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FRATELLI D’ITALIA SCENDE NEI SONDAGGI AL 27% (-0,8%), IL PD FRENA AL 22,6% (-0,2%), CRESCE IL M5S (E’ AL 13,2% CON UN +0,7%) DOPO LA SCELTA DI CONTE DI RENDERSI AUTONOMO DAL “CAMPO LARGO” – IN CALO ANCHE LEGA E FORZA ITALIA, ENTRAMBE APPENA SOPRA L’8 % - PAGNONCELLI: “IL GRADIMENTO DELLA PREMIER MELONI OGGI È AL 41, CON UN CALO DI 2 PUNTI RISPETTO A GENNAIO. È IL LIVELLO PIÙ BASSO DALL’INSEDIAMENTO DELL’ESECUTIVO. IL CALO È DA CORRELARE ALLE DIFFICOLTÀ DI POSIZIONAMENTO NELLO SCENARIO INTERNAZIONALE. LE VALUTAZIONI NEGATIVE SULLA PREMIER, OLTRE CHE TRA LE FORZE DI OPPOSIZIONE, SONO ELEVATE TRA GLI ASTENSIONISTI, CHE AUMENTANO. SEGNALE DI UNA CRESCITA DELLA DISILLUSIONE”
Estratto dell’articolo di Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”
elezioni comunali elly schlein giorgia meloni
[…] Il ritorno alla logica delle sfere di influenza è evidente. E l’Europa deve […] rivedere posizioni, comportamenti, modalità di decisione. […] In tutto questo, per il governo e per la premier Giorgia Meloni, ci sono ricadute non indifferenti, che richiedono scelte complicate: basti pensare al rapporto complesso con Trump (da un lato la vicinanza espressa anche nel recente incontro dei Conservatori, dall’altro la difesa delle autonomie di scelta del Paese, come evidenziato dalla ruvida polemica innescata da Andrea Stroppa, referente in Italia di Musk, su Starlink) e alla necessità di interloquire con Paesi europei (nel cui novero sembra rientrare il Regno Unito) che stanno evidentemente ponendo le basi, almeno per il tema Difesa europea […]
Sul piano interno la situazione sembra meno complessa, anche se alcuni elementi vanno sottolineati, dalla vicenda Delmastro a quella della ministra Santanchè, fino al caso Paragon e alle intercettazioni di diversi personaggi pubblici. Da aggiungere anche la lunga intervista che Marina Berlusconi ha rilasciato a Il Foglio , con una importante ricaduta culturale e politica.
Gli orientamenti degli elettori, in questo complesso panorama, segnalano cambiamenti in linea di massima contenuti, ma tuttavia utili a evidenziare qualche possibile tendenza. Nelle intenzioni di voto è da segnalare il calo di Fratelli d’Italia (oggi al 27%, con una riduzione dello 0,8%).
abbraccio schlein conte manifestazione contro meloni piazza santi apostoli
In piccolo calo anche Lega e Forza Italia, entrambe appena sopra l’8 %. Nell’opposizione si segnala un rafforzamento, anch’esso contenuto ma apprezzabile, del Movimento 5 Stelle, oggi stimato al 13,2%, in crescita dello 0,7% rispetto allo scorso mese. Il posizionamento nettamente autonomo di Giuseppe Conte nei confronti delle altre forze di opposizione sembra essere il motivo di questa piccola crescita.
Per il resto solo variazioni non significative, di pochi decimali, con il Pd che scende al 22,6%, registrando un leggero calo (-0,2%) e Avs che risale al 6 per cento. Cresce invece, come detto, in maniera significativa l’area dell’incertezza e dell’astensione, oggi al 46,5%, il dato più alto registrato negli anni recenti. E segnale di un distacco che sembra divenire sempre più preoccupante.
Guardando alle valutazioni dell’esecutivo, il governo si conferma stabilissimo: il solito indice di gradimento (la percentuale di valutazioni positive su chi si esprime, esclusi i non sa) è oggi al 41, come il mese scorso. La premier Meloni segnala invece un arretramento: oggi il suo gradimento è al 41, esattamente come il governo, con un calo di 2 punti rispetto a gennaio. È il livello più basso dall’insediamento dell’esecutivo. Il calo probabilmente è da correlare alle difficoltà di posizionamento nello scenario internazionale cui accennavamo in apertura.
E dall’altro lato è probabile che i distinguo sempre più evidenti tra gli alleati di governo rendano meno solida la percezione della capacità di tenere con mano ferma le redini del governo e della maggioranza, garantendo la necessaria coesione. È inoltre da sottolineare come le valutazioni negative sulla premier, oltre che naturalmente tra le forze di opposizione, sono assai elevate tra gli astensionisti, che aumentano ulteriormente. Segnale di una crescita della disillusione.
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