerdì 10 luglio. La decisione riguarda la metropolitana, i tram e gli autobus ma non i treni suburbani e non si applica a tutte le altre città della Grecia, in cui i mezzi di trasporto sono gestiti da società private. I trasporti pubblici nella capitale sono gratuiti dallo scorso 29 giugno, giorno in cui il governo greco ha deciso la chiusura «per ferie» delle banche del Paese che avrebbe dovuto concludersi ieri ma che è stata estesa di almeno due giorni (fino a mercoledì sera).

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