“FORZA ITALIA” DRITTA DRITTA VERSO LA SCISSIONE - BERLUSCONI E’ FURIOSO CON GIOVANNI TOTI CHE RILASCIA INTERVISTE CONTRO IL PARTITO E LA LEADERSHIP - OGGI FACCIA A FACCIA TRA IL CAV, IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA E MARA CARFAGNA: NUOVA RESA DEI CONTI (E STAVOLTA NON CI SARÀ NICCOLÒ GHEDINI A FARE DA MEDIATORE)
Tommaso Labate per il “Corriere della sera”
«Non mi piace per nulla il modo in cui si sta comportando Giovanni. L' abbiamo promosso coordinatore nazionale insieme a Mara Carfagna, io mi sto impegnando a rilanciare il partito in tutti i modi. E invece lui, nelle ultime due settimane, non ha fatto altro che rilasciare interviste e dichiarazioni distruttive. Mi dispiace ma a me tutto questo non sta più bene».
Che la macchina di Forza Italia sembri procedere a tutta velocità verso la scissione lo dimostra l' intemerata che Silvio Berlusconi ha lanciato ieri pomeriggio contro Giovanni Toti. È in corso la riunione dei coordinatori regionali, formalmente è l' aggiornamento dell' ultimo summit interrotto la settimana scorsa. La maggioranza dei rappresentanti del partito sul territorio resiste rispetto alla richiesta del governatore ligure di fare un passo indietro per promuovere le commissioni regionali per il congresso e resiste, soprattutto, sulla convocazione delle primarie.
giovanni toti in tuta con berlusconi
Eppure fino a quel momento - siamo a metà pomeriggio, l'aria condizionata di Palazzo Grazioli mitiga solo leggermente la canicola - tutti girano attorno alla questione Toti aspettando che sia Berlusconi a prenderla di petto. Fino a che il coordinatore della Liguria Sandro Biasotti non prende il coraggio a due mani. «Presidente, se ci rifiutassimo di ascoltare le istanze che arrivano dell' iniziativa messa in piedi da Toti, commetteremmo un grande errore. Ci andrà un sacco di gente».
E a quel punto che l'ex premier chiude per l'ennesima volta ogni spiraglio. «Non mi piace il modo in cui si sta comportando Giovanni». È la stessa frase che avrebbe voluto mettere giorni fa nero su bianco in un comunicato, prima che Niccolò Ghedini - l' uomo incaricato di tenere aperto il canale di comunicazione coi ribelli - non lo convincesse a fermarsi.
Stamattina, quando alla kermesse promossa dal governatore ligure non mancheranno che ventiquattr' ore, Berlusconi incontrerà a Palazzo Grazioli sia Toti che la Carfagna. Sarà l'ora della verità.
L'ora in cui tutti i giocatori dell' incredibile partita a poker in cui la posta in palio è il futuro di Forza Italia caleranno le proprie carte. Il coordinatore insiste sulla data di convocazione delle primarie, sull' inizio del lavoro sulle regole, sul passo indietro dei coordinatori regionali; per meno di questo, ha fatto sapere, dopodomani al Brancaccio terrà una relazione votata alla rottura. L'ex premier, dalla sua, ha l' arma dei colpi di scena che hanno scandito l'ultimo quarto di secolo di avventura in politica. Aprirà qualche spiraglio?
Chiuderà del tutto?
i coniugi letta silvio berlusconi stefania craxi e giovanni toti
Che l'aria non fosse delle migliori l'aveva dimostrato anche la convocazione dei coordinatori regionali per la riunione di ieri. Nella serata di mercoledì Toti, che non era stato avvertito, alza il telefono e chiama Ghedini. «Niccolò, scusa, ma c' è una riunione dei coordinatori regionali e il sottoscritto, che sarebbe coordinatore nazionale, non ne sa nulla?». L'avvocato-senatore prova a ricucire ma, stavolta, senza successo. «Venire a Roma? Non ci penso nemmeno.
Ho da fare qui a Genova». Mara Carfagna avverte le possibili conseguenze di un terremoto in arrivo. «Le scosse ci sono, inutile negarlo». Ieri, a Palazzo Grazioli, la coordinatrice ha proposto per l' autunno «una campagna d' ascolto di Forza Italia per tutti i fine settimana. Andiamo in ogni regione, ascoltiamo i nostri, facciamo parlare la società civile su come vorrebbero che il nostro partito si rilanciasse». Se il partito ci sarà ancora, in autunno, lo si capirà nelle ventiquattr' ore infernali che inizieranno stamattina a Palazzo Grazioli. E finiranno al Teatro Brancaccio, domani.