1. A FORZA DI ARRAMPICARSI SUGLI SPECCHI, L’EX PIN UP “GGIOVANE” DI BERSANI, ALESSANDRA MORETTI, POTREBBE APRIRE UN NEGOZIO DI PARRUCCHIERE. MA COME SCIAMPISTA 2. LA MIRACOLATA DEL PD PIAGNUCOLA: ‘’DICONO CHE SONO LA TRADITRICE. MA VENDOLA E TABACCI, DI QUELLI COSA DICIAMO? E DI QUELLI CHE SI SONO SPELLATI LE MANI PER PRODI E POI HANNO TRADITO? IO BERSANI CONTINUERÒ A GUARDARLO NEGLI OCCHI E LUI LO SGUARDO NON LO SPOSTERÀ. HA GIÀ CAPITO LA PERSONA CHE SONO’’...
1. MORETTI: "IO TRADITRICE? E' PEGGIO VENDOLA"
Tommaso Ciriaco per "La Repubblica"
Da tre giorni e tre notti Alessandra Moretti porta addosso un fardello pesante. L'accusano di aver tradito la fiducia di Bersani. «Dicono che sono la traditrice. Ma Vendola e Tabacci, di quelli cosa diciamo? E di quelli che si sono spellati le mani per Prodi e poi hanno tradito? Io Bersani continuerò a guardarlo negli occhi e lui lo sguardo non lo sposterà . Ha già capito la persona che sono».
Dicono: ha voltato le spalle su Franco Marini, proprio lei!
«Il concetto di fedeltà è diverso da quello di lealtà , che significa dire ciò che si pensa e fare ciò che si dice. E la fedeltà si ferma davanti ai principi. Se poi mi dite che per fare politica bisogna essere traditori e vigliacchi, bòn, per me non si fa politica così».
Bersani non ha neanche risposto al suo saluto, in aula.
«Non è vero, mi ha salutato. Io gli ho detto che forse è il caso che ci parliamo. Io posso guardarlo negli occhi, a differenza di chi l'abbraccia e l'ha pugnalato alle spalle.
Quando uno ci mette il cuore e la faccia non deve vergognarsi
di niente. Bersani lo sa».
Però non lo dice...
«Ma lo sa. Anche perché gli ho mandato messaggi, gli ho scritto».
Quindi si aspetta da lui un gesto di riconciliazione?
«Ma no, ci vuole un po' di tempo. Per valutare e analizzare. Continueremo a guardarci negli occhi».
Bindi ha detto: Moretti? Va formata una classe dirigente.
«Bindi scarica su di me responsabilità che sono collettive, questo è lapalissiano».
E ora? E' finita l'era Bersani?
«Assolutamente no! Guardi, io rimango bersaniana, ne sostengo la linea. Avevo chiesto di costruire meglio la nostra proposta, forse avevo ragione. E avremmo eletto Marini. Chi era vicino a Bersani - Franceschini, Letta, Migliavacca, Errani - ha premuto sull'acceleratore».
Sosterrebbe una nuova segreteria Bersani?
«Non so. Vedremo la prossima direzione cosa deciderà . Ma questo non è il fallimento di Bersani».
2. "IL PERCHÃ DELLA MIA SCHEDA BIANCA"
Lettera al Corriere della Sera di Alessandra Moretti
Gentile Grasso,
leggo il suo commento alla mia scelta di votare scheda bianca sul nome di Franco Marini. Avrei qualcosa da dire sul tic così antico che porta sempre a cercare nell'aspetto esteriore di una donna la spiegazione di qualsiasi ruolo assuma in politica. Ma preferisco concentrarmi sul punto politico.
Nel voto per il Quirinale il Pd è stato umiliato dal doppio gioco di chi ha promesso appoggio alla candidatura Prodi e l'ha poi affossata nell'urna. Rivendico la mia radicale diversità rispetto a questa condotta. Faccio parte del Pd dall'epoca delle sue primarie costitutive, quelle del 2007.
Ho sostenuto Pier Luigi Bersani sin dalle primarie del 2009. Non ho mai nascosto le mie idee. Dico quello che penso. E faccio quello che dico. à stato così anche in questi giorni. Quando è stato proposto il nome di Franco Marini, tra i grandi elettori del Pd si è avvertita una profonda frattura: nel gruppo parlamentare e nella coalizione Italia Bene comune.
Prima di stringere un accordo con le altre forze politiche, forse si sarebbe dovuto cercare un nome più condiviso nel partito e nella coalizione. Ecco perché ho scelto l'astensione: per chiedere che il confronto continuasse, fino a trovare una soluzione più forte.
Non ho nascosto il mio voto, al contrario: l'ho annunciato e spiegato quando ancora lo scrutinio della prima votazione doveva concludersi. Mi creda, limitarsi a obbedire sarebbe stata una scelta più comoda e conveniente per me.
Ho votato al quarto scrutinio con emozione e convinzione per Romano Prodi. Altri hanno tradito la parola data solo poche ore prima. Chi ha tradito la lealtà a Bersani e al Pd? Non credo sia stata la nuova generazione di nuovi parlamentari e vorrei dirlo a quei dirigenti che in queste ore sembrano convinti del contrario. Ho trovato sbagliato impegnare il Pd su nomi e schemi di gioco che avrebbero diviso il nostro campo.
Non lo dico per un omaggio rituale all'unità . Ammesso e non concesso che la strada migliore per il Paese sia un governo con ampie basi parlamentari, la compattezza del Pd resta indispensabile. Questo è il nodo politico che resta intatto, anche dopo la straordinaria rielezione di Giorgio Napolitano.
Alessandra Moretti







